n. 5-6/2025 tions involving low-power-consumption equipment such as universal seeders, weeders, rakes, and fertilizer spreaders. A detailed analysis of equipment usage profiles allows one to identify the ideal engine speed and the actual (partial) load conditions under which the power train operates most of the time. In many cases, the actual power demand is between 30% and 60% of the maximum. Therefore, an engine designed to deliver high performance at full load may be less efficient when operating at reduced loads and intermediate speeds. If the tractor is oversized for its operating requirements, power waste is generated. This results in unnecessary and systematic energy dissipation with multiple negative consequences. First, fuel consumption increases because the engine operates far from its maximum efficiency point. The surplus power can also lead to increased pollutant emissions and greater wear and tear on after-treatment devices and, more in general terms, all moving parts. Economically speaking, oversizing results in higher purchase and operating costs and less rational management of the company fleet. For these reasons, it is important to take a sensible technical approach to selecting tractor power based on an analysis of the equipment's energy requirements and operating conditions. Selecting an engine calibrated to the torque, power, and specific consumption curves at partial loads allows to achieve an ideal compromise between performance, fuel consumption, and environmental sustainability. Lavinia Eleonora Galli sente pertanto di individuare il regime motore ideale e le effettive condizioni di carico (parzializzato) con le quali il propulsore lavora per la maggior parte del tempo. In molti casi, la richiesta di potenza reale si attesta su valori tra il 30 e il 60% della massima; quindi, un motore progettato per garantire alte prestazioni a pieno carico potrebbe risultare meno efficiente quando opera in condizioni di carico ridotto e a regimi intermedi. In presenza di un sovradimensionamento del trattore rispetto alle reali esigenze operative, si genera una condizione nota come spreco di potenza, che si traduce in una sistematica e inutile dissipazione di energia, con molteplici conseguenze negative. In primis, l’aumento del consumo di combustibile, poiché il motore lavora in una zona lontana dal suo punto di massima efficienza. L’improduttivo surplus di potenza può determinare anche un incremento delle emissioni di inquinanti, oltre ad una maggior usura (da impiego) dei dispositivi post-trattamento e, più in generale, di tutti gli organi in movimento. A livello economico, il sovradimensionamento si traduce in un costo di acquisto più oneroso, in costi di esercizio più elevati e in una gestione meno razionale della flotta aziendale. Per tutti questi motivi, è sempre più importante adottare un approccio tecnico razionale per la selezione della potenza del trattore, basato su un’analisi reale del fabbisogno energetico delle attrezzature e delle condizioni di impiego prevalenti. La scelta oculata del motore, calibrata sulle curve di coppia, potenza e consumo specifico a carichi parziali, permette di ottenere un compromesso ideale tra prestazioni, consumi e sostenibilità ambientale. Lavinia Eleonora Galli
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