Mondo Macchina Nr. 11 - Anno 2025

n. 11/2025 51 AGRITECHNICA SPECIAL by Valentino Federici To improve operational efficiency, forage quality and versatility of use, Bellon is launchig its new Lambe mower, designed for farms that need to manage large areas. The Lambe's has a reinforced frame and is equipped with self-lubricating bushings capable of reducing vibrations and regular maintenance. This allows for longer work cycles, lower operating costs and a longer overall machine life. Lambe comes in two versions: with discs, designed for fast and uniform cuts with a wide swath, and with drums, designed to better handle forage of different heights and densities. In both configurations, the operating width, which reaches up to 7.8 meters, allows for fewer passes in the field, saving fuel and optimizing mowing times. Another distinguishing feature is the hydraulic system, which integrates three nitrogen accumulators dedicated to key functions: flotation, which allows the machine to follow the unevenness of the terrain; lifting for transport, which facilitates safe movement; and the safety release, which protects the unit in the event of accidental impacts. The equipment is rounded out by a conditioner, essential for preserving the nutritional value of the forage and accelerating its drying. Bellon's range of mower conditioners also includes the new trailed models with central drawbar, designed to improve the performance of trailed models with lateral drawbar, capable of offering greater cutting freedom, especially on large plots without space constraints. The proven cutting system comes in two configurations: with 3-meter drums and with 3.20 meter discs. The TRT300 CEN and TRD8000 CEN models are expansions to the Bellon mower conditioner family, adding a complementary, more versatile solution to the side-mounted range, oriented towards markets where the size of the plots permits the utmost usage of the machines' operating capacity. Bellon “thinks big” with the Lambe mower Bellon “pensa in grande” con la falciatrice Lambe di Valentino Federici Per migliorare efficienza operativa, qualità del foraggio e versatilità d’impiego Bellon lancia la nuova falciatrice Lambe, progettata per le aziende agricole che devono gestire grandi superfici. La struttura della Lambe è realizzata con un telaio rinforzato, equipaggiato con boccole autolubrificanti in grado di ridurre vibrazioni e manutenzione ordinaria. Questo consente cicli di lavoro più lunghi, costi operativi inferiori e una maggiore durata complessiva della macchina. Lambe viene proposta in due versioni: a dischi, destinata a tagli veloci e uniformi con andana larga, e a tamburi, pensata per gestire al meglio foraggi di altezza e densità diverse. In entrambe le configurazioni la larghezza operativa, che arriva fino a 7,8 metri, consente di ridurre i passaggi in campo, risparmiare carburante e ottimizzare i tempi di sfalcio. Un altro elemento caratterizzante è il sistema idraulico, che integra tre accumulatori di azoto dedicati a funzioni fondamentali: il galleggiamento, che permette alla macchina di seguire le irregolarità del terreno; il sollevamento per il trasporto, che agevola gli spostamenti in sicurezza; e lo sgancio di sicurezza, che protegge la struttura in caso di urti accidentali. La dotazione è completata dal condizionatore, indispensabile per preservare il valore nutritivo del foraggio ed accelerarne l’essiccazione. Sulla gamma di falciacondizionatrici, Bellon introduce anche i nuovi modelli trainati con timone centrale, progettati per migliorare le prestazioni dei modelli trainati con timone laterale e capaci di offrire una maggiore libertà di taglio, soprattutto in appezzamenti ampi e senza vincoli di spazio. Il sistema di taglio è quello collaudato, con due configurazioni: a tamburi da 3 metri e a dischi da 3,20 metri. I modelli TRT300 CEN e TRD8000 CEN ampliano così la famiglia delle falciacondizionatrici Bellon, affiancando alla gamma con timone laterale una soluzione complementare, più versatile e orientata a mercati dove la dimensione degli appezzamenti consente di sfruttare al massimo la capacità operativa delle macchine.

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