TECNICA 84 TECNICA tore diesel degli ultimissimi decenni ha dato una grossa mano nel processo di riduzione degli inquinanti: l’introduzione generalizzata del controllo elettronico, dell’iniezione, del turbocompressore e ancora di più del common rail hanno migliorato enormemente la situazione, riducendo in special modo la produzione di idrocarburi incombusti e di particolato, ma con l’entrata in vigore di limiti emissivi sempre più restrittivi si è dovuto ricorrere ad ulteriori interventi tecnici. Valutazione reale degli inquinanti. Presso il Dipartimento di Scienze Agrarie a Ambientali dell’Università degli Studi di Milano sono stati applicati i modelli derivanti dai realistici scenari prima illustrati, confrontando poi le emissioni rilevate con i limiti normativi stabiliti dallo Stage (o TIER) di omologazione dei motori esaminati. Sempre con particolare riferimento ai modelli di trattore impiegati in vigneto, emerge una situazione in chiaroscuro, che vede ottimi risultati di contenimento per quegli inquinanti sui quali agiscono i dispositivi specifici, mentre sugli altri i limiti sono sforati, a volte abbondantemente. Se, infatti, è installato un motore con filtro antiparticolato, l’emissione di CO e PM è praticamente azzerata, ma l’HC e soprattutto gli NOx sono molto alti. La situazione opposta si verifica invece quando è installato il solo SCR, che limita molto bene gli NOx, ma non può intervenire validamente sul PM. A risolvere questa discrasia ci ha pensato il vigente livello normativo per i motori installati sui trattori, entrato in vigore di recente (Stage/TIER 5), per il rispetto del quale la maggioranza dei propulsori attualmente montati sui trattori agricoli di nuova immissione sul mercato deve essere necessariamente dotata di due (e a volte anche più…) dispositivi antinquinamento. Modelli predittivi. Al di là dei limiti normativi, basati su cicli d’uso standardizzati, la progressiva messa a punto di modelli di impiego predittivi, aderenti alla propria realtà produttiva, potrà fornire preziose informazioni agli utenti, orientandoli validamente alla selezione del trattore più adatto alle proprie esigenze, con attenzione all’economicità di esercizio per ciò che concerne i consumi di combustibile, ma anche alla riduzione dell’impatto ambientale in tema di emissioni gassose inquinanti. Domenico Pessina surprises. It goes without saying that the technical evolution of the diesel engine over the last few decades has played a big role in the process of reducing pollutants: the widespread introduction of electronic control, injection, turbocharging and even more so the common rail have improved the situation enormously, especially reducing the production of unburned hydrocarbons and particulate matter, but with the entry into force of increasingly restrictive emission limits it has been necessary to resort to further technical interventions. Real assessment of pollutants: the models from the realistic scenarios described above were applied at the Department of Agricultural and Environmental Sciences of the University of Milan, and their emissions were then compared to the regulatory limits established by the Stage (or TIER) of approval of the engines examined. Again with particular reference to the tractor models used in the vineyard, a contrasting situation emerges, showing excellent containment results for those pollutants upon which the specific devices act, whereas the limits are exceeded for other, sometimes quite significantly. In fact, if an engine with a particulate filter is installed, CO and PM emissions are practically zero, but HC and especially NOx are extremely high. The opposite situation occurs when only the SCR is installed, which limits NOx very well, but cannot effectively act on PM. The current regulatory level for engines installed on tractors, which recently came into force (Stage/TIER 5), has resolved this discrepancy. In order to comply with this level, the majority of engines currently mounted on agricultural tractors newly placed on the market must be equipped with two (and sometimes even more...) anti-pollution devices. Predictive models: in addition to the regulatory limits based on standardized usage cycles, the progressive development of predictive usage models specific to one's own production situation will be able to provide valuable information to users and effectively guide them towards the selection of the tractor most suited to their needs, with attention to the economy of operation in terms of fuel consumption, but also to the reduction of the environmental impact in terms of gaseous pollutant emissions. Domenico Pessina Per il rispetto di limiti emissivi sempre più restrittivi, sui motori diesel destinati ai veicoli non-road è sempre più spesso necessaria una combinazione di due o più dispositivi e/o accorgimenti antinquinamento In order to comply with more and more restrictive emission limits, a combination of two or more anti-pollution devices and/or measures is increasingly required on diesel engines intended to be fitted for non-road vehicles DPF sensore pressione SCR Catalizzatore DEF (AdBlue) iniettore Filtro Diesel antiparticolato (DPF)
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