PRIMO PIANO 6 PRIMO PIANO chia, Israele e Tunisia, e il secondo per Francia, Slovenia, Bulgaria, Giordania, Libano, Algeria, Libia e Marocco. L’Italia è altresì al terzo posto nelle forniture in Spagna, Ungheria, Croazia e Serbia. Tra il 2021 e il 2024 il valore dell’export italiano nell’area mediterranea è cresciuto del 15%, passando da 1,93 a 2,21 miliardi di euro, e arrivando a rappresentare il 36,2% del valore totale delle esportazioni di settore. Se l’area mediterranea appare complessivamente promettente, ancora più interessante si prospetta quella del Nordafrica e dell’Africa subsahariana, regioni che hanno enormi potenzialità e che dovrebbero esprimere negli anni prossimi una crescente domanda di tecnologie. Il continente africano sta conoscendo infatti uno sviluppo demografico imponente (nel 2050 conterà circa 2,5 miliardi di abitanti) e già oggi non è in grado di garantire la sicurezza alimentare per la popolazione (l’Africa ha importato in questi anni cibo per circa 35 miliardi di dollari l’anno, ma si prevede che a fine 2025 il valore delle importazioni balzerà a 110 miliardi. «Nel prossimo futuro la domanda di alimenti crescerà anche in termini qualitativi, per il progressivo affermarsi di una classe media con stili di consumo più avanzati e con una maggiore capacità di spesa – ha detto infine Mariateresa Maschio – e alla meccanizzazione si chiede non soltanto di incrementare la produttività, di preservare le risorse naturali, di ottimizzare i consumi idrici, ma anche di razionalizzare l’intera filiera che comprende il trasporto, la conservazione e la prima trasformazione dei prodotti». mechanization, are showing great resilience: despite a 10.4% decline in overall Italian exports, the Mediterranean region saw a much more limited decline (-3%), while Italy maintained significant market shares throughout the region. Italy is currently the main supplier of agricultural machinery to Albania, Greece, Turkey, Israel, and Tunisia, and the second largest to France, Slovenia, Bulgaria, Jordan, Lebanon, Algeria, Libya, and Morocco. Italy also ranks third in supplies to Spain, Hungary, Croatia, and Serbia. Between 2021 and 2024, the value of Italian exports to the Mediterranean region grew by 15%, from EUR 1.93 to 2.21 billion, accounting for 36.2% of the total value of exports in the sector. While the Mediterranean region appears promising overall, North Africa and subSaharan Africa appear even more promising. These regions have enormous potential and are expected to experience growing demand for technology in the coming years. The African continent is in fact experiencing impressive demographic growth (in 2050 it will have approximately 2.5 billion inhabitants) and is already unable to ensure food security for its population (Africa has imported food worth approximately USD 35 billion a year in recent years, but the value of imports is expected to jump to 110 billion by the end of 2025. "In the near future, demand for food will also grow in qualitative terms, due to the progressive emergence of a middle class with more advanced consumption styles and greater spending power," Mariateresa Maschio concluded. "And mechanization is required not only to increase productivity, preserve natural resources, and optimize water consumption, but also to streamline the entire supply chain, including transport, preservation, and initial processing of products.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=