TEMI 40 TEMI sima generazione con accoppiamenti trattore-attrezzo e operazioni senza conducente ulteriormente automatizzati; la cabina del trattore generalmente non verrà eliminata; la sterzatura tramite joystick potrebbe acquisire maggiore diffusione se i problemi legati alla sterzatura di emergenza potranno essere risolti in modo soddisfacente. Esiste ancora grande spazio di sviluppo nell’idraulica del trattore, con risparmi energetici ottenibili grazie a un maggiore controllo elettronico; l’ISOBUS è ormai ampiamente accettato, anche se, talvolta, il carico del sistema e la velocità del segnale rappresentano dei limiti; la robotizzazione delle operazioni troverà ulteriore sviluppo, pur restando dubbi sull’impiego nelle lavorazioni del terreno; i trattori elettrici, infine, hanno un futuro certo, soprattutto per potenze nominali dell’ordine di 75–100 kW. La seconda sessione pomeridiana ha visto al centro il tema della “Meccanizzazione specializzata: macchinari per l’olivicoltura e l’estrazione dell’olio” con chairman Alessandro Leone, dell’Università di Bari, e rapporteur Lu Xun, dell’Università di Henan, vincitore del Pellizzi Prize 2024. Quattro le relazioni presentate: “La coltivazione olivicola globale: tra tradizione e innovazione per preservare quantità e qualità dell’olio in un mondo che cambia” di Eddo Rugini dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio; “Tecnologie avanzate di campo e di frangitura meccanica per migliorare la filiera dell’olio d’oliva e la sostenibilità: verso l’intelligenza artificiale” di Alessandro Leone; “Tecnologie e meccanizzazione per valorizzare la filiera nei Paesi in via di sviluppo” con Biagio di Di Terlizzi del Ciheam di Bari; “Le sfide della produzione di olio extravergine di oliva in nuove aree: l’esperienza australiana e californiana” di Pablo Canamasas, consulente Cobram Estate Olives (Argentina). Nelle conclusioni sono emersi i seguenti elementi: la stragrande maggioranza della produzione di olio d'oliva avviene tramite impianti arborei tradizionali e fornisce molto lavoro alla popolazione locale, il ricorso a forme di coltivazione moderne si attua su superfici inferiori. Sebbene esistano molti strumenti innovativi per migliorare la produzione di olive, rimane la necessità di disporre anche di tecnologie che si adattino ai metodi di raccolta tradizionali sviIntelligence” moderated by Karl Renius of the University of Munich, which saw the participation of Benno Pickelmaier of AGCO, Fulvio Zerbino of Kubota, Hans Jurgen Nissen of John Deere and Stefano Fiorati of CNH. Summarizing the findings, Renius noted that the standard tractor architecture will continue to be the benchmark for the next generation, with further automated tractor-implement coupling and driverless operations, the tractor cab will generally remain in place, and joystick steering could become more widespread if the issues related to emergency steering can be satisfactorily resolved. There is still considerable room for development in tractor hydraulics, with energy savings achievable through greater electronic control. ISOBUS is now widely accepted, although system load and signal speed sometimes pose limitations. Robotization of operations will see further development, although concerns remain regarding its use in soil cultivation. Finally, electric tractors have a secure future, especially for nominal power ratings in the 75–100 kW range. The second afternoon session focused on the topic of "Specialized Mechanization: Machinery for Olive Growing and Oil Extraction," with chairman Alessandro Leone of the University of Bari and rapporteur Lu Xun of Henan University, winner of the 2024 Pellizzi Prize. Four reports were presented: "Global Olive Cultivation: Between Tradition and Innovation to Preserve Oil Quantity and Quality in a Changing World" by Eddo Rugini of the National Academy of Olives and Olive Oil; "Advanced Field and Mechanical Milling Technologies to Enhance the Olive Oil Supply Chain and Sustainability: Towards AI" by Alessandro Leone; "Technologies and Mechanization to Enhance Value Chain in Developing Countries" with Biagio di Di Terlizzi of CIHEAM in Bari; "The Challenges of EVOO Production in New Areas: The Australian and Californian Experience" by Pablo Canamasas, consultant for Cobram Estate Olives (Argentina). The following elements emerged from the conclusions: the vast majority of olive oil production comes from traditional tree plantations and provides a lot of employment for the local population, while the use of modern cultivation methods is carried out on smaller surface areas. While many innova-
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