Mondo Macchina Nr. 3-4 - Anno 2022

TECNICA 70 TECNICA Massimamanovrabilità tra i filari La necessità di lavorare nelle coltivazioni specializzate senza limitazioni operative comporta la disponibilità di trattori molto evoluti per ciò che concerne i dispositivi di sterzo. Una panoramica delle originali e in parte inedite soluzioni disponibili sul mercato by Domenico Pessina - DISAA University of Milan The peculiar characteristic of the vineyard and orchard tractors, which are also profitably used in the horticultural and nursery sector and the maintenance of green areas, is undoubtedly their compactness, i.e., the limited overall dimensions both in length and, above all, in width. In fact, technically, this machinery is also called "narrow track". Technical progress has led to such a continuous and remarkable evolution of specialized tractors that in some cases - as for example in the case of the hydraulic system - performance is now even better than that of open field models with the same engine power. However, there is one essential requirement that specialized tractors must emphasize beyond measure: maneuverability, that is, the ability to move in highly confined spaces in an agile and fast manner, especially when towing equipment that is already rather bulky in itself, such as sprayers or towed manure spreaders. Consequently, in addition to the reduced dimensions, which have entailed a formidable technical challenge to contain a large number of devices and equipment in minimum volumes, all the numerous manufacturers of specialized tractors, primarily Italian, such as the CNH group, the SDF group, the ARGO group, Antonio Carraro, the BCS group, Carraro SpA, etc., have been working for some time now to enhance the steering capabilities of their machinery, esdi Domenico Pessina - DISAA Università di Milano La caratteristica peculiare dei trattori da vigneto e frutteto, peraltro proficuamente impiegati anche nel comparto orto-floro-vivaistico e in quello della manutenzione del verde, è senza dubbio la loro compattezza, ossia gli ingombri limitati sia in lunghezza che, soprattutto, in larghezza. Infatti, tecnicamente queste macchine sono anche definite “a carreggiata stretta”. Il progresso tecnico ha portato ad una continua e notevole evoluzione degli specializzati, tale che in alcuni casi – come ad esempio per l’impianto idraulico – a parità di potenza motore le performance sono ormai addirittura superiori a quelle dei modelli da campo aperto. C’è però un’esigenza irrinunciabile che gli specializzati devono esaltare oltre misura: la manovrabilità, ovvero la capacità di muoversi in spazi estremamente ristretti in modo agile e veloce, specie quando hanno al traino attrezzature già di per sé piuttosto ingombranti, come ad esempio gli atomizzatori e gli spandiletame trainati. Pertanto, oltre alle dimensioni ridotte, che hanno comportato una dura sfida tecnica per contenere in volumi minimi una numerosa serie di dispositivi e apparati, tutti i numerosi costruttori di trattori specializzati, per la massima parte italiani, come ad esempio gruppo CNH, gruppo SDF, gruppo ARGO, Antonio Carraro, gruppo BCS, Carraro SpA, ecc., si sono adoperati da qualche tempo per esaltare le capa-

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