Mondo Macchina Nr. 11 - Anno 2022

n. 10-11/2022 135 TECHNOLOGY Bigprismatic balers high working capacities without having to bear the huge expenses required to purchase them. The haymaking technique involves several stages: the cutting of the forage, the following field wilting of the same (or pre-wilting in the case of two-stage haying) and, finally, the product's harvesting. This last operation is rarely carried out with self-loading wagons. As a rule, in fact, baling hay in bales having different shapes and sizes is usually favored, according to the type of baling machine used and the work organization chosen. Nevertheless, the goal is always to maximize the quality of the product and minimize its losses. Therefore, it is essential to contain the contamination by foreign bodies, such as soil, dust and stones, as well as to avoid mistreating the forage too much to reduce the loss of product left on the ground. Although due to more favorable climatic conditions, Italian grassland farming has traditionally been much more inclined toward hay production than silage, as is the case on the other side of the Alps, it is also possible to note that the tendency to silage grassland is also rising in Italy, especially for giore ai contoterzisti, tale soluzione permette, infatti, di impiegare proficuamente macchine di ultima generazione e con alte capacità di lavoro, senza dover sostenere le ingenti spese necessarie per l’acquisto delle stesse. La tecnica di fienagione si compone di più fasi: il taglio del foraggio, il successivo appassimento in campo dello stesso (o il pre-appassimento nel caso della fienagione in due tempi) e infine la raccolta del prodotto, con quest’ultima operazione che viene raramente effettuata con carri autocaricanti. Di norma si predilige infatti pressare il fieno in balle aventi diverse forme e dimensioni, a seconda del tipo di macchina imballatrice utilizzata e dell’organizzazione del lavoro scelta. In tutti i casi l’obiettivo è, comunque, quello di massimizzare la qualità del prodotto minimizzandone le perdite, risulta, pertanto, fondamentale contenere gli inquinamenti da corpi estranei, come terra, polvere e sassi, nonché evitare di maltrattare troppo il foraggio al fine di ridurre le perdite di prodotto lasciato sul terreno. Sebbene per via delle più favorevoli condizioni climatiche la foraggicoltura italiana sia tradizionalmente molto più orientata alla produzione di fieno rispetto agli insilati, come invece avviene al di là delle Alpi, è anche possibile notare che la propensione ad insilare gli erbai è in aumento anche in Italia, soprattutto per il primo e per l’ultimo taglio, notoriamente effettuati in periodi nei quali l’andamento meteorologico è meno stabile. Rimane comunque una differenza sostanziale rispetto alle grandi aziende europee che effettuano l’insilaggio in trincea: nel nostro Paese si predilige infatti la fasciatura dei balloni. La fase di raccolta e imballatura consiste nel raccogliere il foraggio (fieno o erba più o meno appassita) riunito in andana e confezionarlo in balle. La raccolta del foraggio può avvenire: quando è secco, in tal caso si opera su di un prodotto avente il 15-16% di contenuto d’acqua, in questo modo si ottengono balle conservabili così come sono state prodotte; quando è appassito, operando su un prodotto che ha ancora un 35-40% di acqua circa e che va, quindi, essiccato in fienili a ventilazione forzata o in sili; si tratta in questo caso della cosiddetta “fienagione in due tempi”; quando è fresco o appena semi appassito, in questo caso è prevista, per la successiva conservazione, la fasciatura dei balloni con appositi film plastici, che hanno lo scopo di creare all’interno degli stessi un ambiente anaerobico. Forage packing operations can be carried out with different machine setups, capable of packing bales in different shapes according to farm needs. Many models are available on the market, and manufacturers are making increasingly sophisticated technological solutions

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