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Settant'anni, in abito da sera

FederUnacoma festeggia a Milano il suo anniversario con una visita guidata ad EXPO, un convegno, e una serata a sorpresa nel corso della quale la cantautrice Grazia Di Michele si è esibita, in esclusiva per gli associati FederUnacoma, con un recital dei suoi successi. Tra i partecipanti all'evento dei settant'anni anche Oscar Farinetti il creatore della catena Eataly

a cura della Redazione
Luglio - Agosto - Settembre 2015 | Back

Serata speciale, all’EXPO di Milano, per festeggiare i 70 anni di vita di FederUnacoma, la federazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura, la cura del verde, il movimento terra e la relativa componentistica che rappresenta oggi una delle realtà più importanti dell’universo confindustriale. «Si è scelto di celebrare a Milano l’anniversario dell’associazione – spiega il presidente Massimo Goldoni – perché grazie ad EXPO questa città è divenuta il cuore di ogni iniziativa in tema di agricoltura e alimentazione, e quindi rappresenta in qualche modo la casa anche della meccanica agricola, che è all’origine delle filiere agroalimentari». «Ma si è scelta la città di Milano – aggiunge Goldoni – anche per una ragione d’ordine storico, giacché proprio in questa città fu costituita l’associazione, subito dopo la fine della guerra, in un clima che aveva visto la liberazione del capoluogo lombardo come atto che di fatto poneva fine alla guerra, e apriva un ciclo nuovo». In quel clima l’associazionismo imprenditoriale sentiva il dovere di darsi un obiettivo alto, un obiettivo che andasse al di là della semplice rappresentanza delle istanze di un settore industriale. La meccanizzazione doveva consentire all’agricoltura italiana di aumentare la produttività avviando quel processo di industrializzazione del settore primario che è alla base dello sviluppo delle economie dei Paesi occidentali, e poteva farlo solo misurandosi con i bisogni concreti del settore, con le sue caratteristiche produttive e strutturali. Nata per iniziativa di appena dieci aziende – ricordano gli associati “storici” – l’associazione fu capace di aggregare presto molti altri imprenditori del settore, con una ramificazione in ogni regione del Paese e con un’ampia gamma di macchinari adatti alle caratteristiche pedo-climatiche, alle vocazioni produttive, alle strutture agricole della nostra penisola. Lo stretto legame con la realtà rurale è anche testimoniato dalla presenza dell’industria italiana in tutte le fasi salienti che hanno riguardato non soltanto l’agricoltura in senso stretto ma il territorio e l’ambiente: per le grandi opere di riforma fondiaria e di bonifica, l’industria delle macchine agricole iniziò a realizzare prodotti specifici (scavacanali, apripista, pale caricatrici, escavatori, motolivellatrici, motoruspe) che costituirono il primo nucleo di un nuovo settore di specializzazione, quello del movimento terra. A questo si aggiunse il settore delle macchine per il giardinaggio, la cura del verde e la gestione dell’ambiente, che negli anni avrebbe acquistato un’importanza crescente anche alla luce dei recenti orientamenti di politica agricola comunitaria in tema di “spazio rurale”. Le attività svolte dall’associazione e la filosofia con la quale essa ha interpretato il proprio ruolo, come promotore della meccanica italiana sui mercati nazionali ed esteri e interlocutore nelle sedi politiche nazionali e internazionali, sono state illustrate dal presidente Goldoni nel corso di un dibattito, svoltosi presso la sede di “Cibus è Italia”, la mostra realizzata da Federalimentare all’interno di EXPO. Al dibattito hanno partecipato anche Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere Parma, l’ente espositivo che con la rassegna internazionale di Cibus è un punto di riferimento a livello mondiale per il business dell’industria alimentare, e Oscar Farinetti, l’imprenditore che attraverso la catena “Eataly” ha promosso il made in Italy alimentare in alcune tra le più importanti città d’Italia e del mondo e che rappresenta per questo un “ambasciatore” della nostra tradizione enograstronomica. Il dibattito – nel corso del quale è stato sottolineato come la meccanica agricola costituisca un elemento cardine della qualità e della originalità delle filiere agroalimentari del nostro Paese e come essa contribuisca ad indicare un modello economico basato su produzioni specializzate ed estremamente diversificate – si è svolto al termine di una visita guidata ai padiglioni di EXPO, nella quale i titolari e i rappresentanti delle aziende associate hanno potuto conoscere “de visu” le postazioni e le mostre che la Federazione ha predisposto all’interno di EXPO proprio per testimoniare il ruolo chiave dell’industria meccanica. La serata si è conclusa, oltre che con una cena di gala a base di prodotti tipici italiani, con una sorpresa, un intrattenimento musicale che ha visto come protagonista la cantautrice Grazia Di Michele, presente con il gruppo dei suoi musicisti per eseguire alcuni brani del suo repertorio, dal suo primo successo discografico “Le ragazze di Gauguin” fino al brano “Io sono una finestra” con il quale ha partecipato all’ultimo festival di Sanremo nel febbraio scorso. Per ricreare l’atmosfera magica del Festival, Grazia Di Michele ha voluto che fosse presente con lei Mauro Coruzzi, in arte “Platinette”, che ha con lei condiviso l’esperienza del festival duettando dal palco dell’Ariston. La raffinata cantautrice, conosciuta dal vasto pubblico anche come insegnante del talent show “Amici” di Maria De Filippi, ha ricordato come il tema dell’alimentazione sia, dal punto di vista economico come dal punto di vista etico e umano, un tema cruciale destinato ad acquisire uno spazio sempre maggiore nella coscienza comune, mentre Platinette ha voluto testimoniare – ricordando anche le origini contadine della propria famiglia – il profondo rispetto che nutre per tutto ciò che riguarda l’agricoltura e la civiltà rurale.  

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