n. 12/2025 INDIA SPECIAL three years as well. Short- and medium-term trends are thus positive, as analysts indicate; however, the country still faces significant social imbalances and great differences between urban and rural areas. But even in this context, the expansionary trend should be noted: according to the World Bank, per capita GDP has risen in the last three years from around USD 2,300 in 2022 to USD 2,700 in 2024. With projections in excess of $3,000 in 2026. Over the past 10 years, India has significantly reduced poverty, with extreme poverty – the World Bank notes – falling from 16.2% in 2011-12 to 2.3% in 2022-23, empowering 171 million people from poverty conditions. In an ad hoc report the same international organization acknowledges India as being one of the world's agricultural powerhouses, contributing 7.5% of global agricultural production and being the leading producer of milk, spices, and legumes. it is also the second largest producer of wheat, cotton, sugarcane, farmed fish, fruits, vegetables, and tea. In such a scenario, agriculture remains a more than strategic sector: it contributes 18% of the GDP and still today employs more than 45% of the indian population. Out of a gross surface area of over 200 million hectares, 140 million are sown, and more than half of this amount is irrigated. Cereals dominate (over 40 million hectares are used for rice), to which are added 25 million hectares of oilseeds and approximately 20 million hectares for fruit and vegetables. Narendra Modi, who began his third fiveyear term as the Prime Minister of India in June 2024, is aware of the importance of the primary sector. The Prime Minister, in addition to having brought unemployment (5.1% in August 2025) and the inflation rate (1.5% in September 2025) to historic lows and significantly reduced the public debt-to-GDP ratio (just below 60%), has activated a series of specific measures through the Ministry of Agriculture and Farmers' Welfare to expand the Indian agricultural economy. These measures include the government's PM-Kisan program, which provides direct financial support to small farmers across the country. The amount - 6,000 rupees per year, equivalent to about USD 100 divided into three equal installments - may seem modest at first glance, but it represents concrete help and a sign of interest for many small businesses. Increasing attention is also being paid to the organic sector, in which the Npop (National Programme for Organic Production) has been active for 7 mila mld di dollari – è cresciuto mediamente del 7% annuo e che aumenterà del 6,3-6,5% nel 2025, registrando incrementi analoghi anche per i prossimi tre anni. I trend a breve e medio termine sono dunque positivi, come evidenziano gli analisti, tuttavia il Paese si trova anche oggi a fronteggiare significativi squilibri sociali e rilevanti differenze fra città e campagna. Ma anche in questo contesto va rimarcata la tendenza espansiva: secondo la Banca Mondiale, il PIL pro-capite è passato nell’ultimo triennio dai circa 2.300 dollari del 2022 ai 2.700 del 2024. Con la proiezione di superare i 3 mila dollari nel 2026. Negli ultimi dieci anni, l’India ha ridotto in misura considerevole la povertà, con la povertà estrema che – rileva sempre la Banca Mondiale – è passata dal 16,2% nel 2011-12 al 2,3% nel 202223, emancipando 171 milioni di persone da condizioni di povertà assoluta. Lo stesso organismo internazionale in un report ad hoc accredita l’India come una delle potenze agricole planetarie dal momento che il Paese asiatico contribuisce al 7,5% alla produzione agricola mondiale, e risulta essere il principale produttore di latte, spezie e legumi; il secondo di grano, cotone, canna da zucchero, pesci da allevamento, frutta, verdura e tè. In un simile scenario l’agricoltura rimane un settore più che strategico: contribuisce al 18% del PIL e occupa ancora oggi più del 45% della forza lavoro. Su una superficie lorda di oltre 200 milioni di ettari, ben 140 milioni sono quelli seminati, più della metà irrigati. Dominano i cereali (al riso sono destinati oltre 40 milioni di ettari) ai quali si aggiungono 25 milioni di ettari di semi oleosi e circa 20 milioni di ettari destinati all’ortofrutticoltura. Dell’importanza del comparto primario è conscio Narendra Modi, che ha iniziato nel giugno del 2024 il suo terzo quinquennio al vertice dell’India. Il primo ministro, oltre ad avere portato la disoccupazione (ad agosto 2025 era al 5,1%) e il tasso di inflazione (a settembre 2025 era all’1,5%) ai minimi storici e sensibilmente diminuito il rapporto fra debito pubblico e PIL (poco sotto al 60%), ha attivato tramite il Ministero dell’agricoltura e del benessere degli agricoltori una serie di misure specifiche per far crescere l’economia agricola indiana. Fra questi, il programma governativo Pm-Kisan che offre un sostegno finanziario diretto ai piccoli agricoltori dell’intero Paese. L’importo – 6.000 rupie all'anno, equivalente a circa 100 dollari suddivisi in tre rate uguali – può sembrare all’apparenza modesto, tuttavia, per diverse piccole realtà rappresenta un aiuto concreto e un segnale di interesse. Attenzione che cresce anche per il mondo del biologico, nel quale è attivo da diversi anni l’Npop (Programma nazionale per la produzione biologica) che conta di convertire ad agricoltura biologica diverse centinaia di migliaia di ettari, in particolare nel Punjab e nell’area di Chandigarh. Sul fronte dell’innovazione un passo importante è stato fatto nel 2024 con il lancio del Krishi Dss, infrastruttura pubblica digitale per le innovazioni geospaziali nel settore agricolo. Si tratta di una piattaforma basata su cloud che conThe subcontinent is accelerating the modernization of its agricultural economy. By 2025, tractor sales, which are still on the rise, could potentially reach the hyperbolic figure of one million units. Technical cooperation with Italy in the agricultural machinery sector continues to strengthen India speeds up the modernization of its agricultural economy
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