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Reportage

Mercati esteri e progetti di cooperazione i punti forti della rassegna barese

Un fitto calendario di incontri dedicati ai diplomatici, alle delegazioni estere e agli operatori economici internazionali ha permesso alle aziende espositrici di conoscere le esigenze specifiche dell'agricoltura dei vari Paesi, e di sviluppare rapporti di collaborazione e relazioni commerciali. Ampiamente rappresentati i Paesi del Mediterraneo e dell'Africa Sub-sahariana

a cura della Redazione
ottobre/novembre 2013 | Back

La cooperazione internazionale e lo sviluppo sui mercati esteri sono stati il tema forte di Agrilevante, manifestazione che si propone come la "piattaforma" per la promozione della meccanizzazione nella vasta area che va dall'Europa meridionale, ai Balcani, fino al Medioriente, all'Africa del Nord e all'Africa Subsahariana.

Gli incontri con i rappresentanti politici e commerciali dei vari Paesi hanno caratterizzato le quattro giornate della fiera e hanno prodotto per le aziende espositrici importanti informazioni e importanti contatti d'affari.

Particolarmente significativo il "focus" sull'agricoltura Sub-sahariana, realizzato con la visita in fiera di 19 ambasciatori e diplomatici in rappresentanza di 15 Paesi africani (Angola, Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Gabon, Kenya, Losotho, Liberia, Nigeria, Senegal, Somalia, Sudafrica, Tanzania, Zambia e Zimbabwe), interessati a prendere visione diretta di quanto l'industria offre nel campo delle macchine e delle attrezzature per ogni tipo di agricoltura.

La presenza degli ambasciatori africani – ricevuti al termine di una visita tra i padiglioni della fiera dal Presidente di FederUnacoma, Massimo Goldoni, e dal Presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi, che hanno illustrato le caratteristiche di Agrilevante e il suo ruolo di primo piano nella promozione della meccanizzazione per l'area mediterranea e per le regioni africane – si inserisce all'interno di un programma di promozione nell'agricoltura e nell'alimentazione africana del modello qualitativo italiano, messo a punto in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e Slow Food, e che comprende gli aspetti relativi alle tecniche agronomiche, alle filiere agroalimentari e alla meccanizzazione. In questo contesto il Presidente della Fiera Patroni Griffi ha sottolineato il valore strategico di un evento come Agrilevante non soltanto in chiave tecnica ma anche culturale e sociale; mentre il Presidente dello IAM Cosimo Lacirignola ha sottolineato come i progetti di cooperazione debbano essere portati avanti adattando le tecnologie alle loro effettive esigenze dei Paesi coinvolti. Sempre all'insegna della internazionalità l'incontro "business-to-business", promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e da FederUnacoma, riservato agli operatori economici, e volto a sviluppare contatti d'affari con le industrie espositrici.

Fra gli incontri, da segnalare quelli finalizzati ai mercati di Russia, Ucraina, Turchia, Nordafrica, Bulgaria, Romania e Albania. La delegazione albanese era guidata dal viceministro all'Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla gestione delle Acque, Alban Zusi, che con la sua presenza ha voluto rimarcare l'importanza attribuita dal proprio governo allo sviluppo del settore primario. Presente in Fiera anche una delegazione di tecnici del Ministero dell'Agricoltura libanese, nell'ambito di un progetto di cooperazione sull'olio d'oliva. Ma la dimensione internazionale di Agrilevante si è estesa anche oltre l'area mediterranea, europea ed africana, con iniziative di cooperazione calibrate su singoli Paesi, vedi in particolare quella che riguarda le Isole Mauritius, impegnate con l'Italia in un programma di formazione di tecnici agricoli.

Nella seconda giornata di Agrievolution un gruppo di 33 tecnici mauritiani ha visitato la rassegna, accompagnato dal Viceministro del Lavoro del Paese, Shakeel Mohamed, integrando in questo modo l'attività di addestramento svolta presso lo IAM e finalizzata a preparare figure professionali qualificate in grado di trovare opportunità di lavoro nel nostro Paese, nel settore agricolo.

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