Mondo Macchina Nr. 11 - Anno 2025

n. 11/2025 CLOSE-UP eve of Agrilevante - indicates an overall decline in Italian exports of agricultural machinery and equipment of 10.4% in the first half of the year. The decline in the US market was extremely sharp, where Made in Italy technologies were affected by the tariffs and lost 42.4% of their exports in the first half of the year (going from EUR 480 to 276 million). "The current American administration's policies," said FederUnacoma President Mariateresa Maschio, "are severely detrimental to our sector, which last year counted the United States as its primary export market (accounting for 14% of our total exports), with demand primarily focused on tractors, construction machinery, and specialized crop equipment, as well as irrigation and haymaking equipment". "The new commercial structures," added the President of the Italian manufacturers, "are encouraging our companies to seek outlets in those countries experiencing a developing agricultural economy and therefore encountering growing demand for machinery, such as those in Southeast Asia (Indonesia, Thailand, Vietnam, and the Philippines) and those in the Mediterranean region, to which the Agrilevante event is specifically dedicated". The Italian agricultural machinery industry positions itself as a strategic partner for the Mediterranean countries, which, even in a difficult phase for global agricultural 5 mercio estero – diffusi a Bari da FederUnacoma, alla vigilia di Agrilevante – indicano nella prima metà dell’anno una flessione complessiva dell’export italiano di macchine e attrezzature agricole pari al 10,4%. Molto accentuato il calo sul mercato USA, dove le tecnologie made in Italy scontano l’effetto dazi e perdono nel semestre il 42,4% delle proprie esportazioni (da 480 a 276 milioni di euro). «La politica dell’attuale amministrazione americana – ha detto la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio – è molto penalizzante per il nostro settore, che lo scorso anno aveva negli Stati Uniti il primo mercato di esportazione (14% del totale delle nostre esportazioni), con una domanda prevalentemente centrata su trattrici, macchine operatrici e attrezzature per le colture specializzate, oltre che su mezzi per l’irrigazione e la fienagione». «I nuovi assetti commerciali – ha aggiunto la presidente dei costruttori italiani – inducono le nostre imprese a cercare sbocchi in quei Paesi che registrano uno sviluppo dell’economia agricola e che hanno dunque una crescente domanda di macchinario, vedi quelli del Sud Est asiatico (Indonesia, Thailandia, Vietnam, Filippine) e quelli dell’area mediterranea ai quali è specificamente dedicato l’evento di Agrilevante». L’industria italiana delle macchine agricole si pone come partner strategico per i Paesi del bacino del Mediterraneo, che anche in una fase non positiva per la meccanizzazione agricola a livello globale, mostra una migliore tenuta: a fronte del calo del 10,4% delle esportazioni italiane complessive, l’area mediterranea segna una flessione molto più contenuta (- 3%), mantenendo l’Italia quote di mercato molto significative in tutta la regione. Attualmente l’Italia è il principale fornitore di tecnologie agromeccaniche per Albania, Grecia, TurIn the first six months of the year, exports of Italian agricultural machinery to the United States decreased by 42.4%. The unfavorable economic situation has led to an overall decline in Italian exports of 10.4%. The Mediterranean market, where Italian industry plays a leading role, is holding steady, while the African market assumes strategic importance Agricultural machinery: as exports to the US plummet, eyes are on new markets

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