Mondo Macchina Nr. 11 - Supplemento componentistica - Anno 2022

INTERVISTA INTERVISTA 4 Flessibilitàequalitàper fronteggiare l’emergenza a cura della Redazione Dopo un 2021 da primato, che ha visto salire a 3,3 miliardi (+18% sul 2020) il valore della produzione di componenti agromeccanici, il primo semestre del 2022 ha segnato per molte case costruttrici una ulteriore espansione del business. Infatti, secondo una recente indagine realizzata dal Comacomp tra le industrie associate, più del 77% delle aziende di settore ha registrato nei primi sei mesi dell’anno incrementi di fatturato compresi tra il 3% e il 20%. Stando all’Osservatorio del Comacomp, la fase espansiva dovrebbe proseguire nel secondo semestre anche se all’orizzonte si intravedono alcuni elementi di instabilità che potrebbero frenare la crescita. Alla vigilia di EIMA International, Mondo Macchina ha incontrato il presidente dell’associazione dei costruttori di componenti, Pier Giorgio Salvarani, per fare il punto sull’andamento del mercato e sui trend di breve e medio periodo. I primi dieci mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un rallentamento del settore agromeccanico, una “pausa di riflessione” dopo gli incrementi record del 2021. La contrazione del business tuttavia non avrebbe ancora colpito le case costruttrici di componenti. Il comparto sembra dunque confermare la sua vocazione anti-ciclica … Il nostro è un settore trasversale. Le nostre aziende realizzano gamme estremamente ampie e differenziate che vanno dalle scatole ingranaggi alle centraline elettroniche, dai cardani agli ugelli, fino ai sensori e ai videoterminali. Inoltre, parte della nostra produzione viene assorbita anche da comparti diversi da quello agricolo. Penso, ad esempio, all’industria delle costruzioni e al movimento terra. Questa caratteristica ci permette, entro dati limiti, di compensare le fluttuazioni di domanda che si dovessero presentare su uno dei nostri mercati di riferimento. Ovviamente, la quota by Editorial Staff After a record-breaking 2021, which saw the value of agro-mechanical components production rise to 3.3 billion (+18% over 2020), the first half of 2022 marked a further expansion of business for many manufacturers. According to a recent survey conducted by Comacomp among its member industries, more than 77% of companies in the sector recorded increases in turnover of between 3% and 20% in the first six months of the year. According to Comacomp's Observatory, the expansive phase is expected to continue in the second half of the year, even if some elements of instability are on the horizon that could dampen growth. On the eve of EIMA International, Mondo Macchina met with the president of the components manufacturers' association, Pier Giorgio Salvarani, to take stock of the trends in the market and the short and medium term. The first ten months of the year were characterised by a slowdown in the agro-mechanical sector, a 'pause for thought' after the record increases of 2021. The downturn in business, however, has not yet affected component manufacturers. The sector therefore seems to be confirming its anti-cyclical nature ... Ours is a cross-sectional sector. Our companies produce extremely wide and differentiated products ranging from gearboxes to electronic control units, from cardan shafts to nozzles, to sensors and video terminals. Moreover, part of our production is also absorbed by sectors other than agriculture. I am thinking, for example, of the construction and earthmoving industry. This allows us, within certain limits, to compensate for fluctuations in demand in one of our core markets. Obviously, the most significant share of demand comes from agricultural machinery. This means that, although it is to a cerAlla vigilia di EIMA International Mondo Macchina incontra il presidente del Comacomp, Pier Giorgio Salvarani, per fare il punto sull’andamento del settore della componentistica nei primi dieci mesi dell’anno. Nel 2022 il settore dovrebbe registrare una buona tenuta malgrado gli alti costi di produzione e la concorrenza aggressiva di Cina, India e Turchia

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