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La gamma Sfoggia, nel segno della qualità

Presente a Fieragricola 2016, l'azienda Sfoggia espone novità di prodotto, una componentistica di alto livello e una gamma di soluzioni tecniche sempre più ampia per le differenti esigenze operative

a cura della Redazione
gennaio 2016 | Back

Fedele al suo pay off, che punta su “qualità, performance e comfort”, la Sfoggia Agriculture Division ha ulteriormente migliorato i propri prodotti adottando componentistica e finiture di alta qualità. Ora vengono montati solo cuscinetti SKF su tutte le macchine, e cuscinetti Koyo sulle ruote degli elementi di semina Sigma 5, Sigma HWS e Discover. Tutte le parti metalliche verniciate vengono prima sottoposte a trattamento in cataforesi e poi a verniciatura a polveri. Tutte le viterie e le piccole componentistiche sono Würth, mentre i cardani sono Walterscheid. è con questa filosofia che Sfoggia si presenta a Fieragricola mettendo in mostra diverse novità di prodotto. Tra queste spicca Calibra, la seminatrice monogerme per ortaggi e semi minuti, in grado di interrare con alta precisione anche semi pesanti o con calibro superiore allo standard. Il potenziamento dell’impianto di aspirazione e il nuovo sistema di distribuzione dell’aria, rispetto alla precedente versione, permettono di ridurre fino al 30% i giri del trattore con conseguente risparmio di carburante e riduzione del rumore, senza intaccare l’alta precisione di semina. Migliorata anche la guarnizione disco di semina, che garantisce un coefficiente di attrito inferiore del 50% rispetto alla versione precedente. Questo elemento è disponibile nella versione fila singola, fila doppia (Twin), fila tripla (Tris), fila stretta (Slim), doppio corpetto (Tandem), e con telai fissi, telescopici e ripieghevoli idraulici.

Nuove soluzioni tecniche anche per le trapiantatrici, con una particolare attenzione alle nuove normative sulla sicurezza e sul comfort (vedi il tetto parasole). L’aggiunta dell’innovativo sistema elettronico, come già per l’Elektra Drive System, agevola il lavoro degli operatori grazie ad un moderno dispositivo di controllo gestionale. Infine, il coltivatore filare Leonardo, che ha la funzione di preparare le strisce di terreno su cui verrà poi effettuata la semina. Leonardo è disponibile nelle versioni da 4 a 12 file con interfila regolabile da 45 a 80 cm, con telaio fisso o ripieghevole idraulico, e presenta numerosi vantaggi: disco di apertura solco in versione “Turbo” a onde oppure liscio crantato, ancora assolcatore regolabile fino a 25 cm, elementi dotati di cilindro idraulico di carico con regolazione pressione ad azoto. è possibile applicare anche lo spandiconcime, con dispositivo di deposizione del concime sul fondo del solco lavorato.

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