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Cifarelli: qualità certificata per i mercati internazionali

Fondata nel 1967 da Raffaele Cifarelli, la casa di Voghera si è affermata nel tessuto produttivo del distretto puntando su specializzazione, ricerca e innovazione. Il "total cost of ownership" come criterio per valutare la competitività nel tempo dei prodotti Cifarelli

di Giovanni M. Losavio
Marzo - Aprile 2014 | Back

Con un fatturato di oltre dodici milioni di euro nel 2013, il 95% dei quali derivante dalle vendite sui mercati esteri, la Cifarelli di Voghera, specializzata nella costruzione di macchine a spalla per la protezione delle colture e di applicazioni per il garden, è una delle realtà industriali più affermate del distretto. Mondo Macchina ha incontrato Renato Cifarelli, amministratore delegato della casa pavese, per ricostruire le tappe di un percorso imprenditoriale iniziato nella seconda metà degli anni '60.

 

La Cifarelli ha costruito il proprio successo trovando il giusto equilibrio tra gestione “familiare” e “manageriale”...

L'azienda venne fondata nel 1967 da mio padre, Raffaele Cifarelli, che, dopo una significativa esperienza professionale come progettista presso una ditta dove si producevano motori diesel marini, decise di dare vita ad una propria attività a dimensione artigianale. La sua fu un'intuizione vincente e nel giro di pochi anni si rese necessario un ampliamento dell'organico; fu così che entrarono a far parte della squadra prima Gianfranco, fratello di Raffaele, poi i suoi figli. In effetti, siamo un'azienda familiare ma con una gestione manageriale. Incarichi e funzioni vengono assegnati in base alle competenze individuali, in funzione di ciò che le persone sanno fare. E' stato proprio questo modo di fare impresa che ci ha permesso di superare i momenti difficili.

 

Momenti che a volte hanno richiesto scelte coraggiose…

Quando ci siamo accorti che alcuni modelli non riscuotevano il consenso auspicato, abbiamo interrotto la produzione. È stato così con i decespugliatori, i cui risultati si sono rivelati inadeguati rispetto alle potenzialità del mercato, o con gli atomizzatori da trattore, non adatti ai nostri standard tecnologici e produttivi. Più in generale, a livello di strategie aziendali, la nostra carta vincente è stata di puntare sulla specializzazione, aggiornando e migliorando il profilo delle attrezzature più apprezzate.

 

Attualmente quali sono i comparti di mercato presidiati dalla Cifarelli?

Abbiamo quattro famiglie di prodotti a spalla: atomizzatori, soffiatori, aspiratori per la raccolta e scuotitori. Per i primi tre abbiamo appena rinnovato la gamma con la serie 1200, innovativa sia dal punto di vista dell'ergonomia sia come ambiti d'impiego. Nel segmento degli atomizzatori, dove siamo presenti con macchine professionali studiate per combinare potenza ed autonomia, il nuovo modello – l'M1200, “novità tecnica” a Eima International 2012 – è stato implementato tanto nel comfort quanto nelle prestazioni. Si tratta fra l'altro di un'applicazione modulare dove tutti gli accessori possono essere installati velocemente anche dopo l'acquisto. Per quanto riguarda invece il settore dei soffiatori, siamo presenti con attrezzature performanti, potenti ed affidabili. Nella nostra gamma vantiamo persino uno dei soffiatori più silenziosi mai prodotti.

 

E nel segmento degli scuotitori avete una posizione di leadership?

La chiave del nostro successo è stata quella di avere stabilito nuovi standard costruttivi per raggiungere il miglior compromesso possibile tra vibrazioni a carico dell’operatore e risultato di raccolta. Attualmente nel nostro catalogo abbiamo due modelli: uno professionale e uno più leggero e meno performante, tuttavia stiamo colmando il divario tra i due. Produciamo anche aspiratori per raccolta di frutta in guscio, utilizzabili a spalla o su carrello, che però rappresentano una piccola nicchia nella quale siamo tre le poche ditte presenti, se non l'unica.

 

Nel settore agromeccanico la concorrenza internazionale si fa sempre più agguerrita. Quale la ricetta della Cifarelli per essere competitiva?

Ricerca, innovazione, qualità. È questo il valore aggiunto che si può trovare in tutte le nostre macchine. Siamo talmente certi delle prestazioni delle nostre attrezzature da ricorrere abitualmente alla certificazione Enama (su base volontaria); d'altro canto “l'imprimatur” di un ente terzo rafforza la fiducia nei prodotti Cifarelli. Più in generale, gli “addetti ai lavori” sanno che il “total cost of ownership” delle nostre macchine (il costo totale calcolato sulla vita dell'attrezzatura) è ottimale perché, rispetto alla concorrenza – specie cinese – esse vivono più lungo e con una ridotta manutenzione. È anche per questo che abbiamo un alto tasso di fidelizzazione dei nostri clienti.

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