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Aspettando l'EIMA

EIMA Novanta: gli "anni verdi"

Ritorno del settore zootecnico a Bologna, nascita del primo salone nel salone - Eima Garden - ampliamento della superficie coperta a 150.000 (pad. 18/19 e 36) mq, sono le principali novità' della rassegna, che nel '94 e nel '99 festeggia rispettivamente il venticinquennale e trentennale, sempre all'insegna della più' ampia offerta merceologica, dell'innovazione e del confronto sulle più urgenti tematiche dell'agricoltura e dell'industria.

di Patrizia Menicucci
maggio - giugno 2014 | Back

Negli anni che vanno  dal 1990 al 1999 la rassegna Eima vede confermate molte delle sue caratteristiche – calendarizzazione nel mese di novembre, durata fissata in cinque giorni, suddivisione in settori merceologici, assenza di pubblicità' aziendale – ma registra anche diverse novità, cosi come deve essere per un evento in continuo sviluppo.

I numeri Eima, nel decennio considerato, illustrano infatti una manifestazione in costante crescita, con gli espositori che passano da 1500 a 1600 (24% esteri) e le voci merceologiche da 650 a 1.000, per un appuntamento che nel periodo citato registra  complessivamente la presenza di  915.000 persone, di cui circa 80.000 stranieri. Il mercato italiano di riferimento vedrà contemporaneamente le immatricolazioni di trattrici attestarsi su una media di 31.00 unità annue.

Fra le varie novità ricordiamo, nel 1991 il ritorno delle macchine e attrezzature per allevamenti (IX settore) a Bologna, dopo la II edizione del salone dedicato al comparto - Eima Zootech -  a Modena dal 7  all'11 novembre 1990, che ha visto la partecipazione di 200 espositori; e l'assetto dei settori merceologici a quota 14, così come rimasto sino ad oggi. Alla base di tale "rientro", l'ampliamento della superficie espositiva netta di Bologna Fiere a 104.000 mq, grazie all'apertura del modernissimo padiglione 36 (12.000 mq, Michelino, seguirà nel ’98 il pad. 18/19 che porterà la superficie totale netta a 150.000 mq), e la volontà di riunire in un'unica location tutte le anime della meccanizzazione per facilitare la visita di operatori provenienti da tutto il mondo. Nel '92 viene poi deciso di ridurre da tre a due i giorni riservati ai soli operatori economici per consentire al pubblico di avere più' tempo per prendere visione di  tutte  le macchine e attrezzature più innovative per l'agricoltura e l'ambiente.

Sempre nel '92 nasce poi la prima "declinazione esterna" del marchio Eima, con le giornate dimostrative di meccanizzazione Eima in Campo, che nel primo anno vedono decine di aziende costruttrici protagoniste di prove di meccanizzazione per il frutteto a Faenza (RA) e per la lavorazione del terreno a Tarquinia (VT). Negli anni successivi saranno decine le giornate dimostrative ospitate in tutta Italia e dedicate alle più varie lavorazioni.

Altra grande novità della rassegna bolognese è la nascita di Eima Garden nel 1994, un “salone nel salone” che nei padiglioni 33/34 e 35 - per un totale di 23 mila mq di spazio netto -  ospita i costruttori del XIII settore: macchine e attrezzature per giardinaggio, verde pubblico, piccoli attrezzi motorizzati e a mano. EIMa Garden presenta mezzi e attrezzature dai più' semplici ai più sofisticati per l’impianto, cura e manutenzione di parchi, campi sportivi, spazi del verde urbano, alberate, giardini pubblici, orti e giardini privati, aziende agrituristiche. Il salone viene creato anche per rimarcare l'importanza di un settore in crescita, anche grazie alla maggiore attenzione verso i temi ambientali e viene dedicato sia ad un'utenza intermedia (responsabili verde pubblico e centri specializzati di giardinaggio) che finale (vasto pubblico di hobbisti).

Nel corso dell’edizione del 1995, svoltasi dal 4 all’8 novembre, la manifestazione ospita due iniziative che concludono le celebrazioni del cinquantesimo anniversario di Unacoma, Unione nazionale dei costruttori di macchine agricole italiane promotrice di Eima,  costituita  nel 1945. La prima è un convegno dal titolo “I 50 anni dell’Unacoma, riflessione sul futuro”, al quale prendono parte i massimi rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Accademia dei Georgofili  e gli istituti di meccanica agraria delle Università di Bologna e Milano. Fra le conclusioni dell'incontro la considerazione che "il futuro della meccanizzazione è legato al più largo impiego di tecnologie avanzate, con particolare riferimento alla meccatronica, al servizio di fabbriche biologiche ad alta produttività, in cui il ruolo della meccanizzazione avrà un peso determinante". La seconda iniziativa ha riguardato il Progetto Solidarietà, promosso con la Caritas, che ha visto a Bologna la consegna di macchine e attrezzature donate da 60 aziende associate – a ricordo del cinquantenario della fondazione dell’associazione – agli ambasciatori della Bosnia e del Kenia.

L'innovazione resta uno dei punti cardine della rassegna e il concorso per le novità tecniche, promosso da Unacoma per l'occasione, è un'importante opportunità per tutti gli espositori di vedere certificato da questo autorevole certame l'impegno in termini di ricerca e di capacità di trasferimento delle più nuove tecnologie all'insegna dell'elettronica, dell'informatica e della robotica. Dal 1986, anno di nascita del concorso,  al 1999 saranno complessivamente oltre 200 le macchine e attrezzature premiate.

Sempre in tema di innovazione e ricerca, nel '92 viene realizzata una grande Mostra della ricerca europea in campo meccanico-agricolo-zootecnico e per la cura del verde, presso il foyer del Palazzo dei Congressi  di Bologna (88 poster illustrativi presentati da 24 istituti europei dei quali alcuni aderenti all’ECCLUB, Club europeo dell’ingegneria avanzata per l’agricoltura) per una visione unitaria dei risultati tecnico-scientifici raggiunti nel comparto a livello continentale.

Dal ‘90 al '99 continuano a svolgersi annualmente i meeting promossi dal Club of Bologna, organizzazione internazionale composta da accademici di settore che, sponsorizzata da Unacoma, si occupa di strategie di meccanizzazione a livello mondiale. Fra le tematiche trattate nel periodo si ricordano: meccanizzazione per la salvaguardia dell’ambiente, ruolo dell'elettronica e dei sistemi di supporto decisionali per una nuova meccanizzazione, nuove macchine per migliorare l'efficienza delle varie operazioni di campo, sviluppo delle tecnologie per una più' appropriata distribuzione dei fattori produttivi. Dal 1993, e per tutto il decennio considerato, a causa di problemi di calendario legati alle festività dei primi di novembre, Eima si svolgerà spesso dal sabato al mercoledì (anziché dal mercoledì al sabato come da tradizione) con ingresso riservato agli operatori economici negli ultimi due giorni.

Accanto alle tante novità presentate nell'ambito dell'evento fieristico, torneranno frequentemente in quegli anni - riscuotendo sempre grande successo - mostre e incontri dedicati alle macchine agricole d'epoca organizzati in collaborazione con le maggiori associazioni nazionali del collezionismo meccanico-agricolo. Il primo di questi eventi sarà nel ’92 la Mostra  “il futuro ha un cuore antico” organizzata in collaborazione con il Gamae (Gruppo Amatori Macchine Agricole d’Epoca), con 24  macchine  esposte, costruite nel periodo dagli inizi del secolo agli anni Trente-Quaranta.

Fra le note di colore registrate nelle varie edizioni, si ricorda  che nel  1990, Eima fu oggetto di un vero e proprio picchettaggio agli ingressi messo in atto dagli agricoltori italiani, che scelsero la cassa di risonanza dell'esposizione, dove prendevano parte alti rappresentanti istituzionali, per protestare contro il taglio delle sovvenzioni comunitarie all’agricoltura conseguenti al negoziato Gatt (Accordo generale sulle tariffe e sul commercio) sulle regole della concorrenza internazionale nelle tariffe e nei commerci, che vedevano USA, Canada e Paesi emergenti intransigenti circa l’eliminazione dei sostegni alla produzione agricola.

Il Catalogo-guida Eima si è andato arricchendo, intanto, di pari passo con la rassegna, diventando una preziosa testimonianza della storia dell'evento ma anche della meccanizzazione in esposizione. Va segnalato che all'interno di tale volumetto è sempre contenuta una presentazione dell'edizione considerata, con informazioni generali e dettagli organizzativi, ed un ringraziamento costante  ad espositori e visitatori per aver reso  grande l'Eima con la loro partecipazione.

 

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