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so, si consegue un significativo risparmio energetico smuo-
vendo la minor quantità possibile di terreno: quasi tutte le
attrezzature per il sod seeding montano elementi seminatori
a doppio disco, talvolta accomunati a falcioni.
Le potenze necessarie
In virtù delle modalità di lavorazione, le seminatrici su so-
do richiedono un accoppiamento con trattori di potenza su-
periore a quella richiesta per le attrezzature tradizionali, te-
nendo anche conto che la loro massa è logicamente più ele-
vata. Indicativamente, per una larghezza di lavoro di 3 m è
richiesto l’accoppiamento con un trattore da 120-150 CV,
con il limite superiore appannaggio delle versioni pneuma-
tiche. Viceversa, per la semina su terreno affinato e per la
medesima larghezza di lavoro è sufficiente una motrice da
70-90 CV se la seminatrice è meccanica, e da 90-110 CV
se invece viene impiegato un modello pneumatico di preci-
sione.
Il mercato
Oltre ai leader mondiali, come le aziende brasiliane Agro-
metal e Semeato, l’argentina Bertini, e l’americana John
Deere, anche molti altri produttori europei come Kuhn, Kin-
ze, Rau, Accord, Amazone, Monosem, Väderstad, Horsch,
Kverneland, Nodet, Köckerling, Agrisem, Dutzi, Pöttinger,
ecc. offrono diversi tipi di macchinario specifico per il sod
seeding. Peraltro, anche i costruttori italiani stanno dando
un contributo significativo allo sviluppo di questa tecnica, e
recentemente hanno introdotto sul mercato attrezzature che
concettualmente riprendono soluzioni già note, con il van-
taggio però di averle adeguatamente adattate alle caratte-
ristiche fisico-meccaniche dei suoli nazionali che, come no-
to, in generale sono più simili a quelli dell’areale del Medi-
terraneo che non a quelli d’oltralpe.
Panoramica italiana
La padovana Gaspardo propone da ormai più di 15 anni una
gamma di seminatrici da sodo che sono state sviluppate in
stretta collaborazione con il centro E. Avanzi dell’Università
equipment for sod seeding carries double disc seeding units,
sometimes used with sickles.
Power requirements
Compared to traditional planters, these seeders require mount-
ing on higher power tractors because of the way they operate
and their greater bulk. In general, for work on a width of 3 m
a tractor of between 120-150 HP is needed with greater pow-
er required by vacuum planters. On the other hand, for work
on soil which has been broken up, power of 70-90 HP is
enough for seeding the same width with a mechanical seed-
er and 90-110 HP for precision vacuum models.
The market
Such world majors as Agrometal and Semeato in Brazil, Berti-
ni in Argentina and John Deere in the United States manu-
facture various types of machinery specifically for sod seed-
ing as do European companies, including Kuhn, Kinze, Rau,
Accord, Amazone, Monosem, Väderstad, Horsch, Kverneland,
Nodet, Köckerling, Agrisem, Dutzi and Pöttinger.
Also Italian manufacturers are making a significant contri-
bution to the development of this technique with the recent
introduction to the market of equipment which incorporates
tried and tested solutions but with the added advantage of
having been adapted to the physical and mechanical char-
acteristics of the Mediterranean areas rather than those on
the other side of the Alps.
The Italian panorama
Gaspardo of Padua has been building for more than fifteen
years a range of sod seeders developed in close cooperation
of the E. Avanzi Center of the University of Pisa. Among the var-
ious models in the range are the mechanical Direttissima 250
with an inline hopper for mounting on the three-point hitch of
a tractor for work on the width of 2.5 m, similar to the Directa
300 for a width of 3 m available in mounted or trailed versions
and the vacuum seeder Directa 300 P, again, for a 3 m width.
Built for more demanding operations are the vacuum Gigante
400 and 600 for widths of 4 and 6 m with hydraulic folding to
ECNICA
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