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Reportage

Nuovo accordo Sace-FederUnacoma per i mercati esteri

Le imprese associate avranno accesso a servizi per finanziare piani di investimento e rendere più competitiva la propria offerta commerciale in Italia e all'estero. Tra gli obiettivi primari dell'intesa: intercettare la domanda di macchinari proveniente da Cina, India, Turchia e Brasile e mercati "di frontiera" di Asia e Africa sub-sahariana

a cura della Redazione
Dicembre 2014 | Back

In occasione di EIMA 2014, Sace e FederUnacoma, Federazione Nazionale Costruttori Macchine Agricole, hanno annunciato la firma di un nuovo accordo di collaborazione che rafforza il sostegno della crescita sui mercati internazionali delle oltre 300 aziende associate.

Grazie all’accordo, le imprese appartenenti a FederUnacoma potranno avvantaggiarsi di offerte riservate, servizi di consulenza dedicati e dell’ampia gamma di prodotti di Sace pensati per assicurarsi dal rischio di mancato pagamento, accedere a finanziamenti, proteggere gli investimenti, ottenere garanzie fideiussorie per gare e commesse, e trasformare in liquidità i propri crediti, anche attraverso strumenti innovativi come Trade Finance.

Presenti a EIMA, l’Amministratore Delegato di Sace Alessandro Castellano e il Presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni hanno ribadito l’impegno congiunto a sostegno di uno dei settori di punta per l’export italiano nei prossimi anni.

«Nel 2013 le esportazioni italiane di macchinari agricoli hanno registrato tassi di crescita superiori a quelli dei concorrenti tedeschi e francesi – ha dichiarato Alessandro Castellano, Amministratore Delegato di Sace –. Un risultato che rende onore alle imprese del settore, a cui mettiamo a disposizione strumenti in grado di rafforzarne capacità di investimento e competitività commerciale, con l’obiettivo di intercettare la crescente domanda di macchinari e tecnologie proveniente dai paesi emergenti e “di frontiera”. Opportunità che intendiamo cogliere con un numero crescente di imprese, grazie alla partnership con FederUnacoma rinnovata a Bologna, e all’accordo che contiamo di annunciare a breve a sostegno della meccanizzazione del sistema agricolo italiano».

«L’economia agricola è in espansione a livello mondiale – ha sostenuto il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni –  ed esprime una domanda di meccanizzazione crescente, che rappresenta per le imprese italiane un’opportunità da non perdere». «Le macchine italiane hanno effettivamente un’ampiezza di gamma straordinaria e un’ottima reputazione sui mercati esteri, non soltanto nei Paesi “tradizionali” ma anche nelle “nuove economie” – ha aggiunto Goldoni – ma l’internazionalizzazione richiede strumenti finanziari specifici e per questo il sostegno della Sace, così ben calibrato sulle esigenze del settore, risulta fondamentale».   

Nel 2013 l’export italiano di macchinari agricoli è cresciuto del 7,9%, dirigendosi prevalentemente verso i mercati avanzati europei ed extra-europei (Stati Uniti e Giappone), mentre sta guadagnando quote di mercato sempre maggiori nei principali mercati emergenti come Cina, India, Turchia e Brasile. Nel medio periodo, le migliori prospettive di crescita per il comparto proverranno soprattutto dai Paesi asiatici e africani dove l’espansione demografica, i processi di urbanizzazione e l’aumento del fabbisogno di generi alimentari sostengono elevati livelli di domanda, generando nuove opportunità da cogliere per l’export italiano di macchinari agricoli. 

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