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Speciale

Sostenibilità e bioenergia in evidenza a Bari

La nuova Strategia Energetica Nazionale riconosce alle rinnovabili e alla bioenergia una grande importanza per soddisfare il fabbisogno di energia nel rispetto di clima e ambiente. La definizione della SEN è avvenuta attraverso una consultazione ampia che ha coinvolto gli organi istituzionali competenti, le imprese, gli esperti e i cittadini. Alla rassegna di Bari si discute di ambiente ed energia per coinvolgere il settore primario nell'imprescindibile processo di graduale "decarbonizzazione" dell'economia

a cura della Redazione
ottobre 2017 | Back

Per chi ha seguito con attenzione i negoziati di Parigi sui cambiamenti climatici della COP 21, gli accordi raggiunti e gli sviluppi successivi, fa un effetto positivo notare l’importanza data nella recentissima Strategia Energetica Nazionale (SEN) alle questioni ambientali, oggi al centro del dibattito internazionale. Il binomio energia e sviluppo sostenibile appare sempre più saldo e non è un caso che l’introduzione del corposo testo della SEN sia firmato congiuntamente dai Ministri Calenda e Galletti rispettivamente dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Secondo questo fondamentale documento strategico il futuro del nostro Paese dovrà puntare su una profonda trasformazione del sistema energetico verso una sempre maggiore efficienza nell’uso delle risorse, nella produzione e distribuzione dell’energia. Per esempio, entro i prossimi 12 anni spariranno le centrali a carbone (phase out), mentre le fonti energetiche rinnovabili dovranno arrivare a coprire il 27% di tutti i consumi finali, con la seguente assegnazione di obiettivi: elettricità 48 - 50% (nel 2015 era il 33,5%); termico 28 - 30% (nel 2015 era il 19,2%); trasporti 17% - 19% (nel 2015 era il 6,4%).

Nel complesso, tuttavia, la SEN riconosce alla bioenergia da un lato una serie di vantaggi indiscutibili, ma dall’altro pone alcune limitazioni che rischiano di lasciare inespresso un potenziale di sviluppo certamente utile all’ambiente e alla società. Infatti, per la generazione di elettricità da biomasse sono esplicitamente considerati i benefici sull’economia circolare e la riduzione di emissioni climalteranti, però orienta il sostegno a nuovi investimenti per soli impianti di piccolissima taglia (fino a 70 kW) che da un punto vista tecnico-economico sono soluzioni fuori mercato. In merito alla risorsa biomassa, per evitare distorsioni sulla filiera agricola alimentare saranno incentivati solo gli impianti alimentati con scarti, residui agricoli o urbani e da prodotti di secondo raccolto. Sul fronte dell’energia termica da biomasse, molto sviluppato in Italia, si punterà su quelle tecnologie che garantiscono elevati standard di efficienza e controllo sulle emissioni già da tempo ampiamente diffuse e mature. Con questi presupposti il termico da biomasse potrebbe fornire un contributo al raggiungimento del target nazionale di produzione di calore da rinnovabili molto importante che nella SEN viene sottovalutato. Infine, nel settore dei trasporti si punta su biometano e biocarburanti avanzati derivanti da rifiuti urbani biologici, scarti agricoli, scarti animali, etc. Visto che la bioenergia deve continuare a giocare un ruolo centrale nel riassetto energetico del nostro Paese, occorre promuovere le buone pratiche rendendo note le tante ricadute positive ad esse associate. Perciò, in occasione di Agrilevante, un ampio spazio viene dedicato al tema delle biomasse ad uso energetico e all’innovazione nelle pratiche agronomiche per contrastare i cambiamenti climatici. Convegni, seminari, incontri pubblici animano le giornate fieristiche.Un nutrito programma di iniziative per conoscere ed approfondire le possibilità di generare energia rinnovabile attraverso l’impiego di prodotti, residui e scarti dell’attività agricola.

Esperti, rappresentanti di associazioni, produttori e di istituzioni pubbliche delineano lo stato del settore e le strategie di sviluppo da intraprendere. Un focus particolare è dedicato alle iniziative regionali (“Gruppi Operativi” sulle bioenergie), a quelle europee (i progetti uP_running, Agroinlog, GreenGain, ISAAC, ecc.), nonché ai più significativi progetti pilota in Puglia.

Gli incontri si terranno sia presso la Sala 5 del Centro Congressi, sia presso lo Stand della Regione Puglia al Padiglione 20. L’iniziativa è organizzata da ITABIA in collaborazione con FederUnacoma, la Regione Puglia, l’ENEA, l’Università di Foggia, il Distretto Agro-alimentare Regionale (DARE), l’Università di Bari,l’Associazione Chimica Verde Bionet, Legambiente, il CNR IIA.

Il programma completo degli incontri promossi da ITABIA è consultabile sul sito www.agrilevante.eu.

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