Mondo Macchina Nr. 10 - Anno 2025

n. 10/2025 43 zando una parte del biogas ottenuto dalla digestione anaerobica. Si tratta quindi di un esempio concreto di economia circolare con ricadute positive sull’ambiente visto che evita il consumo di oltre 3.800 tonnellate di petrolio e la conseguente emissione in atmosfera di 11.500 Ton di CO2 di origine fossile. Firmati da ITABIA sono anche diversi momenti di approfondimento sui temi legati alle buone pratiche in ambito pugliese e nazionale nella vasta sfera della bioeconomia. Da segnalare, tra questi, un workshop dedicato alla valorizzazione dei sottoprodotti del settore primario come risorse dalle molteplici applicazioni, ampiamente disponibili in Puglia. Un focus particolare riguarderà la produzione del biochar, un materiale utilizzato sia come ammendante in agricoltura, sia come potenziale componente green nel ciclo produttivo dell’industria siderurgica. A tal fine verranno presentati gli obiettivi e i risultati di quattro progetti finanziati con risorse pubbliche: RuralBioUp, DeliSoil, BioCoDe e Icarus centrati sul carbonfarming e sull’Emission Trading System (ETS). L’iniziativa organizzata da ITABIA in collaborazione con ENEA, CINSA (Consorzio Interuniversitario per le Scienze Ambientali - Università di Parma) e STAR*Facility Centre (DAFNE - Università di Foggia) intende coinvolgere enti di ricerca, imprese e anche studenti del territorio pugliese per trasferire conoscenze e stabilire valide sinergie a favore dello sviluppo green della regione. Altro evento di rilievo è la presentazione di 7 brevi video girati tutti nell’ambito di progetti EU con i fondi della linea Horizon 2020 per divulgare buone pratiche nel comparto della bioeconomia circolare. I video presentano una serie di interviste rilasciate a ITABIA da imprenditori, agricoltori e ricercatori impegnati per promuovere lo sviluppo sostenibile in ambito rurale e per contrastare i cambiamenti climatici. Matteo Monni bic digestion. It is therefore a concrete example of a circular economy with positive impacts on the environment since it eliminates the consumption of over 3,800 tons of oil and the consequent emission into the atmosphere of 11,500 tons of CO2 of fossil origin. ITABIA has also organized several in-depth discussions on best practices in the broader bioeconomy arena in Apulia and nationwide. Of special note among these is a workshop dedicated to the development of primary sector by-products as resources with multiple applications widely available in Apulia. A particular focus will be on the production of biochar, a material used both as an agricultural soil improver and as a potential green component in the steel industry's production cycle. To this end, the objectives and results of four projects financed with public resources will be presented: RuralBioUp, DeliSoil, BioCoDe and Icarus centered on carbonfarming and the Emission Trading System (ETS). The initiative, organized by ITABIA in collaboration with ENEA, CINSA (Interuniversity Consortium for Environmental Sciences - University of Parma), and STAR*Facility Centre (DAFNE – University of Foggia), aims to involve research institutions, businesses, and even students from the Apulia region to share knowledge and establish effective synergies for the region's green development. Another notable event will be the presentation of seven short videos, all shot as part of EU projects funded by Horizon 2020, to publicize best practices in the circular bioeconomy sector. The videos present a series of interviews given to ITABIA by entrepreneurs, farmers and researchers committed to promoting sustainable development in rural areas and combating climate change. Matteo Monni AGRILEVANTE SPECIAL Un esempio di biochar Example of biochar

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