Mondo Macchina Nr. 11 - Supplemento componentistica - Anno 2025

Edito da FederUnacoma Surl - v. Venafro, 5 - 00159 Roma - Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma - taxe percue - tassa riscossa, Roma Italia Mondo Macchina / Machinery World Components MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L'AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO A MONTHLY PUBLICATION ON MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT supplemento Mondo Macchina / Machinery World novembre 2025 • n. 11 Special Agritechnica Tecnologie robotiche Robotic technologies

SUPPLEMENTO DEL PERIODICO MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L’AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO SUPPLEMENT OF A MONTHLY PUBLICATION OF MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT Novembre/November 2025 iscriz. al Tribunale di Roma n. 306/92 del 14.5.92 sped.A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma taxe perçue-tassa riscossa Roma - Italia Editore Direzione Amministrazione/ Publication Management Administration FederUnacoma surl - Via Venafro, 5 - 00159 Roma Tel. 0643298.1 - Fax 064076370 mondomacchina@federunacoma.it www.mondomacchina.it Direttore Responsabile/Editor in Chief: Girolamo Rossi Caporedattore/Managing Editor: Giovanni M. Losavio Segretario di redazione/Editorial Secretary: Emanuele Bredice Comitato di redazione/Editorial Committee: Patrizia Conti, Davide Gnesini, Patrizia Menicucci, Fabio Ricci, Federica Tugnoli Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this number: E. Bredice, R. Bonora, V. Federici, L.E. Galli, G.M. Losavio, O. Repetti Traduzioni a cura di/Translation by: Akróasis S.I.T. Srl, L. Mutarelli Fotografie/Photography: Autori vari, Archivi FederUnacoma, Istock, Ottavio Repetti Grafica e impaginazione/Graphic layout: Simonetta Tranquilli Stampa/Printing: Industria Grafica Umbra s.r.l. Via Umbria, 148 - 06059 Todi (PG) +39 075898041 info@industriagraficaumbra.it Pubblicità/Exclusive Advertising Rights: Concessionaria in esclusiva PROMOSYSTEM s.r.l. - V. P. A. Orlandi, 11/1 40139 Bologna Tel. 0516014411 - Fax 0516014059 info@promosystemsrl.com Bollettino Tecnico mensile della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura (FederUnacoma) Technical Bulletin of National Union (Federation) of Agricultural Machinery Manufacturers (FederUnacoma) Abbonamento annuale/Annual subscription: Italia UE/Italy and EU30,00 euro Estero/Elsewhere 40,00 euro ISSN 1125-422X PRIMO PIANO CLOSE-UP 4Tecnologie robotiche per la raccolta nel frutteto Robotic technologies for orchard harvesting Lavinia Eleonora Galli SPECIAL AGRITECHNICA 2025 12Sospensioni ADR: stabili e resistenti ADR suspensions: strong and reliable Roberto Bonora 16AMA, componenti innovativi per la cabina di guida AMA, innovative components for the driver’s cab Valentino Federici 20La versatilità del sistema HPC prodotto da Actia The versatility of the HPC system produced by Actia Giovanni M. Losavio 22I dispositivi intelligenti firmati ARAG Smart devices from ARAG Emanuele Bredice 24AvMap, una centralina per la compatibilità ISOBUS AvMap, an ISOBUS-compatible control unit Emanuele Bredice 26Stabilità e capacità e resistenza per lo pneumatico Agrimax Proharvest Stability and durability for the Agrimax Proharvest tire Redazione Editorial Staff 27VLN, il kit-IA Ready firmato Cobo VLN, the AI-Ready kit from Cobo Valentino Federici 28Campus, sistema diagnostico per le pompe Comet Campus, diagnostic system for Comet pumps Valentino Federici 32VEDO, il rediocomando ELCA facile da usare VEDO, ELCA's easy-to-use remote control Redazione Editorial Staff 33Emiliana Serbatoi amplia la gamma Emiliana Serbatoi expands its range Redazione Editorial Staff 34Le soluzioni all’avanguardia di Eurocardan e BRM Gearboxes The cutting-edge solutions of Eurocardan and BRM Gearboxes Valentino Federici 36Hydreco, componenti innovativi per le macchine agricole Hydreco, innovative components for agricultural machinery Valentino Federici 38Irrorazione, le soluzioni Lechler per trattamenti “on demand” Spraying: Lechler solutions for ‘on-demand’ treatments Roberto Bonora 42MC Elettronica per l'agricoltura di precisione MC Elettronica for precision agriculture Valentino Federici 44Nuzzo Fortunato: l'innovativo tubo no-skive Nuzzo Fortunato: the innovative no-skive hose Roberto Bonora 45PRE-SENSE ONE, il sensore capacitativo della Salvarani PRE-SENSE ONE, the capacitive sensor by Salvarani Redazione Editorial Staff 46Prestazioni ed efficienza, le novità Trelleborg Tires Performance and efficiency, the latest from Trelleborg Tires Emanuele Bredice 48Sensori, IA e DSS: le soluzioni firmate xFarm Technologies Sensors, AI, and DSS: solutions from xFarm Technologies Giovanni M. Losavio TECNICA TECHNOLOGY 50Acciai speciali per la componentistica di settore Special steels for sector components Ottavio Repetti 58Anche la batteria diventa hi-tech Even batteries are becoming hi-tech Ottavio Repetti SOMMARIOSummary SOMMARIO 2 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

4 PRIMO PIANO Tecnologie robotiche per la raccolta nel frutteto PRIMO PIANO

n. 11/2025 5 CLOSE-UP di Lavinia Eleonora Galli - DISAA Università di Milano Negli ultimi decenni la raccolta nei frutteti ha subito una trasformazione radicale: dalla raccolta meccanizzata, concepita per agevolare il lavoro manuale, si sta passando progressivamente a sistemi robotizzati in grado di sostituire in parte (e in qualche caso in toto) l’operatore umano. In molti casi, la raccolta meccanica tradizionale si avvale di attrezzature che scuotono i tronchi o le branche principali per provocare il distacco frutti, con oscillazioni ripetitive e poco selettive. Si è trattato di un approccio che ha indubbiamente migliorato la velocità e diminuito i costi di raccolta, ma che tuttora presenta alcune criticità, come ad esempio il rischio di danneggiamento dei frutti e l’inevitabilità di una raccolta non scalare, che mal si adatta a specie pregiate o delicate, specialmente se destinate al consumo fresco. Al contrario, i robot da raccolta non agiscono per scuotimento o movimenti poco controllati, ma utilizzano videocamere, sensori e algoritmi di intelligenza artificiale per individuare i singoli frutti, valutarne il grado di maturazione e, nel caso, coglierli con la massima delicatezza. Prelievo e deposizione diRobotic technologies for orchard harvesting I sistemi di raccolta robotizzata possono garantire un’operatività continua e ridurre la dipendenza dalla manodopera, non sempre disponibile. Al contempo, queste tecnologie migliorano la sicurezza degli operatori, evitando o comunque limitando l’esposizione ai rischi Robotic harvesting systems can ensure continuous operation and reduce dependence on labor, which is not always available. At the same time, these technologies enhance operator safety by avoiding or limiting exposure to risks by Lavinia Eleonora Galli - DISAA University of Milan In recent decades, harvesting in orchards has undergone a radical transformation: the shift from mechanized harvesting, designed to facilitate manual labor, to robotic systems capable of partially (and in some cases fully) replacing the human operator. In many cases, traditional mechanical harvesting relies on equipment that shakes trunks or main branches to detach fruit, using repetitive and nonselective oscillations. This approach has undoubtedly improved speed and reduced harvesting costs, but it still presents some critical issues, such as the risk of damaging the fruit and the inevitability of non-scaled harvesting, which poorly suits delicate or high-value species, especially those intended for fresh consumption. In contrast, harvesting robots do not operate through shaking or uncontrolled movements; they utilize cameras, sensors, and artificial intelligence algorithms to locate indi-

PRIMO PIANO 6 PRIMO PIANO La raccolta robotizzata dei frutti si avvale di una combinazione di sensori che consentono al robot di individuare, esaminare e prelevare i frutti in modo estremamente selettivo, minimizzando danni e scarti. Il sistema centrale è costituito dai sensori di visione: videocamere 2D RGB permettono di identificare i frutti maturi in base a colore e forma, mentre altre videocamere, ma 3D o “di profondità”, calcolano la posizione esatta del frutto nello spazio, misurando distanza e orientamento rispetto al braccio robotico. In alcune applicazioni avanzate vengono impiegati sensori multispettrali o iperspettrali, in grado di valutare ulteriori caratteristiche, come ad esempio grado di maturazione, zuccheri o difetti non visibili a occhio nudo. I sensori tattili e di forza sono altrettanto importanti: pinze o ventose dotate di sensori di pressione regolano la forza di presa per staccare delicatamente frutti dalla struttura fragile, come fragole o frutti esotici, senza danneggiarli, mentre sensori di contatto o di tipo “micro-force” (ossia per misurare forze di piccola entità) verificano che il frutto sia correttamente afferrato. Sensori di posizione, encoder e giroscopi nei bracci robotici garantiscono un movimento preciso del braccio lungo traiettorie calcolate, evitando collisioni con rami o foglie, supportati da sensori di prossimità per la rilevazione degli ostacoli. In aggiunta, sensori ambientali come LIDAR o ToF (Time-of-Flight, ovvero che misurano il tempo di percorrenza di un impulso di luce inviato, dopo che è stato riflesso dal bersaglio) permettono di creare una mappa tridimensionale del frutteto, utile in coltivazioni dense o con piante irregolari, mentre sensori ottici compensano le variazioni di illuminazione ambientale che potrebbero interferire con il corretto riconoscimento dei frutti. I sensori per la raccolta robotizzata Robotic fruit harvesting relies on a combination of sensors that enable the robot to detect, examine, and collect fruits extremely selectively, minimizing damage and waste. The central system consists of vision sensors: 2D RGB cameras allow for the identification of ripe fruits based on color and shape, while other cameras, either 3D or "depth," measure the exact position of the fruit in space, assessing distance and orientation relative to the robotic arm. In some advanced applications, multispectral or hyperspectral sensors are used to evaluate additional characteristics, such as ripeness, sugar content, or defects not visible to the naked eye. Tactile and force sensors are equally important: suction cups or grips equipped with pressure sensors regulate the grip strength to gently detach fragile fruits from their structures, like strawberries or exotic fruits, without damaging them, while contact sensors or "micro-force" sensors (for measuring small forces) ensure that the fruit is correctly grasped. Position sensors, encoders, and gyroscopes in robotic arms ensure precise movement along calculated trajectories, avoiding collisions with branches or leaves, while proximity sensors provide obstacle detection support. Additionally, environmental sensors such as LIDAR or ToF (Timeof-Flight, which measure the time it takes for a light pulse to travel to a target and back after being reflected) allow for the creation of a three-dimensional map of the orchard. This is particularly useful in dense cultivations or with irregularly shaped plants. Meanwhile, optical sensors compensate for variations in ambient lighting that could interfere with accurate fruit recognition. Sensors for robotic harvesting ventano operazioni effettuate con elevata precisione, che minimizzano i danni al prodotto. Pur essendo potenzialmente più lenti della raccolta meccanica, i robot possono operare di giorno e di notte, ottimizzando i tempi e riducendo la dipendenza dalla manodopera, non sempre disponibile. Tra le principali sfide da vincere ci sono i costi elevati, sia per l’acquisto dei macchinari che per l’adattamento del frutteto (distanze interfilare, tecniche di potatura, forme di allevamento), e la complessità tecnica necessaria a garantire il corretto funzionamento dei sistemi di visione artificiale in condizioni fortemente variabili di luce e di grado di maturazione dei frutti. I vantaggi della raccolta robotizzata. Oltre ad un’operatività idealmente no-stop, ovvero ventiquattro ore al giorno, la raccolta robotizzata riduce il peso della variabile relativa al lavoro umano. La selettività dei robot permette di raccogliere frutti maturi singolarmente, riducendo scarti e preservando la qualità, aspetto cruciale per colture destinate al mercato fresco come mele, pere, pesche o agrumi. Per il distacco dei frutti dall’albero, i robot possono eseguire delle torsioni, operazione adatta alle mele e ad altri frutti per agevolare la rimozione, oppure possono ricorrere al taglio meccanico, più efficace per gli agrumi, che hanno un picciolo resistente. Per sfruttare appieno questi benefici, il frutteto deve però essere adeguatamente progettato (o adattato) per l’automazione: filari regolari, chiome opportunamente gestite e forme di allevamento compatibili con i bracci robotici migliorano visibilità e accessibilità dei frutti. È inoltre necessario considerare l’investimento economico e pianificare la logistica per garantire un flusso di raccolta continuo e ordinato. vidual fruits, assess their ripeness, and, if necessary, gently pick them. Picking and depositing become operations executed with high precision, minimizing damage to the product. Although potentially slower than mechanical harvesting, robots can operate day and night, optimizing time and reducing reliance on labor, which is not always available. The main challenges to overcome include high costs, both for purchasing equipment and adapting the orchard (inter-row distances, pruning techniques, and training forms), as well as the technical complexity required to ensure the proper functioning of vision systems under highly variable light conditions and fruit ripeness levels. The advantages of robotic harvesting. In addition to ideal non-stop operation, which is twenty-four hours a day, robotic harvesting reduces the impact of human labor variables. The selectivity of robots enables the collection of ripe fruits individually, reducing waste and preserving quality —a crucial aspect for crops intended for the fresh market, such as apples, pears, peaches, or citrus fruits. For detaching fruit from trees, robots can perform twisting actions, suitable for apples and other easily removable fruits, or employ mechanical cutting, which is more effective for citrus fruits with a resilient stem. However, to fully exploit these benefits, the orchard must be designed (or adapted) for automation: regular rows, appropriately managed canopies, and training forms compatible with robotic arms enhance visibility and accessibility of the fruits. Moreover, it is essential to consider the economic investment and plan logistics to ensure a continuous and orderly harvesting flow.

n. 11/2025 7 CLOSE-UP Robotic harvesting in apple orchards. Robotic apple harvesting represents one of the most advanced fields of applied research in fruit growing. The technological core of these systems consists of artificial vision sensors, which allow for the identification of fruits and assessment of their maturation stage. 2D and 3D cameras, often integrated with multispectral sensors, must ensure reliable recognition even in the presence of fruits partially covered by leaves and branches and/or under variable lighting conditions. To mitigate these challenges, orchards are increasingly cultivated in narrow-wall configurations, which enhances uniform fruit exposure and facilitates machine access. Once the fruit is located, the robotic arm intervenes using gripping systems developed to preserve its integrity. Currently, the most common solutions are vacuum suction cups (which detach the individual fruit by creating a depression, then convey it through a collection tube) and soft silicone grips, designed to adapt to the object's surface without applying excessive pressure. The balance between force and precision is crucial to maintain high-quality standards, as the fresh market does not tolerate bruises or injuries. Despite the advancements achieved, the execution speed remains a significant limitation: a human operator is generally quicker at picking and depositing the fruit. However, robotic systems offer a decisive advantage: the ability to operate continuously, even during nighttime, thus increasRaccolta robotizzata nel meleto. La raccolta robotizzata delle mele rappresenta uno dei campi più avanzati della ricerca applicata in frutticoltura. Il cuore tecnologico di questi sistemi è costituito dai sensori di visione artificiale, che consentono di individuare i frutti e valutarne lo stadio di maturazione. Le videocamere 2D e 3D, spesso integrate con sensori multispettrali, devono garantire un riconoscimento affidabile anche in presenza di frutti parzialmente coperti da foglie e rami e/o in condizioni di illuminazione variabili. Per ridurre tali criticità, gli impianti vengono sempre più spesso allevati a parete stretta, una configurazione che favorisce un’esposizione uniforme dei frutti e agevola l’intervento delle macchine. Una volta localizzato il frutto, il braccio robotico interviene mediante sistemi di presa sviluppati per preservarne l’integrità. Le soluzioni attualmente più diffuse sono le ventose ad aspirazione (che staccano il singolo frutto creando una depressione, convogliandolo poi in un tubo di raccolta), e le pinze morbide in silicone, progettate per adattarsi alla superficie dell’oggetto senza esercitare pressioni eccessive. L’equilibrio tra forza e precisione è cruciale per mantenere standard qualitativi elevati, in quanto il mercato del fresco non tollera ammaccature o lesioni. Nonostante i progressi raggiunti, la velocità di esecuzione rappresenta ancora la principale limitazione: un operatore umano risulta generalmente più rapido nel prelievo e nella deposizione del frutto. Tuttavia, i sistemi robotizzati offrono un vantaggio determinante: la possibilità di operare in modo continuativo, anche nelle ore notturne, aumentando così l’efficienza Un carro raccolta frutta per la raccolta meccanizzata agevolata (sotto), e un robot per la raccolta delle mele (sopra) A fruit-harvesting cart for facilitated mechanical harvesting (below), and a robot for apple picking (above) In alto: un robot in fase di prelevamento di una mela con ventosa e per torsione; in basso: un’altra soluzione robotizzata, con sistema di convogliamento dei frutti per lo stoccaggio temporaneo Above: a robot in the process of picking an apple with suction and twisting; below: another robotic solution, with a fruit conveyor system for temporary storage

PRIMO PIANO 8 PRIMO PIANO complessiva della raccolta. Raccolta robotizzata nell’agrumeto. La raccolta robotizzata degli agrumi si fonda su sistemi analoghi a quelli impiegati nei meleti, logicamente adattati alle specificità della coltura. La maggiore irregolarità delle chiome, la presenza di rami spinosi e la distribuzione disomogenea dei frutti rendono necessari bracci con ampia escursione e sistemi di presa dotati di sensori di pressione, capaci di limitare i danni durante il distacco. La movimentazione post-raccolta avviene mediante tubi o contenitori ammortizzati, opportunamente dimensionati per le caratteristiche degli agrumi. Rispetto al meleto, l’automazione negli agrumeti incontra difficoltà superiori, soprattutto per il riconoscimento dei frutti e l’agevole accesso a quelli più interni alla chioma. Per questo la progettazione dell’impianto assume un ruolo determinante: filari regolari, potature mirate e chiome più aperte migliorano la visibilità dei frutti e l’efficienza dei robot. I principali vantaggi includono la riduzione della manodopera stagionale, la raccolta selettiva dei frutti maturi e la preservazione della qualità, con minori danni rispetto ai metodi meccanici convenzionali. Rimangono tuttavia criticità rilevanti: la velocità operativa, ancora inferiore a quella della manodopera tradizionale, e l’elevato investimento iniziale, che richiedono pianificazione logistica e adeguamenti colturali per garantire prestazioni ottimali. Raccolta robotizzata dei piccoli frutti. Nonostante le fragole presentino una delicatezza e un sistema di allevamento non comparabile con altre colture di frutti di largo consumo, le tipologie di robot impiegate per la raccolta mostrano diverse similitudini tecnologiche, in particolare nell’uso della visione artificiale e nei principi di presa adattiva. La sfida principale non riguarda soltanto la velocità di esecuzione, ma anche la capacità di operare su frutti di piccole dimensioni, poco visibili tra la vegetazione e particolarmente delicati. In questo contesto, la progettazione dell’impianto diventa determinante: file regolari, coltivazione su rialzo o in tunnel e sistemi di allevamento che favoriscono chiome ordinate e ben esposte migliorano sensibilmente visibilità e accessibilità. L’automazione consente raccolte più frequenti e selettive, riducendo la dipendenza dalla manodopera e garantendo maggiore uniformità qualitativa, ma restano i limiti inerenti i costi di investimento e una velocità ing overall harvesting efficiency. Robotic harvesting in citrus orchards. The robotic harvesting of citrus fruits is based on systems similar to those used in apple orchards, which have been logically adapted to the specific characteristics of the crop. The greater irregularity of canopies, the presence of thorny branches, and the uneven distribution of fruit necessitate arms with a wide range of motion and gripping systems equipped with pressure sensors capable of minimizing damage during detachment. Post-harvest movement occurs through tubes or cushioned containers, sized appropriately to accommodate the characteristics of citrus. Compared to apple orchards, automation in citrus orchards faces greater challenges, especially in fruit recognition and accessing those located deeper within the canopy. Therefore, the design of the orchard plays a critical role: regular rows, targeted pruning, and more open canopies improve visibility of the fruits and robot efficiency. The main advantages include reduced seasonal labor, selective collection of ripe fruits, and preservation of quality, resulting in less damage compared to traditional mechanical methods. However, significant challenges remain: operational speed, which is still lower than that of traditional labor, and high initial investment, necessitating logistical planning and cultural adjustments to ensure optimal performance. Robotic harvesting of berries. Although strawberries exhibit a delicateness and a growing system not comparable to other widely consumed fruit crops, the types of robots employed for harvesting show several technological similarities, particularly in the use of artificial vision and adaptive gripping principles. The main challenge is not only the speed of operation but also the ability to work on small, delicate fruits that are not easily visible among vegetation. In this context, the design of the installation becomes crucial: regular rows, elevated or tunnel cultivation, and growing systems that promote orderly and well-exposed canopies significantly enhance visibility and accessibility. Automation enables more frequent and selective harvests, reducing dependence on labor and ensuring greater quality uniformity; however, the inherent limitations regarding investment costs and slower speed compared to manual operators persist. Attualmente non esistono sul mercato macchinari specifici per la raccolta della frutta esotica, sebbene diversi studi stiano puntando allo sviluppo di soluzioni in questa direzione. Presso l’australiana CQ University è in fase di sperimentazione una macchina che si avvale di sensori ottici e a infrarossi per identificare i frutti di mango e determinarne il momento ottimale di raccolta in base al grado di maturazione. Un robusto telaio supporta una serie di bracci meccanici telescopici, che prelevano i frutti e li depositano in tramogge a bordo della macchina. Ogni singolo braccio afferra delicatamente il frutto e lo ruota di oltre 90° fino alla recisione del picciolo, minimizzando in tal modo il rischio di danneggiamento. L’adozione di questo sistema riduce significativamente la necessità di manodopera, alleggerendo gli operatori da un’attività ripetitiva e potenzialmente rischiosa, poiché la linfa del mango è molto acida e può provocare irritazioni o allergie. L’evoluzione sulla frutta esotica Currently, there are no specific machines on the market for harvesting exotic fruits, although several studies are focusing on developing solutions in this direction. At Australia's CQ University, a machine is being tested that utilizes optical and infrared sensors to identify mango fruits and determine the optimal time for harvesting based on their ripeness. A sturdy frame supports a series of telescopic mechanical arms that pick the fruits and deposit them into hoppers on the machine. Each individual arm gently grasps the fruit and rotates it over 90° until it cuts the stem, thus minimizing the risk of damage. The adoption of this system significantly reduces the need for labor, alleviating operators from repetitive and potentially hazardous tasks, as mango sap is highly acidic and can cause irritation or allergies. The Evolution in Exotic Fruit Harvesting

n. 11/2025 9 CLOSE-UP ancora inferiore rispetto agli operatori manuali. La raccolta robotizzata delle fragole si basa su sistemi di visione artificiale 2D e 3D integrati con algoritmi di intelligenza artificiale indispensabili per individuare i frutti maturi tra piante fitte e ravvicinate. La fragilità del prodotto richiede l’uso di sistemi di presa molto delicati, come pinze morbide, ventose di piccolo diametro o aspirazione controllata, in grado di The robotic harvesting of strawberries relies on 2D and 3D artificial vision systems integrated with artificial intelligence algorithms, which are essential for identifying ripe fruits among dense plantations. The product's fragility requires the use of very gentle gripping systems, such as soft grips, small-diameter suction cups, or controlled suction, which can detach the fruit withTre bracci robotici, con diverse soluzioni di prelievo delle arance (pinza o ventosa) Three robotic arms, showcasing different methods of picking oranges (grip or suction)

PRIMO PIANO 10 PRIMO PIANO Il prelievo robotizzato delle fragole avviene mediante pinze, opportunamente dimensionate, che recidono e prelevano i frutti individualmente Robotic picking of strawberries occurs through appropriately sized grips that cut and collect the fruits individually staccare il frutto senza comprometterne l’integrità. I robot operano su file basse, spesso in prossimità del suolo, e trasferiscono le fragole in nastri o contenitori ammortizzati per limitare urti e compressioni durante la movimentazione. Lavinia Eleonora Galli out compromising its integrity. Robots operate on low rows, often close to the ground, and transfer the strawberries into belts or cushioned containers to limit bumps and compressions during movement. Lavinia Eleonora Galli

SPECIALE AGRITECHNICA by Roberto Bonora ADR's portfolio now includes two new suspensions. To meet the needs of those who require trailers and transport vehicles that are stable and resistant even under heavy loads and in difficult conditions, the company from Uboldo (Varese) has developed Hydro Advanced, a highperformance hydraulic suspension. ADR lists the various advantages that this new proposal includes: Agile in overcoming obstacles thanks to automatic compensation and wide vertical travel, greater ride comfort, with reduced vibrations and less wear on components, adaptability to different ap12 Sospensioni ADR: stabili e resistenti SPECIALE AGRITECHNICA di Roberto Bonora Due nuove sospensioni fanno capolino nel carniere di ADR. Per rispondere a chi chiede rimorchi e macchine da trasporto stabili e resistenti anche sotto carichi pesanti e in condizioni difficili la casa di Uboldo (Varese) ha sviluppato Hydro Advanced, una sospensione idraulica ad alte prestazioni. ADR elenca i diversi vantaggi che racchiude questa nuova proposta: agile superamento degli ostacoli grazie all’ampia escursione verticale; maggiore comfort di guida, con vibrazioni ridotte e minore usura delle componenti; adattabilità a diverse applicazioni con con-

n. 11/2025 13 plications with customizable configurations. And there is more. High load capacity - up to 15,000 kg per axle - robustness and durability, with cylinders and components designed to withstand heavy stress and wheel alignment facilitated by a system that reduces tire wear and optimizes installation. The 13 T Pneumatic. There is also news on the air suspension front where ADR has developed RideMatic, equipment capable of supporting up to 13 tons of load. ADR points out that, unlike what happens with a traditional suspension where every impact is transmitted to the chassis and cabin, with RideMatic the vehicle height adjusts automatically, vibrations are cushioned and the load remains stable. Air is at the heart of this technology: an intelligent system that keeps the vehicle aligned, regardless of the weight it is carrying. Whether empty or fully loaded, RideMatic always ensures the same balance, and also improves braking and road holding. It's as if the vehicle adapts itself, anticipating the operator's needs. With up to 13 tons load capacity, RideMatic brings new technology to the agricultural world: "It is a suspension - in the words of ADR - that doesn't just "support the weight", but accompanies work, day after day, with the same strength and reliability as those who use it". The Drive Axle Innovation. The latest ADR innovations in the Agritechnica sector are rounded off by a proposal that is also having an impact on the agricultural sector: drive axles. These include a hydraulic motor built directly onto the wheel axle, providing additional traction independent of the tractor. This allows trailers and agricultural equipment to move even AGRITECHNICA SPECIAL ADR suspensions: strong and reliable figurazioni personalizzabili. E ancora. Elevata capacità di carico – fino a 15 mila kg per asse – robustezza e durata nel tempo, con cilindri e componenti progettati per resistere a forti sollecitazioni e con un allineamento ruote facilitato da un sistema che riduce i consumi degli pneumatici e ottimizza l’installazione. Pneumatica da 13 t. Novità anche sul fronte delle sospensioni pneumatiche dove ADR ha sviluppato RideMatic, attrezzatura capace di sostenere fino a 13 tonnellate di portata. ADR evidenzia che, contrariamente a quanto accade con una sospensione tradizionale dove ogni urto si trasmette a telaio e cabina, con RideMatic l’altezza del veicolo si regola automaticamente, le vibrazioni si attenuano e il carico resta stabile. Il cuore di questa tecnologia è l’aria: un sistema intelligente che mantiene il veicolo allineato, indipendentemente dal peso trasportato. Che sia vuoto o a pieno carico, RideMatic garantisce sempre lo stesso equilibrio, migliorando anche frenata e tenuta di strada. È come se la macchina si adattasse da sola, anticipando le esigenze dell’operatore. Con una portata elevata, come si diceva fino a 13 tonnellate, RideMatic porta nel mondo agricolo una nuova tecnologia: «una sospensione – usando le parole di ADR – che non si limita a “reggere il peso”, ma accompagna il lavoro, giorno dopo giorno, con la stessa forza e la stessa affidabilità di chi la utilizza». L’innovazione assi motore. Chiude il cerchio della novità ADR in ambito Agritechnica una proposta che sta avendo un certo impatto anche nel settore agricolo, quella degli assi motore. Questi integrano un motore idraulico direttamente sull’asse delle ruote, fornendo trazione aggiuntiva indipendente dal trattore. In tal modo rimorchi e attrezzature agricole riescono a muoversi anche su terreni fangosi, sabbiosi o in pendenza limitando lo slittamento

14 e con una maggiore stabilità della macchina. Gli assi motori ADR, frutto della collaborazione con aziende leader del comparto come la finlandese Black Bruin, riducono lo sforzo del trattore, evitano fermi macchina anche nelle situazioni più estreme, garantiscono risparmi operativi e minore compattazione del terreno. La trazione extra permette inoltre di combinare più operazioni in un’unica passata. ADR rende disponibili gli assi motore direttamente, integrandoli nelle diverse altre soluzioni già proposte dalla società lombarda. Roberto Bonora on muddy, sandy or sloping terrain, limiting slippage and ensuring greater vehicle stability. ADR drive axles are the result of collaboration with leading companies in the sector such as the Finnish company, Black Bruin. They reduce tractor strain, prevent vehicle downtime even in the most extreme situations, and provide operational savings and less soil compaction. The extra traction also allows you to combine multiple operations in a single pass. ADR makes the drive axles available directly, by integrating them into the various other solutions already offered by the Lombardy-based company. Roberto Bonora SPECIALE AGRITECHNICA SPECIALE AGRITECHNICA Sospensioni pneumatiche RideMatic Suspension RideMatic

SPECIALE AGRITECHNICA by Valentino Federici AMA focuses on three product innovations to be debuted at Agritechnica. First of all is its Dynamica steering column (designed by the AMA Imel Pertex division), which combines intelligent electronics, advanced mechanics and modular design. Designed for the needs of manufacturers and engineered for versatile applications – from harvesting machines to earthmoving machines – the Dynamica, according to the Reggio Emilia group, is the concrete demonstration of the transformation of OEM ideas into complete, flexible and market-ready solutions. The steering column features injection-molded plastic covers, a CAN Bus panel with five built-in buttons one for the hazard function and four configurable according to symbol, LED and software and CAN Bus plug & play connec16 AMA, componenti innovativi per la cabina di guida SPECIALE AGRITECHNICA di Valentino Federici AMA pone l’accento su tre innovazioni di prodotto che farà debuttare ad Agritechnica. In primis la colonnetta sterzo Dynamica (nata dalla divisione AMA Imel Pertex) che combina elettronica intelligente, meccanica avanzata e design modulare. Progettata per le esigenze dei costruttori e ingegnerizzata per applicazioni versatili – dalle macchine per la raccolta a quelle per il movimento terra – Dynamica, secondo il gruppo reggiano, è la dimostrazione concreta della trasformazione delle idee degli OEM in soluzioni complete, flessibili e pronte per il mercato. La colonnetta sterzo è caratterizzata da coperture in plastica a iniezione, pannello CAN Bus integrato con cinque pulsanti uno dedicato alla funzione di pericolo e quattro configurabili per simbolo, LED e software e connessione CAN Bus

n. 11/2025 17 plug & play, interruttori a pedale su lato sinistro e/o destro, cablaggio standard o personalizzato. È disponibile, inoltre, un sensore di luce solare opzionale per l’attivazione automatica dei fari, della regolazione doppia dell’inclinazione e della regolazione telescopica. Sono diversi gli elementi innovativi della nuova proposta: dall’integrazione elettronica totale fra colonnetta, invertitore e tastiera collegati direttamente alla linea CAN, al design ergonomico e modulare con tre diverse regolazioni meccaniche (inclinazione superiore, inferiore e telescopica) per garantire comfort e adattabilità. A queste si aggiungono la struttura progettata per non interferire con la visuale frontale, caratteristica cruciale per macchine agricole e movimento terra, e una flessibilità applicativa con configurazioni su misura (pedale, cablaggi, pulsanti) per OEM con esigenze diverse. Dalla collaborazione tra la Divisione Cilindri e la Divisione AMA Instruments nascono i nuovi attuatori lineari elettrici, completamente integrati con sistemi elettronici e CAN Bus. Il gruppo reggiano (la sede è a San Martino in Rio) sottolinea che il valore distintivo degli attuatori elettrici lineari non tion, left and/or right side foot switches, and standard or custom wiring. There is also an optional sunlight sensor for automatic activation of the headlights, dual tilt and telescopic adjustment. There are several innovative elements in the new offering: from the total electronic integration between the column, inverter and keyboard connected directly to the CAN line, with an ergonomic and modular design with three different mechanical adjustments (upper, lower and telescopic tilt) to ensure comfort and adaptability. Added to these is the frame designed not to interfere with the front view, a crucial feature for agricultural and earthmoving machinery, and application flexibility with customized configurations (pedal, wiring, buttons) offering OEM for different needs. The collaboration between the Cylinders Division and the AMA Instruments Division has yielded new electric linear actuators that are fully integrated with electronic systems and CAN Bus. The Reggio Emilia group (headquartered in San Martino in Rio) points out that the distinctive value of electric linAGRITECHNICA SPECIAL AMA, innovative components for the driver’s cab

18 risiede unicamente nella qualità meccanica, ma nell’integrazione con l’elettronica di controllo e con le interfacce uomo-macchina sviluppate internamente. Un approccio che permette di offrire un sistema completo, pronto all’uso e altamente personalizzabile caratterizzato da integrazione meccatronica, in cui attuatore, centralina e HMI nascono insieme, garantendo compatibilità, tempi di installazione ridotti e massima efficienza. L’elettronica dedicata permette poi regolazioni di corsa, velocità e forza in tempo reale, oltre a funzioni avanzate di diagnostica predittiva e manutenzione preventiva. A ciò si aggiungono interfacce evolute, modularità e scalabilità con la possibilità di configurare il sistema in base alle esigenze applicative, riducendo la complessità e aumentando la flessibilità progettuale. La terza novità delle proposte AMA arriva dalla Composites che presenta GRIT, la nuova generazione di compositi termoplastici rinforzati. Si tratta di una tecnologia avanzata e brevettata, progettata per ridefinire il futuro delle coperture strutturali per macchinari industriali e off-highway. Unisce le qualità estetiche e chimiche ABS-PMMA a un termoplastico rinforzato di nuova generazione GRIT che assicura rigidità strutturale e resistenza agli urti, anche in condizioni ambientali estreme. Fra le caratteristiche da rimarcare la superficie di alta qualità senza necessità di verniciatura, la riciclabilità al 100% dei materiali, la resistenza chimica a oli, solventi e agenti atmosferici e una tecnologia avanzata di incollaggio interstrato. Valentino Federici ear actuators lies not only in their mechanical quality, but in their integration with control electronics and humanmachine interfaces developed in-house. Such an approach allows us to offer a complete, ready-touse and highly customizable system characterized by mechatronic integration, where actuator, control unit and HMI are developed together, ensuring compatibility, faster installation times and the utmost efficiency. The specially built electronics allow for real-time adjustments of stroke, speed and force, as well as advanced predictive diagnostics and preventative maintenance functions. Added to this are advanced interfaces, modularity and scalability with the ability to configure the system according to application needs, reducing complexity and increasing design flexibility. The third innovation offered by AMA comes from the Composites division which presents GRIT, the new generation of reinforced thermoplastic composites. This is an advanced, patented technology designed to redefine the future of structural coverings for industrial and off-highway machinery. It combines the aesthetic and chemical qualities of ABSPMMA with a new generation of GRIT reinforced thermoplastic to provide structural rigidity and impact resistance, even under extreme environmental conditions. Noteworthy features include a high-quality surface with no need for painting, the 100% recyclability of the materials, chemical resistance to oils, solvents and atmospheric agents and an advanced inter-layer bonding technology. Valentino Federici SPECIALE AGRITECHNICA SPECIALE AGRITECHNICA

SPECIALE AGRITECHNICA by Giovanni M. Losavio IIt is called HPC - High-Performance Computer by ACTIA and it is a technological platform designed to support manufacturers in the digitalization of their vehicles. Unlike traditional architectures composed of dozens of electronic control units (ECUs) distributed throughout the vehicle, ACTIA's HPC, which is making its debut at Agritechnica, centralizes all functions into a single solution. Thanks to its AIenhanced performance, the HPC is able to automatically optimize energy consumption and engine performance, process sensor data (LIDAR, cameras, radar) in real time for ADAS systems, and predict failures through predictive maintenance. The HPC integrates autonomous functions, which is ideal for addressing the challenges of automation in off-road vehicles, starting with the advanced management of on-board sensors (360° cameras, proximity sensors, telemetry) and the integration of real-time data to optimize driving and intervention decisions in the field. Additionally, hte HPC ensures maximum inter-operability with fleet management systems for more efficient operations. Another plus of the latest addition to ACTIA's range is the reduction in components, control units, and wiring, which impacts the weight and size of the device – its 20 La versatilità del sistema HPC prodotto da Actia di Giovanni M. Losavio Si chiama HPC - High-Performance Computer di ACTIA ed è una piattaforma tecnologica pensata per supportare i costruttori nella digitalizzazione delle loro macchine. A differenza delle architetture tradizionali, composte da decine di centraline elettroniche (ECU) distribuite nel veicolo, l’HPC di ACTIA, che fa il suo debutto proprio ad Agritechnica, centralizza tutte le funzioni in un’unica soluzione. Grazie alle sue prestazioni potenziate dall’intelligenza artificiale, l’HPC è in grado, per esempio, di ottimizzare automaticamente il consumo energetico e le prestazioni del motore, elaborare in tempo reale i dati dei sensori (LIDAR, telecamere, radar) per i sistemi ADAS, prevedere i guasti attraverso la manutenzione predittiva. L’HPC integra funzioni autonome, ideali per affrontare le sfide dell’automazione nei mezzi fuoristrada, a partire dalla Gestione avanzata dei sensori di bordo (telecamere a 360°, sensori di prossimità, telemetria) e dall’integrazione dei dati in tempo reale per ottimizzare le decisioni di guida e di intervento sul campo. Inoltre, l’HPC assicura la massima interoperabilità con i sistemi di gestione flotte per operazioni più efficienti. Un altro plus dell’ultimo nato in casa Actia è rappresentato dalla riduzione di componenti, centraline e cablaggi che andando ad impattare sul peso e sugli inSPECIALE AGRITECHNICA

n. 11/2025 21 gombri del dispositivo – le dimensioni sono decisamente compatte – rende il veicolo più efficiente dal punto di vista energetico. Da sottolineare inoltre che l’architettura fanless e con raffreddamento attivo ne incrementa la resistenza a polvere, vibrazioni e calore. Tutte le funzioni critiche sono concentrate in un unico computer – sottolinea con una nota tecnica il costruttore – e questo migliora i livelli di protezione da minacce informatiche. Peraltro, l’HPC integra protezioni avanzate contro gli attacchi informatici grazie al Secure Boot che previene accessi non autorizzati, alla crittografia delle comunicazioni tra i sistemi embedded e cloud, al sistema di rilevamento intrusioni in tempo reale (IDS), che identifica e neutralizza le minacce. Questo approccio garantisce la massima affidabilità e sicurezza, essenziali per veicoli operanti in ambienti sensibili (miniere, cantieri, agricoltura, difesa). Il design modulare e flessibile sono un ulteriore punto di forza di questo modello, che è in grado di adattarsi alle esigenze specifiche di diversi produttori di veicoli industriali e specializzati. Infine, grazie alla tecnologia Over-the-Air (OTA), gli aggiornamenti avvengono a distanza, senza bisogno di ricoverare il mezzo in officina. decidedly compact dimensions make the vehicle more energy efficient. It is also worth noting that the fanless and actively cooled architecture increases its resistance to dust, vibrations and heat. All critical functions are concentrated in a single computer – the manufacturer points out in a technical note – and this improves the levels of protection from cyber threats. Moreover, the HPC has built-in advanced protection against cyber attacks thanks to Secure Boot that prevents unauthorized access, encryption of communications between embedded systems and the cloud, and a real-time intrusion detection system (IDS), which identifies and neutralizes threats. This approach ensures the utmost reliability and safety, which is essential for vehicles operating in sensitive environments (mining, construction sites, agriculture, and defense). The modular and flexible design are a further strength of this model, which is able to adapt to the specific needs of various manufacturers of industrial and specialized vehicles. Finally, uutilizing Over-the-Air (OTA) technology means that updates are performed remotely, with no need to take the vehicle to the repair shop. AGRITECHNICA SPECIAL The versatility of the HPC system produced by Actia

SPECIALE AGRITECHNICA by Emanuele Bredice ARAG will be at Agritechnica 2025 to present a complete range of technological solutions for precision agriculture. Its line of intelligent and connected systems promise to improve operational efficiency, environmental sustainability, and the quality of work in the field. For the crop protection sector, ARAG presents an evolution of its Flowtron system which is now capable of interacting with artificial vision technologies. With this integration, the mechanism detects weeds and treats them selectively, activating the Flowtron valves only when and where necessary, thus reducing the use of pesticides. Precision and measurement versatility are the characteristics of Orion 2+ which represents the evolution of the range of electromagnetic flowmeters from the Reggio Emilia-based company. The flowmeter is designed to measure the flow rate of highly conducting liquids, such as fertilizers, in a wide range of applications. Orion2+ can be applied to various crop protection machines. Furthermore, in combination with the automatic cleaning function, it electrochemically eliminates residues of the product used, thus limiting maintenance operations. Among the new products that will be exhibited at Agritechnica, the integrated technology consisting of the IBX 50 control unit and the Delta 70T monitor stands out, allowing the use of precision farming technologies even on equipment without ISOBUS. Finally, in the sowing segment, ARAG offers a new version of Orion 3, the electromagnetic flow meter for the distribution of liquid fertilizers on seed drills. Thanks to the CAN-Bus port, the system connects multiple flow meters and monitors the distribution of each row in real time. Orion 3 will be presented in Hanover with an increased flow rate of up to 220 liters per minute. 22 Smart devices from ARAG I dispositivi intelligenti firmati ARAG di Emanuele Bredice Una gamma completa di soluzioni tecnologiche dedicate all’agricoltura di precisione. ARAG si presenta ad Agritechnica 2025 con una linea di sistemi intelligenti e connessi che promettono di migliorare l’efficienza operativa, la sostenibilità ambientale e la qualità del lavoro sul campo. Per il settore della protezione delle colture, ARAG presenta un’evoluzione del sistema Flowtron che ora è in grado di interagire con tecnologie di visione artificiale. Con questa integrazione il meccanismo rileva le infestanti e le tratta in modo selettivo, attivando le valvole Flowtron solo quando e dove necessario, riducendo così l’impiego dei prodotti fitosanitari. Precisione e versatilità di misurazione sono le caratteristiche di Orion 2+ che rappresenta l’evoluzione della gamma di flussometri elettromagnetici della casa reggiana. Il flussometro è stato progettato per misurare la portata, in un’ampia gamma di applicazioni, di liquidi ad alta conducibilità, come i fertilizzanti. Orion2+ può essere applicato a diverse macchine per la protezione delle colture. Inoltre, in combinazione con la funzione di pulizia automatica, elimina in modo elettrochimico i residui di prodotto utilizzato, limitando così gli interventi di manutenzione. Tra le novità che saranno esposte ad Agritechnica, spicca la tecnologia integrata composta dall’unità di controllo IBX 50 e il monitor Delta 70T che consente di utilizzare le tecnologie dell’agricoltura di precisione anche su attrezzature prive di ISOBUS. Infine, nel segmento della semina, ARAG propone una nuova versione di Orion 3, il flussometro elettromagnetico per la distribuzione di fertilizzanti liquidi su seminatrici. Grazie alla porta CAN-Bus il sistema collega più flussometri e monitora in tempo reale la distribuzione di ogni fila. Ad Hannover Orion 3 è presentato con una portata maggiorata che arriva fino ai 220 litri al minuto. SPECIALE AGRITECHNICA

SPECIALE AGRITECHNICA 24 AvMap, an ISOBUS-compatible control unit AvMap, una centralina per la compatibilità ISOBUS SPECIALE AGRITECHNICA di Emanuele Bredice AvMap, azienda di Carrara con oltre trenta anni di esperienza nel settore della navigazione satellitare e della telematica, lancia ad Agritechnica la nuova centralina elettronica FARMNAVIGATOR IsoBoost-Depth Control progettata per essere applicata alle attrezzature agricole per la lavorazione del terreno e renderle ISOBUS-ready, vale a dire compatibili con le diverse tipologie di trattori e monitor. IsoBoost, che supporta l’interfaccia universale ISOBUS Virtual Terminal 3.0 e Task Controller per mappe di prescrizione ISOXML, è una centralina elettronica ISOBUS (ECU) capace di leggere sensori analogici e di controllare valvole proporzionali on/off, ed è pertanto in grado di regolare automaticamente la profondità di lavoro secondo le condizioni del terreno e le impostazioni scelte dall’operatore. IsoBoost integra sensori di posizione avanzati (accelerometro a 3 assi + giroscopio), antenna GNSS, Bluetooth, modem 4G con SIM integrata con copertura mondiale. Inoltre, è equipaggiata con un connettore seriale RS232 e due connettori CANBUS, 4 ingressi analogici e 2 digitali, 4 uscite PWM di potenza e 2 uscite a contatto secco per un controllo flessibile dell'attrezzatura. La comunicazione con il trattore avviene tramite cavo standard ISO11783-2 ISOBUS. Infine la nuova centralina di AvMap offre anche l'interconnessione strumentoufficio con trasmissione automatica in tempo reale dei dati telematici ad un portarle cloud dedicato. by Emanuele Bredice AvMap, a Carrara-based company with over 30 years of experience in the satellite navigation and telematics sector, is launching its new FARMNAVIGATOR IsoBoost-Depth Control electronic control unit at Agritechnica. The unit is designed to be applied to agricultural soil-working equipment and make it ISOBUS-ready, meaning compatible with various types of tractors and monitors. IsoBoost supports the universal interface ISOBUS Virtual Terminal 3.0 and Task Controller for ISOXML prescription maps. It is an ISOBUS electronic control unit (ECU) capable of reading analog sensors and controlling on/off proportional valves, and is thus capable of automatically adjusting the working depth according to the soil conditions and the settings chosen by the operator. IsoBoost integrates advanced position sensors (3axis accelerometer + gyroscope), GNSS antenna, Bluetooth, 4G modem with integrated SIM with worldwide coverage. Moreover, it is equipped with an RS232 serial connector and two CANBUS connectors, 4 analog and 2 digital inputs, 4 PWM power outputs and 2 dry contact outputs for flexible equipment control. Communication with the tractor takes place via a standard ISO11783-2 ISOBUS cable. Finally, the new AvMap control unit also offers instrument-office interconnection with automatic real-time transmission of telematics data to a dedicated cloud portal.

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