n. 1-2/2023 63 TECHNOLOGY Forest maintenance withharvesters and forwarders of plants in the carbon cycle: Italian forests are able to store about 539 million tonnes of CO2 (9.4 t/ha on average), to which we must add about 30 million tonnes contained in dead wood (3.3 t/ha of CO2 on average). In addition, from a hydro-geological point of view, forests perform a protective function for the underlying soil, especially on steep slopes, those subject to a greater risk of erosion and instability. The protection of forests is therefore of paramount importance, especially in view of the increase in extreme weather phenomena that have caused (and are still causing) extensive damage to forest areas. One example of this was storm Vaia in October 2018, which severely affected the mountainous areas of Veneto, Trentino Alto Adige and Friuli Venezia Giulia in particular, with around 41,500 hectares of forest destroyed and 14 million trees felled. For these reasons, the role of Italy's 6,471 forestry companies (with over 12,000 employees) has changed considerably in recent years. Although they derive most of their profit from cutting and trading woody biomass, these companies are also involved in naturalistic engineering, fire prevention, pest defence, reforestation, hydro-forestry and restoration/maintenance of forest roads. Levels of forest mechanisation. In recent years, the forestry sector has experienced a slow increase in the level of mechanisation. The main obstacle is related to the considerable slopes that characterise Italian forests: about 35% of timber is harvested from territories with slopes between 60 and 80%, Questi dati rivestono un significato molto importante, se si pensa al ruolo delle piante nel ciclo del carbonio: i boschi italiani sono infatti in grado di stoccare circa 539 milioni di tonnellate di CO2 (9,4 t/ha in media), ai quali vanno sommati circa 30 milioni di tonnellate contenute nel legno morto (3,3 t/ha di CO2 in media). Inoltre, dal punto di vista idro-geologico, le foreste svolgono una funzione di protezione per il suolo sottostante, soprattutto sui versanti a pendenza elevata, quelli sottoposti a un maggior rischio di erosione e dissesto. La tutela dei boschi riveste quindi un ruolo di primaria importanza, soprattutto se si pensa all’aumento dei fenomeni climatici estremi che hanno causato (e stanno tuttora provocando) danni ingenti anche alla superficie boschiva. Ne è un esempio la tempesta Vaia dell’ottobre 2018, che ha gravemente colpito in particolare le zone montuose di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, con circa 41.500 ettari di boschi distrutti e 14 milioni di piante abbattute. Per questi motivi, negli ultimi anni il ruolo delle 6.471 imprese forestali Italiane (con oltre 12 mila addetti) è notevolmente cambiato. Nonostante traggano la maggior parte del profitto dal taglio e dal commercio della biomassa legnosa, queste aziende si occupano anche di effettuare interventi di ingegneria naturalistica, di prevenzione degli incendi, difesa fitosanitaria, rimboschimenti, sistemazione idraulico-forestali e ripristino/manutenzione della viabilità forestale. I livelli di meccanizzazione forestale. Negli ultimi anni il settore forestale ha registrato un lento incremento del livello di meccanizzazione. L’ostacolo principale è legato alle notevoli pendenze che caratterizzano le foreste italiane: il 35% circa del legname è esboscato da territori con pendenza compresa tra il 60 e l’80%, il che complica l’organizzazione di cantieri di lavoro moderni ad elevata capacità produttiva. Un altro problema non di poco conto è la mancanza di un’aThe progressive worsening of climatic conditions requires that Italy's forest heritage be managed with ever greater care and diligence. From the point of view of mechanisation, the adoption of stateof-the-art machinery can facilitate better forest management, while ensuring the highest respect for the environment and a secure income for forestry companies
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