n. 2/2024 59 TECHNOLOGY maci raggiungano anche le parti più profonde della vegetazione in modo efficace. Questo approccio mirato migliora l'efficacia del trattamento fitosanitario, massimizzando il controllo delle malattie e degli insetti dannosi quando si annidano nelle parti più profonde della vegetazione. Grazie a ventole solitamente azionate tramite un motore idraulico, le manichette in questione producono infatti una corrente d’aria a una velocità di 25-35 m/s, che trasporta verso il basso il liquido eiettato dagli ugelli e permette, anche, di “aprire” la vegetazione sottostante per far meglio penetrare le goccioline all’interno della stessa. L’implementazione di una manica d’aria a una barra irroratrice, che in origine ne era sprovvista, è una modifica che non è da annoverarsi tra quelle “economiche”, anche se tale aggiunta può comunque essere eseguita proficuamente in after-market per migliorare sensibilmente l’efficienza distributiva di queste macchine, consentendo successivi risparmi in termini di prodotti fitosanitari. L'impiego della manica d'aria contribuisce dunque alla sostenibilità delle pratiche agricole, migliora l'efficienza dell'applicazione dei fitofarmaci e, riducendo gli sprechi e i costi operativi, aumenta anche la redditività delle attività agricole. La carica elettrostatica per diminuire la deriva. La carica elettrostatica è una tecnologia che sulle barre irroratrici permette di migliorare l'adesione dei fitofarmaci alle superfici delle piante e ridurre quindi gli sprechi durante l'applicazione. Questo sistema sfrutta la creazione di una differenza di potenziale elettrico tra la barra irroratrice e le piante, generando una forza attrattiva che facilita l'adesione delle particelle di pesticidi sulle foglie e sui fusti delle colture. Questi dispositivi in tutta sostanza conferiscono alle goccioline di miscela fitoiatrica una carica opposta rispetto a quella della vegetazione bersaglio, per favorirne un aumento dei depositi utili sulla stessa a discapito delle gocce inutilmente disperse nell’ambiente per deriva. La carica elettrounderlying vegetation to be "opened" so that the droplets can better penetrate inside it. The implementation of an air hose with a spray boom, which originally did not have one, is a modification that is not to be counted among the "cheap" ones, even if this addition can still be profitably carried out in the after-market to significantly improve the distribution efficiency of these machines, allowing subsequent savings in terms of plant protection products. The use of the air hose therefore contributes to the sustainability of agricultural practices, improves the efficiency of the application of pesticides and, by reducing waste and operating costs, also increases the profitability of agricultural activities. Electrostatic charge to reduce drift. Electrostatic charging is a technology that improves the adhesion of pesticides to plant surfaces on spray booms and thus reduces waste during application. This system exploits the creation of an electrical potential difference between the spray boom and the plants, generating an attractive force that facilitates the adhesion of pesticide particles to the leaves and stems of crops. These devices basically give the droplets of phytoiatric mixture a charge opposite to that of the target vegetation, to encourage an increase in useful deposits on it to the detriment of the droplets unnecessarily dispersed in the environment by drift. Electrostatic charging involves, among other things, a better spatial distribution of particles due to the reciprocal repulsion that occurs between identical charges. Often the electrostatic force of attraction towards the vegetation is also greater than the gravitational one, thus favouring an increase in the deposit on the underside of the leaves. Although some always propose the use of these devices, in order to reduce the doses normally used in pesticide treatments by up to 20%, others do not recommend their use with contact products or for cover products, considering that electrostatically charged droplets are less likely to be able to penetrate deeply into very dense and thick vegetation. In fact, the use
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