Mondo Macchina Nr. 10 - Anno 2023

10 PRIMO PIANO gono gli analisti - lo scenario potrebbe cambiare nel corso dell’anno. Nel breve e medio termine l’andamento del settore potrebbe essere infatti condizionato sia dalle pressioni inflazionistiche su materie prime, trasporti e servizi, sia dalla contrazione dei redditi agricoli. Fino alla prima metà del 2022 l’incremento di prezzo di molte derrate agricole, dovuto proprio alla crisi militare in Ucraina, aveva permesso agli operatori di compensare in una certa misura l’aumento dei costi relativi agli input agricoli. Con il superamento della fase emergenziale e con la progressiva “normalizzazione” del settore primario, si è vista invece una flessione dei prezzi delle derrate alimentari ma non di quelli dei fattori produttivi, e questo ha causato una riduzione del potere d’acquisto e della capacità di spesa degli agricoltori. Peraltro, sulla propensione ad investire in tecnologie per l’agricoltura pesano anche il progressivo esaurimento dei programmi pubblici di incentivazione all’acquisto e il rialzo dei tassi di interesse, che rende più oneroso e problematico l’accesso al credito. Insomma, il mercato europeo potrebbe presto trovarsi a scontare quella evidente inversione di tendenza che si è già iniziata a intravedere nei mesi di luglio e agosto e che ha portato il parziale del 2023 a -3%. La rilevazione di settembre del Barometro – pubblicazione mensile del CEMA che rileva il sentiment dell’industria di settore – sembra confermare questo cambiamento di scenario. La maggioranza dei costruttori censiti dal Comitato – pari al 58% del campione (lo scorso luglio scorso questa percentuale si attestava al 34%) – ritiene infatti che nei prossimi sei mesi il proprio giro d’affari potrebbe subire una contrazione. Si tratta di una previsione che, come tutte le ipotesi predittive, potrà essere corretta in corso d’opera. Molto dipenderà dalle misure che i governi potrebbero mettere in campo per sostenere un settore industriale più che mai strategico nell’attuale fase di transizione dell’agricoltura verso la digitalizzazione e l’alta automazione. Giovanni M. Losavio grammes, have helped drive demand despite the economic and geopolitical context which, as we know, has become problematic following the military conflict in Ukraine. From February 2021 to date, the agro-mechanical market has therefore held up fairly well and yet - analysts warn - the scenario could change during the course of the year. In the short and medium term the sector's performance could be affected by both inflationary pressures on raw materials, transport and services, and by the contraction of agricultural incomes. Up until the first half of 2022 the price increase of many agricultural commodities, due precisely to the military crisis in Ukraine, had allowed operators to compensate to a certain extent for the increase in agricultural input costs. As the emergency phase came to an end and the primary sector gradually "normalised", on the other hand, food prices fell, but not the prices of production factors, leading to a reduction in farmers' purchasing power and spending capacity. Moreover, the propensity to invest in agricultural technology is also weighed down by the progressive exhaustion of public purchase incentive programmes, combined with rising interest rates, which make access to credit more onerous and problematic. In short, the European market could soon find itself experiencing the clear trend reversal that began to be glimpsed in July and August, bringing the 2023 partial to -3%. The September survey of the Barometer - CEMA's monthly publication that tracks industry sentiment - seems to confirm this change of scenario. The majority of manufacturers - 58% of the sample (the percentage was much lower last July standing at 34%) - believe that their turnover could contract over the next six months. This is a forecast which, like all predictive assumptions, can be corrected in the course of time. Much will depend on the measures that governments might put in place to support an industry sector that is more strategic than ever in the current transition phase of agriculture towards digitisation and high automation. Giovanni M. Losavio PRIMO PIANO

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