Mondo Macchina Nr. 11 - Supplemento componentistica - Anno 2022

n. 10-11/2022 11 INTERVIEW a molti agricoltori che ancora non lo percepiscono che “il futuro è lì…”, e per confermare quanto l’interesse dei costruttori stia aumentando sempre di più (un po' come succede nell’automotive con i veicoli elettrici). EIMA è una vetrina che ha grande respiro internazionale, quindi sarà una tappa significativa in questo processo. Le prospettive sono quelle di una crescita potenzialmente esponenziale in quanto vi sono alcuni fattori macro-economici, politici e sociali (l’aumento ed il bisogno di cibo delle popolazioni, il numero sempre maggiore di lavorazioni dove è difficile trovare la manodopera, la sempre maggiore attenzione per l’ambiente e per la limitazione di sostanze nocive sul terreno, ecc.) che renderanno sempre più necessaria la digitalizzazione agricola. Esistono tuttavia una serie di ostacoli che vanno risolti in modo parallelo. Uno su tutti è la “cultura tecnica”. Nelle aziende manifatturiere le macchine utensili sono ormai tutte a controllo numerico e per poterle far funzionare al meglio è necessaria una preparazione specifica a volte anche scolastica di buon livello. In agricoltura è lo stesso: per far funzionare al meglio e sfruttare i vantaggi di un sistema digitale bisogna avere competenze di buon livello, e l’evoluzione tecnologica andrà accompagnata da un’evoluzione tecnico-conoscitiva degli operatori oltre che culturale, visto che generalmente le innovazioni radicali vengono sempre viste inizialmente con un po' di sospetto. future is there...", and to confirm how the interest of manufacturers is increasing more and more (a bit like what is happening in the automotive industry with electric vehicles). EIMA is a showcase with great international scope, so it will be a significant step in this process. The prospects are those of a potentially exponential growth as there are some macro-economic, political and social factors (the increase and the need for food of populations, the increasing number of processes where it is difficult to find labour, the increasing attention for the respect of the environment and for the limitation of harmful substances on the ground, etc..) that will make agricultural digitisation increasingly necessary. However, there are a number of obstacles that need to be resolved in parallel. One of them is 'technical culture'. In manufacturing companies, the machine tools are now all numerically controlled, and in order to operate them properly, specific training is required, sometimes even good schooling. In agriculture it is the same: in order to make a digital system work at its best and exploit its advantages, it is necessary to have a good level of skills, and technological evolution must be accompanied by a technical knowledge evolution of the operators as well as a cultural one, given that radical innovations are generally always initially viewed with some suspicion.

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