Mondo Macchina Nr. 11 - Anno 2025

REPORTAGE AGRILEVANTE by Editorial Staff As part of Agrilevante 2025's collateral initiatives, ITABIA (Italian Biomass Association), in collaboration with FederUnacoma, organized a technical visit for foreign visitors and journalists to the Bel Agri biomethane plant located in the province of Foggia. The initiative provided a first-hand look at a virtuous circular bioeconomy model applied to the agricultural sector, where waste becomes a resource and contributes to the fight against climate change. The facility, built in 2022, is a concrete example of how technological innovation can enhance the byproducts of the Apulian agri-food sector. Every year, approximately 70,000 tons of materials that would otherwise pose a disposal problem are processed: mainly residues from olive milling (the so-called "pomace"), poultry manure (chicken droppings), and vegetable waste such as tomatoes, artichokes, and fennel. The facility's strategic location in Apulia - Italy's leading olive oil producing region - allows it to source supplies from within a 40-kilometer radius, with shipment peaks of up to 60 per day during the olive harvest season, from October to January. What makes this system particularly innovative is its total energy self-sufficiency. All the electrical and thermal energy required for operation is in 44 Operatori economici e giornalisti esteri in visita presso l’azienda modello, situata in provincia di Foggia, che trasforma gli scarti agricoli in energia pulita, e che costituisce un esempio eccellente di economia circolare Agrilevante: il “fuori salone” presso l’azienda modello Bel Agri REPORTAGE AGRILEVANTE a cura della Redazione Nell'ambito delle iniziative collaterali di Agrilevante 2025, ITABIA (Italian Biomass Association) in collaborazione con FederUnacoma ha organizzato una visita tecnica per visitatori e giornalisti esteri presso l'impianto di biometano Bel Agri, situato in provincia di Foggia. L'iniziativa ha permesso di conoscere da vicino un modello virtuoso di bioeconomia circolare applicato al settore agricolo, dove gli scarti diventano risorse e contribuiscono alla lotta ai cambiamenti climatici. L'impianto, realizzato nel 2022, rappresenta un esempio concreto di come l'innovazione tecnologica possa valorizzare i sottoprodotti del settore agroalimentare pugliese. Ogni anno vengono trattate circa 70.000 tonnellate di materiali che altrimenti rappresenterebbero un problema di smaltimento: principalmente residui della molitura delle olive (la cosiddetta "sansa"), deiezioni avicole (pollina) e scarti di ortaggi come pomodoro, carciofo e finocchio. La posizione strategica in Puglia – prima regione italiana per produzione di olio d'oliva – consente all'impianto di approvvigionarsi in un raggio di 40 chilometri, con punte di 60 trasporti giornalieri durante il pe-

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