Mondo Macchina - Nr. 3-4 - Anno 2024

18 EVENTI distributori di macchine agricole di rilievo, che hanno permesso ai costruttori di conoscere le caratteristiche della rete distributiva nel Paese. La due giorni di Dar es Salaam è stata dunque un’importante occasione per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e il Paese africano anche nel comparto della meccanica agricola. «La Tanzania vede nel settore agricolo una risorsa importantissima che – ha detto l’ambasciatore italiano a Dar es Salaam Marco Lombardi aprendo i lavori del 18 marzo – rappresenta il 60% del suo PIL. La domanda di agri-tech è in costante crescita in questo Paese. Ritengo quindi che la missione di FederUnacoma si vada a collocare nel solco di quella logica di collaborazioni win-win che caratterizza l’azione dell’Italia nei confronti della Tanzania e del Continente Africano». La domanda di tecnologie per l’agricoltura della Tanzania viene soddisfatta prevalentemente attraverso lo strumento delle importazioni, che – è stato sottolineato dal vice direttore di FederUnacoma Fabio Ricci – nel 2022 sono incrementate del 72,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 147 milioni di euro. «Nel 2022 l’Italia è stato il dodicesimo fornitore di macchinari agricoli della Tanzania, con una quota di mercato che è ancora distante da quella dei principali competitor ma che sta comunque recuperando posizioni. Tra il 2018 e il 2022 – ha ricordato Fabio Ricci – il valore delle nostre esportazioni è più che triplicato in valore, evidenziando un significativo andamento incrementale che riteniamo possa proseguire anche nel prossimo futuro». Anche la Tanzania, come l’Etiopia, dovrebbe registrare nei prossimi anni un significativo incremento delle importazioni di macchinari agricoli, stimate in crescita ad un tasso medio annuo pari al 7,5%. Lo scenario a breve e medio termine sembra dunque essere favorevole ad un consolidamento delle relazioni commerciali con l’Italia. «I nostri costruttori esportano soprattutto macchinari per la lavorazione del terreno (41%); mezzi per la semina, il trapianto e la concimazione (28%); tecnologie per la movimentazione di materiali (8%) e trattrici (5%). Ma – ha aggiunto Ricci – l’obiettivo è quello di estendere e rafforzare gli scambi anche ad altri segmenti di mercato». La tappa in Uganda. Il road show si è concluso il 21 e 22 marzo scorso a Kampala, in Uganda, con lo stesso format proposto a Dar es Salaam: un evento conoscitivo e promozionale, seguito da una visita presso importatori e distributori di macchine agricole. Ad aprire i lavori del 21, anche in questo caso, è stato il rappresentante dello Stato italiano in Uganda, l’ambasciatore, Mauro Massoni, che ha sottolineato l’importanza strategica del settore agricolo per la stabilità globale. «Mai come in questi anni, caratterizzati dalla crisi sanitaria mondiale, dalle tensioni nel Mar Rosso e dal moltiplicarsi dei conflitti internazionali, l’agricoltura è emersa come un settore altamente strategico, fondamentale non soltanto per la sicurezza alimentare, ma anche per la gestione delle risorse naturali e per la stabilità economica e politica di ogni Paese. La cooperazione in campo agricolo fra Uganda ed Italia – ha detto Massoni – è oggi una priorità, un tema centrale nell’agenda politica dei due Paesi, ribadita anche dal Presidente del Consiglio Meloni nel corso del Vertice Italia-Africa». In Uganda, come in Etiopia e in Tanzania, la domanda di tecnologie per l’agricoltura viene garantita prevalentemente dalle importazioni, che nel 2022 hanno raggiunto i 35 milioni di euro (+20% sul 2021). Parte importante di tali importazioni è stata assicurata proprio dal made in Italy, con particolare riferimento ai settori della zootecnia e della lavorazione del terreno. «Nel 2022 l’Italia è stato l’ottavo fornitore di macchinari agricoli dell’Uganda, con una quota di mercato del 4,2%, che è ancora distante da quella dei principali competitor ma che sta comunque recuperando posizioni. Tra il 2018 e il 2021 – ha ricordato Ricci - il valore delle nostre esportazioni è aumentato del 126%. La tendenza incrementale sembra confermarsi anche nel 2023 che, dopo la flessione del 2022, ha visto una ripresa del nostro export (+16,6% tra gennaio e novembre)». Anche per l’Uganda la società ExportPlanning prevede una crescita dell’export verso il Paese con un tasso medio annuo dell’8% sino al 2027. EIMA 2024, un evento strategico per l’Africa centro-orientale. In lowing day, March 19, involved participants in several visits to some importers and distributors of agricultural machinery, which allowed manufacturers to learn about the characteristics of the distribution network in the country. The two days of Dar es Salaam was therefore an important opportunity to strengthen cooperation between Italy and the African country also in the agricultural mechanics sector. “Tanzania sees in the agricultural sector a very important resource that – said the Italian ambassador to Dar es Salaam Marco Lombardi opening the meeting on March 18 - represents 60% of its GDP. The demand for agri-tech is constantly growing in this country. I therefore believe that FederUnacoma’s mission is in line with the logic of win-win collaborations that characterises Italy’s action towards Tanzania and the African Continent.” The demand for technologies for agriculture in Tanzania is met mainly through the instrument of imports, which – it was pointed out by FederUnacoma Deputy Director Fabio Ricci – in 2022 increased by 72.7% compared to the previous year, reaching a total value of 147 million euros. “In 2022, Italy was Tanzania’s twelfth largest supplier of agricultural machinery, with a market share that is still far from that of its main competitors but is still catching up. Between 2018 and 2022 - Fabio Ricci has remembered - the value of our exports is more than tripled in value, highlighting a significant incremental course that we consider can continue also in the near future". Tanzania, like Ethiopia, is also expected to see a significant increase in agricultural machinery imports in the coming years, estimated to grow at an average annual rate of 7.5%. The short- and medium-term scenario therefore seems to favour a consolidation of trade relations with Italy. “Our manufacturers mainly export tillage machinery (41%); planting, transplanting and fertilising equipment (28%); materials handling technology (8%) and tractors (5%). But – Ricci added – the goal is to extend and strengthen trade to other market segments.” The stage in Uganda. The road show ended on 21 and 22 March in Kampala, Uganda, with the same format proposed in Dar es Salaam: a cognitive and promotional event, followed by a field visit at importers and distributors of agricultural machinery. The Italian state representative in Uganda, Ambassador Mauro Massoni, opened the 21st meeting, stressing the strategic importance of the agricultural sector for global stability. “Never before, in recent years, characterised by the global health crisis, tensions in the Red Sea and the multiplication of international conflicts, has agriculture emerged as a highly strategic sector, fundamental not only for food security but also for the management of natural resources and for the economic and political stability of each country. Cooperation in the agricultural field between Uganda and Italy – Massoni said – is today a priority, a central theme on the political agenda of the two countries, also reiterated by Prime Minister Meloni during the Italy-Africa Summit.” In Uganda, as in Ethiopia and Tanzania, the demand for agricultural technologies is mainly guaranteed by imports, which in 2022 reached 35 million euros (+20% on 2021). An important part of these imports was ensured by Made in Italy, with particular reference to the livestock and soil processing sectors. “In 2022 Italy was the eighth largest supplier of agricultural machinery to Uganda, with a market share of 4.2%, which is still far from that of its main competitors but which is still recovering positions. Between 2018 and 2021 - Ricci recalled - the value of our exports increased by 126%. The incremental trend seems to be confirmed also in 2023 that, after the bending of 2022, has seen a resumption of our export (+16.6% between January and November)". Also for Uganda, Exportplanning expects export growth from an average annual rate of 8% until 2027. EIMA 2024, a strategic event for Central and Eastern Africa. In this perspective, the 46th edition of EIMA International represents an important platform for cooperation between Italy and the three EVENTI

RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=