n. 12/2025 79 TECHNOLOGY ly effective in reaching the inner areas of the canopy and in working in difficult conditions, such as in pergola or horizontal cover vineyards, where mechanical defoliators encounter difficulties. However, the high noise level, the considerable cantilevered mass, and the need for careful adjustment of the air pressure make these machines challenging to use. In fact, if the flow is too intense, it can damage young tissues or setting fruit; if too weak, it has an insufficient effect. Variable rate defoliation. The most recent evolution in leaf removers is represented by automatic adjustment models, which improve the efficiency and precision of the operation, reducing damage to the bunches and adapting the intensity of leaf removal to the canopy conditions. This is made possible by a mechanical sensor, which is kept constantly pressed gently against the vegetation, continuously detecting the contact pressure. This parameter is used to control electro-hydraulic actuators, Le defogliatrici ad accostamento automatico sono in grado di svolgere un intervento a rateo variabile, sia tramite sensori locali che, in alternativa, sulla base di mappe di prescrizione del vigore della chioma Automatic leaf removers are capable of performing variable rate operations, either using local sensors or, alternatively, based on canopy vigor prescription maps zie al loro buon equilibrio tra efficacia, capacità operativa e costi. Rimuovono le foglie tramite organi di taglio o strappo (lame rotanti, barre falcianti, rulli mungitori), coadiuvati da un potente flusso d’aria in aspirazione che intercetta e cattura le foglie convogliandole verso i dispositivi di rimozione. Nei modelli a lame rotanti, la recisione delle foglie è favorita da una ventola retrostante mossa da un motore idraulico, che le aspira incanalandole attraverso una griglia di protezione, evitando l’ingresso di tralci. Le versioni a rulli mungitori, oggi considerate più evolute, si avvalgono di due rulli controrotanti che afferrano la foglia e la strappano dal picciolo. Queste macchine garantiscono un’ottima qualità di lavoro, con una buona uniformità e un rischio contenuto di danneggiamento dei grappoli. Il loro limite principale è rappresentato dalla sensibilità alla struttura della chioma: in vigneti molto vigorosi o con pareti vegetative irregolari, l’azione può risultare disomogenea e richiedere più passaggi. Inoltre, gli organi di taglio necessitano di manutenzione periodica e soprattutto di una regolazione continua e accurata della distanza dalla zona grappoli. Le defogliatrici pneumatiche si differenziano dalle precedenti perché non operano in aspirazione: il principio di funzionamento si basa infatti su potenti getti d’aria compressa, che lacera le foglie colpendo direttamente le lamine. Le parti lesionate si seccano e cadono naturalmente dopo pochi giorni. Il sistema è molto efficace nel raggiungere le zone interne della chioma e nel lavorare in condizioni difficili, come nei vigneti a pergola o a copertura orizzontale, dove le defogliatrici meccaniche mostrano difficoltà. Tuttavia, la rumorosità elevata, la considerevole massa a sbalzo e la necessità di un’attenta regolazione della pressione dell’aria rendono impegnativo l’impiego di queste macchine. Infatti, se il flusso è troppo intenso, può danneggiare i tessuti giovani o i frutti in allegagione; se troppo debole, comporta un effetto insufficiente. Defogliazione a rateo variabile. L’evoluzione più recente delle defogliatrici è rappresentata dai modelli ad accostamento automatico, che migliorano l’efficienza e la precisione dell’intervento, riducendo i danni ai grappoli e adattando l’intensità di rimozione delle foglie alle condizioni della chioma. Ciò è reso possibile da un tastatore meccanico, che viene tenuto costantemente premuto delicatamente contro la vegetazione, rilevando con continuità la pressione di contatto. Questo parametro viene utilizzato per comandare degli attuatori elettro-idraulici, che regolano in automatico l’avvicinamento o l’allontanamento della testata. In pratica, quando la vegetazione è più rada la testata di avvicina al filare, mentre al contrario se il tastatore viene a contatto con i grappoli la pressione generata è superiore, e fa allontanare la testata, evitando il danneggiamento dei frutti. In tal modo, la macchina può svolgere un’efficace defogliazione anche in filari irregolari e/o con sviluppo disomogeneo, a tutto vantaggio del bilancio vegeto-produttivo. Nei modelli più avanzati, il controllo è di tipo elettronico, e i parametri di funzionamento della defogliatrice possono essere regolati anche in funzione della velocità del trattore o addirittura sulla base di mappe di prescrizione di vigore della chioma definite in precedenza (ad es. tramite indici NDVI o NDRE), migliorando la qualità del lavoro. Inoltre, l’operatore può impostare inizialmente l’intensità e la sensibilità dell’intervento, personalizzandolo in occasione di una defogliazione precoce o tardiva. In parti-
RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=