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Potenza, comfort e manovrabilità, le qualità dei T6 New Holland

Le trattrici della nuova serie T6 New Holland si caratterizzano per agilità di manovra, prestazioni di assoluto livello con consumi parsimoniosi, ampia visuale sull'area di lavoro e una vasta scelta di trasmissioni

di Giovanni M. Losavio
ottobre - novembre 2016 | Back

 

Potenza e dotazione tecnologica di ultima generazione sono le carte vincenti della nuova gamma T6 (con potenza da 125 a 175 cavalli) firmata New Holland; una linea di macchine che può vantare anche un’estetica slanciata e accattivante. Alla vigilia di Eima International, Mondo Macchina anticipa le caratteristiche più significative di questi modelli.

Trazione e una manovrabilità da primi della classe. Il passo di tutti i modelli è di 2.6 m e presenta un raggio di curvatura stretta di 4.300 mm mentre l’assale anteriore SuperSteer  conferisce ai T6 una grande agilità di manovra, che si fa apprezzare soprattutto nelle svolte a fine campo o quando si lavora in spazi ristretti. Il passo più lungo fornisce una migliore trazione e una guida  fluida durante le operazioni sul campo e il trasporto; nonché una migliore stabilità nell’uso dei caricatori anteriori e in tutte le manovre di movimentazione aziendale.

Potente, con prestazioni ad alta efficienza. Dotate di tecnologia ECOBlue Hi-eSCR (High-Efficiency Selective Catalytic Reduction) di New Holland, le trattrici T6 rispettano appieno la normativa Tier 4B. Il sistema post-trattamento ottimizza infatti la combustione, assicurando al contempo un incremento della coppia e una maggiore efficienza nei consumi. Inoltre, grazie alla nuova unità di controllo, il motore impiega meno tempo a raggiungere la coppia massima e resiste più a lungo fino al regime più basso, superando le prestazioni del motore della generazione precedente. Funzioni quali l’Engine Power Management (potenza e coppia in base al carico esercitato), l’Engine Speed Management (mantenimento del regime del motore al variare dei carichi) permettono poi di ottenere prestazioni potenti, reattive ed efficienti con lo stesso consumo di fluidi (carburante diesel e DEF) della precedente generazione, e con intervalli di rifornimento più lunghi.

Comfort per l’operatore e la visibilità a 360°. La cabina Horizon offre all’operatore un ambiente di lavoro ottimale: climatizzatore a due zone, quadro strumenti perfezionato, livelli di rumore  ridotti a 69 decibel e bracciolo Sidewinder II con tutti i comandi a portata di mano nei modelli Auto Command. Oltre al sedile standard, sono disponibili tre nuovi sedili tra cui scegliere: Comfort, Dynamic Comfort e Auto Comfort. Ma la cabina dei T6 si segnala soprattutto per l’ampia visuale in tutte le direzioni, resa possibile dal parabrezza monolitico (superficie vetrata di 5,85 metri quadrati di vetro) e dal tettuccio ad alta visibilità. Per lavorare nelle ore di buio, i T6 hanno schierano un set di luci di lavoro a LED che producono ben 10.000 lumen, una potenza di illuminazione maggiore del 60% rispetto a quella della precedente generazione. E per chi volesse trasformare la notte in giorno è disponibile il pacchetto luci da 31.200 lumen.

Un’ampia scelta di trasmissioni. La trasmissione semi-powershift Electro Command consente di cambiare marcia senza utilizzare la frizione, rendendo il lavoro meno faticoso mentre la funzione opzionale Auto Modes controlla il cambio marce. All’Auto Field invece è affidato il compito di gestire sia la trasmissione che il regime del motore per ottimizzare le prestazioni e i consumi nelle applicazioni di PdF e di traino. I modelli T6.145, T6.155, T6.165 e T6.175 sono proposti anche con la trasmissione a variazione continua avanzata Auto Command che si avvale di vari punti di presa di moto diretta con il 100% di efficienza meccanica, progettati per fare in modo che corrispondano alle velocità utilizzate più di frequente. L’ Auto Command si è arricchita di impostazioni personalizzate per compiti o situazioni specifiche – come la “soft” per cambi direzione graduali quando si lavora su superfici scivolose o la super-veloce quando sono richiesti cambi di direzione pressoché istantanei – mentre le impostazioni standard servono per le normali attività in campo.

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