TECNICA 130 TECNICA da direttive nazionali e da decreti regionali), che stabilisce limiti all’uso agronomico degli effluenti, fissando vincoli temporali (ovvero periodi di divieto di distribuzione), territoriali (zone vulnerabili ai nitrati) e quantitativi (170–340 kg N/ha*anno). Queste normative hanno spinto gli allevatori a rendere più efficiente la gestione degli effluenti, in particolare nelle aree più sensibili dal punto di vista ambientale, adottando pratiche agronomiche sostenibili e un approccio integrato che trasformi gli effluenti da criticità a risorsa preziosa. Oltre alle norme, gli allevatori devono confrontarsi con altri vincoli pratici, ovvero: vincoli agronomici, che prevedono che la distribuzione debba coincidere con le fasi colturali in cui le piante assorbono più nutrienti; vincoli climatici, legati a piogge abbondanti o terreni bagnati che possono ridurre la finestra utile alle attività di distribuzione, aumentando il rischio di compattamento e di ruscellamento; vincoli logistici, riferiti alla valutazione dei costi di trasporto. Infatti, superata una certa distanza tra il luogo di stoccaggio e quello di distribuzione, il valore fertilizzante del refluo non è più competitivo rispetto al costo di un concime chimico; vincoli tecnici: per una distribuzione “virtuosa” servono uniformità in campo, conoscenza del contenuto in NPK, controllo della dose distribuita, riduzione delle emissioni odorigene e attenzione al compattamento dei suoli. Soprattutto su quest’ultimo aspetto giocano una partita importante le tecniche e le macchine per la distribuzione degli effluenti zootecnici. Le soluzioni disponibili variano in base alla natura dell’effluente da distribuire, distinguendo principalmente tra frazioni palabili (letami, pollina, digestati solidi) e non palabili (liquami e frazioni liquide di digestato). Macchine per la distribuzione degli effluenti palabili. I materiali palabili vengono distribuiti tramite spandiletame. Queste macchine possono essere equipaggiate con diversi sistemi di distribuzione, posizionati posteriormente (rotori verticali/orizzontali, dischi o catene) oppure lateralmente (dischi, rotori o boccaporti). La fase di distribuzione deve esphorus and heavy metals can compromise long-term fertility and alter the chemical balance of the soil. Moreover, excessive amounts can cause anoxia (especially in heavy soils), as well as groundwater pollution and eutrophication in watercourses, with severe effects on aquatic ecosystems and water quality for civil use. It is therefore not surprising that effluent management has long been regulated by a complex system of European, national, and regional regulations, starting with Directive 91/676/EEC (better known as the "Nitrates Directive," supplemented over the years by national directives and regional decrees), which sets limits on the agricultural use of effluents, establishing temporal (i.e., periods of prohibition of distribution), territorial (nitrates vulnerable zones), and quantitative (170–340 kg N/ha*year) constraints. These regulations have prompted farmers to make effluent management more efficient, particularly in the most environmentally sensitive areas, by adopting sustainable agricultural practices and an integrated approach that transforms effluents from a critical issue into a valuable resource. In addition to regulations, farmers face other practical constraints, namely: agronomic constraints, which require distribution to coincide with the crop stages when plants absorb the most nutrients; climatic constraints, linked to heavy rainfall or wet soil, which can reduce the window of opportunity for distribution, increasing the risk of compaction and runoff; logistical constraints, relating to the assessment of transport costs. In fact, once a certain distance between the storage and distribution sites is exceeded, the fertilizing value of the waste is no longer competitive with the cost of chemical fertilizer; technical constraints: for "virtuous" distribution, uniformity in the field, knowledge of the NPK content, control of the dose distributed, reduction of odorous emissions, and attention to soil compaction are required. Techniques and machinery for distributing livestock manure play an important role, especially in the latter aspect. Spandiliquame semovente a tre assi e con gomme a bassa pressione. Da notare, sull’ultimo pneumatico posteriore, il dispositivo di regolazione della pressione Self-propelled three-axle manure spreader with low-pressure tires. Note the pressure adjustment device on the rear tire
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