Mondo Macchina Nr. 3-4 - Anno 2022

n. 3-4/2022 55 TECHNOLOGY Irrigationcontrollers for gardening Horticultural nurseries, greehouses, public and private parks, road trees, gardens, sports fields and golf courses, etc. There are many areas where irrigation controllers are successfully used in conjunction with a wide range of sensors for better management of watering operations allows remote control with wireless solutions (including Bluetooth and Wi-Fi), increasingly often also from smartphones with dedicated apps. A weather station can also be added close to the system, so that weather parameters such as atmospheric pressure, wind direction and speed, and solar radiation intensity can be monitored and the system can be started up only when the crops and/or green vegetation really need water. Sensors A wide range of sensors is available to support the advanced control units. The most common is the 'rain' sprinkler which acts as a simple switch, automatically shutting off irrigation when a certain amount of rain falls. The most common types are based on floats, hygroscopic discs and probe electrodes, sometimes with adjustable trip thresholds. Float switches have the advantage that they do not require a power supply to operate. Basically, the rain accumulates in a container that contains the sensor, which, by raising it, operates a switch when it reaches the threshold level. After the rain event, the water collected in the container evaporates, and the system returns to its initial conditions. Hygroscopic discs (made of porous material) work in a similar way, as they do not require electricity to operate. When it rains, they become soaked, and as their volume increases, they exert pressure on a switch, which is activated. When dry conditions return, the discs dry out and reduce in volume, returning the system to its original state. In the probe sensor, rain accumulates in the tray and the waDal punto di vista dell’applicazione, si passa da quelle più semplici, da applicare direttamente ad un rubinetto mediante un raccordo filettato, ai modelli “all-in-one” da installare a pozzetto, fino a quelle altamente computerizzate, spesso caratterizzate da software ampiamente programmabili, dotate di centralina meteo a corredo e da una numerosa serie di sensori per il monitoraggio dello stato della vegetazione da irrigare e del suolo che fa da tramite tra l’acqua distribuita e l’assorbimento dell’apparato radicale delle piante. Con un programmatore (o centralina computerizzata) si gestisce il numero, le durate e i tempi di attivazione dei singoli interventi irrigui, e il volume distribuito, supportando il tutto con un software che nei modelli più evoluti consente il controllo da remoto con soluzioni wireless (anche bluetooth e wi-fi), sempre più spesso anche da smartphone e tablet con app dedicate. Si può poi prevedere anche l’integrazione di una centralina meteo nei pressi dell’impianto, in modo che si possano monitorare i parametri, come ad esempio la pressione atmosferica, la direzione e la velocità del vento e l’intensità della radiazione solare, e quindi avviare l’impianto solo nei momenti di reale fabbisogno idrico delle colture e/o della vegetazione verde. I sensori A corredo delle centraline di tipo evoluto è disponibile un’ampia gamma di sensori. Il più comune è quello di “pioggia”, che agisce come un semplice interruttore, arrestando automaticamente l’intervento irriguo al verificarsi di una precipitazione meteorica di una determinata entità. I tipi più diffusi si basano su galleggianti, dischi igroscopici ed elettrodi sonda, talvolta con soglie di intervento regolabili. Quelli a galleggiante hanno il vantaggio di non richiedere alimentazione elettrica per il loro funzionamento. In pratica, la pioggia si accumula in un contenitore che contiene il sensore, che con il suo sollevamento aziona un interruttore quando raggiunge il livello soglia. Dopo l’evento meteorico, l’acqua raccolta nel contenitore evapora, ed il sistema torna nelle condizioni iniziali. Similmente funzionano i dischi igroscopici (costituiti da materiale poroso) che per funzionare non richiedono corrente elettrica. Con la pioggia si imbibiscono, e aumentando di volume esercitano una pressione su un interruttore, che si attiva. Con il ritorno di condizioni di siccità i dischi si asciugano e si riducono di volume, facendo tornare il siLa complessità (e il costo) delle centraline di irrigazione variano enormemente, passando da quelle più semplici a rubinetto (a sinistra), a quelle a pozzetto (al centro) fino ad arrivare a quelle professionali (a destra), destinate di solito alla gestione idrica di ampi spazi verdi The complexity (and cost) of irrigation controllers varies enormously, from the simplest tap controllers (left) to valve box controllers (centre), and finally the professional ones (right), usually intended for water management of large green areas

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