Mondo Macchina Nr. 2 - Anno 2022

la valorizzazione energetica dei residui di potatura dei fruttiferi tramite combustione diretta o gassificazione a partire dal prodotto confezionato in piccole balle cilindriche, oppure dal cippato o ancora dal pellet, con una particolare attenzione ai risultati tecnici ed economici, ma occorre sempre tener conto con la dovuta attenzione anche l’aspetto ambientale che è (e rimane) imprescindibile per una valuTECNICA 58 TECNICA Environmental impact The use of pruning residues in a small power boiler (<50 kW) with a thermal efficiency of 85% was investigated; In detail, vine shoots chipped by means of a chipper were considered, with a Lower Calorific Value (IHC) of 18 MJ/kg and an average combustion humidity of 25%, and olive pruning residues packaged and subsequently stored for natural drying and fiTrincia-caricatrice per lo sminuzzamento e la raccolta dei residui di potatura Shredder-loader for shredding and collecting pruning residues Le emissioni rappresentano senza dubbio un punto critico della valorizzazione energetica dei residui di potatura per combustione, soprattutto se per quest’ultima vengono impiegati dispositivi di medio o piccola taglia. Infatti, bruciare biomassa ligno-cellolosica è molto meno semplice che sfruttare il metano. Il problema delle emissioni è comune sia che si generi calore che elettricità, anche se in quest’ultimo caso si ricorre generalmente a filtri e sistemi di abbattimento, che comunque comportano un considerevole aumento dei costi di investimento per la realizzazione dell’impianto. Tale incremento è di fatto ammissibile solo per impianti di taglia medio-grande, mentre sarebbe senza dubbio più critico in quelli più piccoli, per l’incidenza dei costi di abbattimento delle emissioni, che risulterebbero addirittura preponderanti rispetto al resto dell’impianto. Ulteriore questione è l’accumulo di residui di prodotti fitosanitari nel legno derivante dalle potature: un interessante studio condotto da ricercatori dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria e del CREA, pubblicato sulla rivista “Fuel”, ha evidenziato che la combustione di residui di potatura di agrumi e vite, genera maggiori emissioni di NOx (a causa del maggior contenuto in azoto), di quelle del legno di olivo ampiamente entro i limiti delle normative. Le emissioni Emissions are undoubtedly a critical point in the energy exploitation of pruning residues by combustion, especially if small or medium-sized devices are used. In fact, burning ligno-cellulosic biomass is much less simple than exploiting methane. The problem of emissions is common whether heat or electricity is generated, although in the latter case filters and abatement systems are generally used, which however entail a considerable increase in investment costs for the construction of the plant. This increase is in fact admissible only for mediumlarge plants, while it would undoubtedly be more critical in smaller ones, due to the incidence of emission abatement costs, which would even be preponderant compared to the rest of the plant. Another issue is the accumulation of residues of pesticides in wood from pruning: an interesting study conducted by researchers from the Mediterranea University of Reggio Calabria and CREA, published in the journal "Fuel", showed that citrus and vine pruning residues show the highest NOx emissions also due to their higher nitrogen content, while olive wood residues produce emissions within the limits of the regulations. Emissions

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