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AEF Plugfest, un mondo di tecnologia

Si è tenuta ad Antibes, in Francia, la AEF Plugfest 2019, un evento destinato agli specialisti dell’elettronica applicata all’agricoltura, nato allo scopo di consentire alle aziende di verificare la compatibilità dei propri componenti ISOBUS con quelli degli altri costruttori. Identificare e risolvere problemi tecnici, e fornire ai clienti prodotti affidabili ed efficaci è lo scopo di questa manifestazione ormai strategica per tutto il mondo del 4.0 in agricoltura

di Alessio Bolognesi
novembre 2019 | Back

 

La AEF Plugfest torna in Francia a distanza di cinque anni dalla prima volta nella quale l’Axema (l’associazione francese dei costruttori di macchine agricole) si era proposta di ospitare l’importante evento tecnologico. In questa occasione l’organizzazione francese ha proposto l’insolita location di Antibes, sulla costa azzurra, nel sud della Francia. La AEF Plugfest porta però anche la firma di FederUnacoma che – lo ricordiamo – è parte del comitato direttivo di AEF insieme alle associazioni tedesca (VDMA) e statunitense (AEM) ed alle otto aziende costruttrici che hanno contribuito alla fondazione dell’associazione. Una forte impronta da parte della Federazione, dicevamo, che ormai da anni, tra le altre attività che svolge in AEF, ricopre con il proprio responsabile per l’elettronica il ruolo di coordinamento del gruppo di lavoro che si occupa dell’organizzazione delle Plugfest e degli eventi correlati. Questo team ha supportato, grazie agli anni di esperienza sia diretta che organizzativa in tale attività, i colleghi francesi fin dal 2018, dopo l’edizione bolognese della AEF Plugfest, al fine di aiutarli fornendo tutti i requisiti tecnici per la location e quelli organizzativi per ospitare tutti i partecipanti nel modo migliore. FederUnacoma è stata inoltre presente, insieme al General Manager AEF, nell’Ottobre 2018, alla verifica degli spazi proposti da Axema. Ed è così che dal 16 al 20 Settembre 2019 oltre 300 persone si sono ritrovate presso il Centro Congressi di Antibes per i consueti tre giorni di test dei sistemi ISOBUS e per gli altri eventi collaterali. Si è trattato di una settimana con un programma davvero intenso, a partire dal lunedì in cui, oltre all’allestimento della grande sala per i test sotto il coordinamento di FederUnacoma dal punto di vista tecnico e di Axema dal punto di vista organizzativo, si è tenuta la riunione dei laboratori accreditati di certificazione ISOBUS, per poi entrare nel vivo degli eventi dal martedì, con lo svolgimento della Plugfest vera e proprio, della riunione dello Steering Committee AEF, dell’AEF Conference Day e di svariati gruppi di lavoro che hanno utilizzato ben 61 stazioni di test, 43 sistemi server (Universal Terminal e Task Controller) e 80 centraline attrezzo. A cui si aggiungono 3 Stazioni di Conformance Test AEF, 3 stazioni Database AEF, 7 stazioni FMIS, 7 stazioni TIM server e 5 TIM client. Sono stati 161 i partecipanti, 74 i visitatori, oltre 50 i partecipanti ai soli eventi collaterali per un totale di oltre 300 persone, poi convenute alla tradizionale cena di gala organizzata nella serata del mercoledì. La plugfest vera e propria è durata tre giorni pienissimi, nei quali gli ingegneri progettisti sono stati impegnati dalle 8 del mattino alle 6 del pomeriggio nel testare i propri dispositivi ISOBUS con quelli di tutti gli altri produttori. Ricordiamo, infatti, che la AEF Plugfest è nata proprio allo scopo di consentire alle aziende di verificare il funzionamento dei propri componenti ISOBUS con tutti (o gran parte) quelli degli altri costruttori, al fine di identificare e risolvere problemi ed incompatibilità e di fornire poi ai propri clienti dei prodotti affidabili che possano concretamente aiutare e velocizzare le operazioni in campo grazie all’elettronica.

Ma al di là della location e dei numeri, ci sono alcuni aspetti che occorre sottolineare. Come prima cosa la maturità dei sistemi TIM (Tractor Implement Management) e del Conformance Test per la loro verifica: ad Agritechnica vedremo infatti le prime macchine certificate TIM, che consentiranno ai loro utilizzatori di attuare una vera e propria automazione a circuito chiuso in campo grazie ad attrezzi in grado di controllare velocità, sterzo, pto, sollevatore e idraulica delle trattrici al fine di adattare la lavorazione alle condizioni operative in tempo reale. Intensissimi sono stati i test di tali sistemi, ai quali è stata riservata una plugfest dedicata al fine di affinare gli ultimi dettagli.

In secondo luogo, per tutta la settimana, il filo conduttore è stato quello della connettività e dello scambio dati in agricoltura, la “nuova” frontiera per tutta l’industria dei costruttori di macchine e sistemi per l’agricoltura. L’intera AEF Conference del mercoledì è stata incentrata su questo tema, con interessanti interventi di ETSI (l’ente europeo di standardizzazione per le telecomunicazioni) con il quale è in corso un’attività di collaborazione in progetti europei legati a mobilità e smart cities. Di connettività si è parlato inoltre alla riunione dell’AEF Steering Committee dove si sono prese decisioni in merito alle nuove tematiche sulle quali concentrare gli sforzi, tra le quali la partecipazione di AEF al progetto europeo ATLAS, in ambito Horizon2020, che riguarda la standardizzazione della comunicazione tra macchine e cloud e tra cloud e cloud in agricoltura.

Se questo ancora non bastasse, intensissimo è stato il programma relativo alle riunioni dei team di progetto, con otto riunioni dedicate a diverse tematiche, tra le quali, elettrificazione a medio-basso voltaggio, scambio dati wireless standardizzato, presenza di AEF alle prossime fiere di settore, sicurezza dei dati, nuove funzionalità e consolidamento di quelle attualmente definite e così via. Insomma, una settimana all’insegna della tecnologia nel mondo delle macchine per l’agricoltura che, a partire dall’ISOBUS, si sta muovendo velocemente verso uno scenario in cui non lo si potrà più considerare chiuso in sé stesso, ma parte del processo che sta portando ad una connettività globalizzata, con informazioni di ogni tipo sempre disponibili. Le AEF Plugfest si terranno nel 2020 a Lincoln (Nebraska, USA) e a Stoccarda (Germania), per poi spostarsi nel 2021 a San Antonio (Texas, USA) e nuovamente a Bologna, forse la location alla quale il mondo dell’ISOBUS e della Plugfest è più legata.

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