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Trattori: ancora incerto il mercato mondiale

I dati Agrievolution relativi al primo semestre dell'anno confermano in parte la fase negativa registrata nel biennio 2014-2015. Vendite di trattrici in calo in vari paesi europei, ma anche in Cina, Giappone e Russia. Riflessi negativi sulle esportazioni italiane, che a maggio 2016 segnano un passivo del 4%. EIMA International possibile "spartiacque" tra la fase negativa del mercato e i primi segnali di ripresa

a cura della Redazione
luglio - agosto - settembre 2016 | Back

Il calo dei redditi che ha investito il settore agricolo a livello globale nel corso del 2014 e del 2015 continua a condizionare lo scenario economico, riducendo la capacità d’investimento da parte delle imprese agricole e riflettendosi quindi anche sul mercato delle macchine e delle attrezzature, che risulta in calo. Dopo aver chiuso il 2015 con un decremento complessivo delle vendite pari al 6,6%, il comparto delle trattrici registra anche nei primi sei mesi di quest’anno un andamento incerto. I dati, ancora parziali, elaborati da Agrievolution – l’organismo che riunisce le associazioni costruttori dei principali Paesi – indicano nel periodo gennaio-giugno un calo del 23% delle vendite di trattrici in Cina – Paese che ha rappresentato negli ultimi anni insieme con l’India la “locomotiva” del mercato mondiale – in ragione di 220 mila trattrici immatricolate (erano state oltre 285 mila nel primo semestre 2015). Cali significativi in Russia (-25% per un totale di circa 9.600 macchine), mentre un passivo più pesante caratterizza il mercato giapponese, che chiude il semestre con 21.700 macchine per un calo del 27%.

In Europa, dove le vendite di trattrici risultano in flessione del 5,5% rispetto al primo semestre 2015, è confermato l’andamento cedente del mercato tedesco che, dopo il calo del 7% registrato nel 2015, nella prima metà del 2016 vede calare le vendite di trattrici del 10%, ed anche in Inghilterra le vendite a giugno scorso hanno registrato un passivo intorno al 10%. Fa eccezione la Francia che cresce del 12% recuperando i consistenti cali subiti nel corso del 2014, anno in cui il mercato francese registrò una contrazione del 22%. 

Il mercato indiano, monitorato solo parzialmente essendo disponibili i dati relativi ai primi quattro mesi e non all’intero semestre, appare in controtendenza, segnando nel periodo gennaio-aprile un incremento di circa il 10% (151 mila macchine nei quattro mesi) che in parte recupera il calo sensibile accusato nel 2015. Di segno positivo il mercato statunitense che nel 2015 aveva registrato un decremento del 2% e nei primi sei mesi di quest’anno ha visto crescere le vendite del 4%. L’andamento incerto del mercato a livello globale penalizza le esportazioni italiane, che rappresentano una quota molto consistente (70%) del fatturato complessivo del settore. I dati Istat sul commercio estero indicano infatti – nel periodo gennaio-maggio 2016 – un calo dell’export pari al 3,7%. Il negativo andamento di quest’anno era previsto dagli analisti di Agrievolution, e considerato una sorta di “onda lunga” della crisi agricola del biennio precedente. è probabile che già dagli ultimi mesi dell’anno il mercato possa dare segnali di recupero, e che possa essere proprio la rassegna internazionale dell’EIMA – la kermesse della meccanica agricola che si tiene a Bologna dal 9 al 13 novembre prossimo e che vedrà la presenza di industrie da 40 Paesi e di operatori economici da 140 Paesi – lo “spartiacque” tra la fase negativa del mercato e quella invece della ripresa.

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