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Bosco: tecnologie avanzate per la raccolta delle olive

L'impresa pavese, che è stata una delle prime a realizzare macchine per la raccolta delle olive, ha sfruttato il successo ottenuto da queste applicazioni per consolidare la propria presenza sul mercato e diversificare la produzione anche nel segmento dei semoventi

di Giovanni M. Losavio
Marzo - Aprile 2014 | Back

Diventare un “top player” in Australia e Sud America. L'obiettivo è ambizioso ma il management della Bosco, impresa di Garlasco (Pavia) specializzata nella produzione di macchine per la raccolta delle olive, ritiene sia a portata di mano. D'altro canto, già oggi l'azienda lombarda si muove con particolare efficacia sui mercati internazionali, potendo vantare una presenza ormai consolidata in Spagna ed una tradizione di rapporti commerciali con Tunisia, Turchia, Ungheria, e nella stessa Australia dove, proprio di recente, ha iniziato a commercializzare Olivspeed, un versatile ombrello destinato alla raccolta dei frutti pendenti. Gestita da un unico utilizzatore, questa applicazione, premiata con una menzione tecnica ad Agrilevante 2013, permette di stoccare il prodotto direttamente all'interno delle cassette di raccolta posizionate sul telaio, evitando la laboriosa operazione di posa a terra delle reti. «Rafforzarci nei Paesi dell'emisfero australe ci consentirebbe di evitare le pause legate alla stagionalità della raccolta – spiega a Mondo Macchina il titolare della ditta, Marco Bosco – perché mentre da noi il picco di attività si raggiunge nei mesi di ottobre e novembre, in Australia e nel Sud America si ha nei mesi di aprile e maggio. Insomma, potremmo lavorare con maggiore continuità.» Naturalmente, la grande attenzione con cui la scuderia lombarda guarda oltreconfine non le impedisce di investire altrettante energie in Italia, dove ha messo a punto una policy diversiticata, disegnata sulle specifiche esigenze dei suoi interlocutori. «Da un lato – prosegue il titolare della casa pavese – ci sono piccole imprese agricole, agriturismi o ditte familiari, con cui cerchiamo di essere competitivi soprattutto sul prezzo; dall'altro realtà più strutturate per le quali studiamo soluzioni di meccanizzazione ad ampio raggio, pensate in funzione delle loro necessità produttive». Ma al di là delle strategie aziendali, il vero punto di forza della ditta pavese, ciò che le ha permesso di fare la differenza nel nostro Paese come all'estero, è la tecnologia delle sue macchine, sempre all'avanguardia. Da questo punto di vista, la Bosco può sfruttare un indubbio vantaggio competivo: quello di essere stata una delle prime imprese a meccanizzare la raccolta delle olive, con un modello in grado di svolgere da solo il lavoro di ben 20 operatori. Si tratta del “glorioso” F802, che, a dispetto dei suoi quarant'anni, continua tuttora – sia pure in versione aggiornata – ad essere apprezzato sia per la versatilità (senza il raccoglitore funziona come un vero un porta-attrezzi) sia per la grande precisione anche sui terreni sconnessi. Forte del successo ottenuto con le macchine per la raccolta – riscontro positivo ha avuto anche l'andanatrice BVM 701 – la Bosco si è consolidata sul mercato (nel 2008 è stata inaugurata le nuova sede da 2000 mq.) ed ha diversificato la produzione con i semoventi per lo scuotimento di olive e frutti pendenti. «Il plus di questi mezzi meccanici – aggiunge Marco Bosco – è rappresentato dal dispositivo di scuotimento con vibrazione a frequenza variabile che garantisce un trattamento delicato del tronco e, al contempo, un'alta percentuale di caduta dei frutti». E tra i semoventi di casa Bosco, il ruolo di “best seller” spetta all’F803. Intuitivo nell'uso ed equipaggiato con la novitá tecnica delle testate vibranti serie Mac che presenta una maggiore leggerezza (utilizzo di acciai speciali) e il posizionamento della massa vibrante laterale (brevetto MI2011A000942). Tale soluzione trasmette la vibrazione direttamente al tronco evitando sollecitazioni torsionali alla corteccia preservandone l'integritá.

Rispetto alle pinze tradizionali le nuove testate serie Mac creano un'altissima frequenza con inversione di rotazione, trasformando la classica scuotitura in vibrazione, molto più efficace in termini di resa di distacco del frutto e con minima defogliazione della pianta l'F803 è dotato poi di un sistema di aggancio rapido grazie al quale è possibile sostituire agevolmente l'utensile di raccolta con attrezzature come trince o forche. Nei mesi a venire la gamma è destinata ad ampliarsi ulteriormente. Il primo a debuttare dovrebbe essere Olivrobot, un cingolato semovente a controllo remoto (radiocomandato) con testata vibrante, seguito dalla piattaforma semovente multifunzione Elevator che consente all’utilizzatore di raggiungere un'altezza di circa tre metri per interventi di potatura e di raccolta. Per la presentazione ufficiale delle new entry firmata Bosco, l’appuntamento è già fissato per novembre prossimo ad EIMA International.

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