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Gruppo BCS: settanta anni di successi

Nel 1943 nasceva, grazie all'opera di Luigi Castoldi, il marchio BCS. Il contributo importante allo sviluppo della meccanizzazione e il forte investimento nell'innovazione descritti nel corso di un incontro svoltosi a fine ottobre ad Abbiategrasso. Nuovi prodotti presentati ad Hannover, mentre proseguono i test per il nuovissimo semicingolato Sky Jump

di Emanuele Bredice
dicembre 2013 | Back

Festeggia i settanta anni di vita l'industria BCS, una delle più importanti e prestigiose nella produzione di trattrici per colture specializzate e di macchine per l'agricoltura e la cura del verde. Era infatti il 1943 quando, nella piccola officina di viale Mazzini, l'Ingegner Luigi Castoldi progettò e costruì la sua prima motofalciatrice, la MF 243, che si affermò come un'autentica rivoluzione nel panorama agricolo del tempo sia per la sua notevole efficienza sia per il suo impatto positivo sulla vita delle comunità rurali altrimenti costrette a lunghe e faticose operazioni manuali. Alla fine degli anni '60 la BCS entra nel campo della manutenzione del verde con la realizzazione dei primi motocoltivatori multifunzionali "leggeri" e di piccole dimensioni, per un mercato nel quale, fino ad allora, esistevano solo macchine costose e ingombranti. A partire dal 1970, per far fronte alla crescente richiesta di aumento della capacità produttività in agricoltura, vennero introdotte le rotative a dischi per trattori. Le acquisizioni nel 1988 della casa costruttrice Ferrari di Luzzara e nel 1999 della Pasquali di Calenzano rafforza la divisione agricola del Gruppo BCS, mettendo a fattore comune il know how specifico espresso dalle due aziende, già note per la produzione di trattrici isodiametriche. Il Gruppo conta attualmente tre stabilimenti di produzione – Abbiategrasso, Luzzara e Cusago – e sette filiali commerciali, presenti nei vari continenti.
Oggi, a settanta anni dall'inizio della sua storia, la BCS si presenta con un'ampia e diversificata produzione che passa dalle attrezzature foraggiere alle macchine professionali per la manutenzione del verde, dalle motofalciatrici e dai motocoltivatori fino appunto ai trattori specializzati. Pur mantenendo il suo core business nel settore agricolo e del "verde", nondimeno l'azienda lombarda ha da tempo ampliato il suo raggio d'azione, con la costituzione nel 1963 della società MOSA – proprio quest'anno ricorrono i suoi cinquant'anni di vita – attiva nel settore delle macchine industriali, motosaldatrici e gruppi elettrogeni. La stessa città di Abbiategrasso ha partecipato attivamente ai festeggiamenti della BCS – a dimostrazione di come l'azienda sia inserita positivamente nel territorio – intitolando a Luigi Castoldi una via (parte dell'attuale viale Mazzini, dove tutt'oggi sorge lo stabilimento, diventerà via Luigi Castoldi) come omaggio al contributo da lui dato al progresso e all'occupazione. Il comune di Abbiategrasso ha, inoltre, concesso il cortile e le sale del Castello Visconteo per allestire una mostra dedicata agli uomini e alle macchine che hanno reso importante nel mondo la BCS. I festeggiamenti per l'anniversario del Gruppo sono stati l'occasione per illustrare, durante una conferenza stampa tenutasi il 30 ottobre ad Abbiategrasso, i dati di bilancio 2012/13 e le novità di prodotto per la nuova stagione.
I dati di consuntivo sono migliori rispetto alle stesse previsioni che il Gruppo aveva formulato ad inizio stagione – in considerazione del contesto economico generale e in particolare della crisi del mercato nazionale – quando si era ipotizzato un calo del fatturato pari a circa cinque punti percentuali. In realtà, questo si è attestato su 103,270 milioni di euro, con una contrazione rispetto alla stagione precedente del 3,7%. Il comparto Agro-Verde, con 80,630 milioni di euro, incrementa i volumi dello 0,05%, in controtendenza con i comparti di riferimento che nella maggior parte risultano in calo. Questi risultati sono insomma da considerare soddisfacenti, e confermano la capacità di "tenuta" del gruppo lombardo. Andando nel dettaglio, l'export rappresenta circa il 63% del fatturato, sia per il comparto agro-verde che per quello dell'energia, e registra una crescita di oltre 2 punti percentuali rispetto all'anno precedente, a conferma di quanto l'attuale sviluppo aziendale sia legato ai mercati emergenti. A fronte di cali di alcuni punti percentuali registrati sui mercati di Francia e Germania, il Gruppo consegue aumenti significativi in Australia (+8,7%), Arabia Saudita (+32,9%), India (+7,6%) e Marocco (+ 27,8%). Buone le prospettive anche in Paesi come Georgia e Sudan dove BCS si è aggiudicata importanti commesse.
Per la stagione 2013-14 il Gruppo BCS prevede, per il comparto agro-verde, un fatturato in linea con la precedente, con prospettive di leggero incremento a partire dal secondo semestre. Diverse le novità di prodotto che il Gruppo BCS ha presentato in conferenza stampa e poi messo in mostra ad Agritechnica 2013. Per quanto concerne i motocoltivatori, a partire da gennaio 2014 inizierà la produzione dei modelli 740 e 750 motorizzati con i monocilindri diesel Kohler KD440 di nuova generazione, concessi in anteprima al partner BCS per equipaggiare i suoi monoasse. Novità assoluta è anche la motofalciatrice idrostatica 660 WS HY, presentata in anteprima ad Hannover (vedi Mondo Macchina 10/11), mentre uno dei comparti in cui l'azienda di Abbiategrasso sta investendo una parte importante delle risorse R&D è quello delle macchine per lo sfalcio e il foraggio. In quest'ottica fu programmata la gamma Neva (già presentata ad Eima International 2010), e si presenta oggi l'aggiornamento della gamma Rotex che sarà proposta al mercato con la sigla NT, acronimo di Neva Technology. Dopo il debutto ad Eima International 2012, di Rotex NT a versione anteriore con condizionatore, sono state presentati ad Hannover tre modelli senza condizionatore: Rotex 5 Avant NT, Rotex 6 Avant NT e Rotex 7 Avant NT, con larghezze di lavoro rispettivamente di 2,10 , 2,45 e 2,85 metri.
Fra le novità riguardanti invece i trattori spicca il rinnovamento dei Vithar, il cui design riprende le forme dei top di gamma Volcan e in cui anche la trasmissione è stata aggiornata. Nuovo è il volano a doppia massa con smorzatore torsionale "long travel", che presenta un'elevata capacità di eliminare le irregolarità cicliche proprie dei motori endotermici oltre che una surdimensionata capacità di trasmettere la coppia erogata dagli stessi motori. Capitolo a parte merita il concept Sky Jump, già presentato in anteprima ad Eima International 2012, i cui test continuano in maniera serrata e che promette di affermarsi come macchina dalle grandi prestazioni, utilizzabile – sostengono i tecnici della casa lombarda – anche su quei terreni dove "i cingolati non osano avventurarsi". Probabilmente non la si vedrà sui mercati in tempi brevissimi se non per delle prove in campo – causa anche l'introduzione delle nuove normative Tier 3B che dal 2015 condizioneranno la produzione dei trattori specializzati - ma il cosiddetto "semicingolo" sta marciando di buon passo verso il debutto.

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