Mondo Macchina Nr 7-9 Anno 2018

no coinvolti nella trasmissione del moto. Per esempio, con il motore a regime massimo ogni frizione a bagno d’olio com- porta mediamente una richiesta di potenza di 3-4 Cv circa. Le trasmissioni idrauliche portano ad un innegabile incre- mento del comfort di guida, ottenuto però a discapito del ren- dimento; bisogna infatti considerare che mediamente viene dispersa sotto forma di calore il 25-30% della potenza che tale trasmissione gestisce. Viceversa, per le versioni “split- power”, ovvero quelle che prevedono la ramificazione mec- canico-idraulica (è una soluzione adottata di frequente in tem- pi recenti), la quota parte di dissipazione è in funzione delle condizioni di utilizzo, in pratica della percentuale di potenza che sta “passando” idraulicamente e meccanicamente. In effetti, si ottengono rendimenti variabili tra le due condizio- ni precedentemente citate, cioè tra il 70-75 e il 90%. Il posto di guida Un ulteriore importante aspetto da considerare at- tentamente sui trattori specializzati riguarda il po- sto di guida, soprattutto in termini di abitabilità, comfort ed ergonomia, nonché l’automatizzazione della gestione della macchina e delle attrezzature che la moderna elettronica permette. Nel settore ci sono enormi differenze tra i posti guida scoperti e corredati da una semplice pedana rispetto alle cabine di ultima ge- nerazione, climatizzate e insonorizzate. È invece importante rimarcare che optional come le gestioni automatiche della presa di potenza in funzione della posi- zione del sollevatore, dell’inserimento della trazione ante- riore e del bloccaggio dei differenziali, nonché la possibilità di regolare elettronicamente il flusso idraulico (in termini di portate, temporizzazione e priorità) sono funzioni che, pur comportando un esborso non trascurabile, permettono un notevole aumento della produttività del lavoro, senza com- promettere sostanzialmente il rendimento globale della mac- china. Autonomia di impiego Per i trattori specializzati quello dell’autonomia è un para- metro importante, dato che i modelli al top del segmento hanno ormai motori che superano i 110 Cv; se impegnati a pieno carico (per esempio con un ripper o un atomizzatore pneumatico molto esigente) consumano quasi 20 l/h di gasolio, il che richiede serbatoi capienti per assicurare un’accettabile autonomia. Ricavare spazio dove questo è particolarmente carente è uno sforzo notevole. Ana- logo problema riguarda il filtro dell’aria comburente ed eventuali protezioni per una rapida pulizia dei radia- tori, tutti parametri che influiscono in maniera piut- tosto significativa sulla produttività. Impianto idraulico Si tratta di un aspetto fondamentale, dato che sempre più spesso le attrezzature per le col- tivazioni specializzate sono azionate idrauli- camente. Da valutare quindi è la portata ef- fettiva di olio prelevabile, la capacità di raf- freddarlo con il pacco radiatori, nonché il nu- mero e la collocazione dei distributori idrauli- ci, non solo posteriori, ma anche ventrali e an- teriori. La disponibilità di un ulteriore impianto idrauli- co indipendente per l’idroguida, gli azionamenti elettroidraulici e l’eventuale lubrificazione forzata del- la trasmissione risulta importante, perché ciò garanti- Autonomy level For specialized tractors, autonomy is an important parame- ter, given that models at the top of the segment have now engines exceeding 110 Hp; if they are working at full load (for example with a very demanding pneumatic ripper or at- omizer) they consume almost 20 l/h of diesel, which requires large tanks to ensure an acceptable autonomy level. Making space where it is particularly low is a remarkable effort. A similar problem concerns the combustion air filter and any protections for a quick cleaning of the radiators, all parame- 98 n. 7-9/2018 TECNICA

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