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Tecnica

Progetto Miro, una macchina innovativa per l'olivicoltura

Un progetto di ricerca finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria ha prodotto il prototipo di una macchina di nuova concezione, particolarmente efficace nella raccolta e nelle altre operazioni colturali dell'olivo. Il nuovo modello sarà prodotto su scala industriale dall'azienda Spapperi, che è stata fra i promotori del progetto sperimentale

di Marcello Ortenzi
maggio - giugno 2015 | Back

Gli olivicoltori indicano quali voci di spesa più onerose, per produrre olio extra vergine d’oliva, la potatura e la raccolta, che rappresentano quasi i 2/3 del costo di produzione. A queste due voci, sebbene predominanti, se ne aggiungono altre tra cui i trattamenti fogliari, che contribuiscono a influenzare il risultato economico complessivo. Un progetto terminato recentemente e coordinato dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, in collaborazione con l’impresa metalmeccanica Spapperi S.r.l. e due aziende agricole umbre, ha prodotto un prototipo di macchina innovativa polifunzionale per rispondere alla necessità di abbattere i maggiori costi produttivi. Utilizzando i finanziamenti del PSR 2007/2013 – Misura 1.2.4, è stato realizzato il “Miro double system” macchina modulare che consente in primo luogo di raccogliere le olive in continuo mediante bacchiatura laterale della chioma o mediante scuotitura del tronco; in secondo luogo di meccanizzare la potatura; infine di eseguire trattamenti antiparassitari fogliari. Questo prototipo è costituito da due macchine in grado di lavorare sia in doppio contemporaneamente sui due lati dei filari (a specchio) sia singolarmente su un solo lato. Durante il convegno di presentazione dei risultati delle prove, tenutosi a Trevi dell’Umbria in aprile, è stata  fatta anche la dimostrazione della raccolta meccanizzata in continuo delle olive in diverse tipologie di oliveti per forma di allevamento, distanze di piantagione ed età (vaso – m 5×5 sia in impianti giovani che maturi; monocono – m 6×3) e cultivar (Frantoio, Leccino e Moraiolo). Sono state riscontrate delle velocità di lavoro inferiori a quelle generalmente ottenibili con scuotitori da tronco, e i danni causati sulle piante e sul frutto sono risultati limitati. Le percentuali di distacco dei frutti sono state molto variabili, anche in dipendenza della cultivar considerata, ma nelle condizioni migliori hanno raggiunto livelli accettabili. Il progetto delle due macchine ha previsto di usare la stessa semovente in tutte le altre lavorazioni necessarie in olivicoltura (o per altre colture), dotando le semoventi di varie prese di utenza motorizzate. Per esempio: le semoventi della Miro double System possono essere usate per la potatura meccanica grazie alla predisposizione di attacco per dischi falcianti motorizzati con posizionamento desiderato dall’operatore, può essere posizionato un cestello porta operatore per eseguire la potatura nel tradizionale o spollonatura con innalzamento fino a 4/5 m di altezza. La macchina può avere la possibilità di portare un trincia sarmenti atto a trinciare la potatura e in contemporanea incamerarla in un apposito cestello posteriore o carro trainato dallo stesso semovente. Ma essa si può usare anche per azionare una scavallatrice nell’interfila, può essere utilizzata per eseguire trattamenti con fitofarmaci o concimazioni fogliari, grazie alla possibilità di posizionare recipienti con atomizzatore. È un semovente multiuso di media potenza, con quattro ruote motrici, due anteriori con sterzata a 45° montata su ponte oscillante richiamato dalle due ruote posteriori livellanti indipendenti a seconda della morfologia del terreno. Volendo praticare la raccolta verde con le due semoventi Miro Double System contrapposte verranno montati tre rulli bacchiatori per ogni semovente con possibilità di movimento in grado di copiare la forma di ogni metà della pianta. Se si sceglie invece di inserire le due semoventi per la raccolta con vibrazione è necessario applicare la pinza vibrante in una delle semoventi, mentre nella contrapposta è solo necessario che sia corredata di pareti di intercettazione delle olive o di altri frutti. Nel caso in cui le semoventi devono essere usate per altri fruttiferi, tipo albicocche, mandorle, noci, ciliegie, caffè, pistacchi, nocciole, verranno applicati accessori di diversa concezione, ossia adatti a ogni tipo di frutto raccolto. La macchina ha la possibilità di livellare fino a un’inclinazione del terreno pari al 6%.

Tra le sue caratteristiche si notano: velocità di avanzamento da 0,3 km a 20 km/h, cabina con aria condizionata e comando in cabina con elettrocomandi, ponte anteriore oscillante, nastri di trasporto, peso 2,5 tonn. circa scarica, serbatoio idraulico con frigorifero, motore Iveco 110 Cv. Il sistema ha destato interesse nei coltivatori che hanno assistito alle prove, proprio per l’opportunità offerta di diminuire i costi di produzione, con conseguente ricaduta  positiva sulla sostenibilità economica delle aziende umbre e sulla loro maggiore competitività. Per la successiva fase di industrializzazione, già programmata dalla Spapperi,  si dovranno perfezionare alcune parti della macchina per renderla adatta ai diversi terreni e tipologie di impianto su cui si intende lavorare.

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