Mondo Macchina - Nr. 5-6 - Anno 2023

18 PRIMO PIANO dotti suscettibili di utilizzo sia a fini civili che militari (c.d. “dual use” e “quasi dual use”), nonché i beni utilizzati nel settore dell’energia e dei trasporti, e quelli in grado di contribuire al rafforzamento della capacità industriale russa. I nuovi divieti riguardano anche tecnologie avanzate che potrebbero essere reindirizzate al sostegno dello sforzo bellico russo: veicoli (camion pesanti e relativi pezzi di ricambio, semirimorchi e veicoli speciali), binocoli, radar, bussole, beni da costruzione (ponti, strutture per edifici a torre, carrelli elevatori, gru). Tra i prodotti colpiti dalle limitazioni figurano anche i beni fondamentali per il funzionamento e il potenziamento della capacità industriale russa: pompe, macchinari per la lavorazione dei metalli, impianti industriali completi (esclusi quelli per la produzione di prodotti alimentari e bevande, farmaci, medicinali e dispositivi medici), forniture di parti utilizzate nel settore automotive e componenti adoperati nell'industria aeronautica. Le sanzioni colpiscono anche diverse tipologie di prodotti tipici dell’export russo e bielorusso la cui importazione è vietata in Unione europea. Tra i tanti, carbonio, bitume, asfalto, gomma sintetica e nerofumo. Tuttavia, per il carbonio e la gomma sintetica sono state introdotte deroghe al divieto di importazione fino al 30 giugno 2024, nell’ambito di determinati contingenti quantitativi. Come evidenziato dall’Agenzia delle dogane nell’avviso del 3 marzo, il reg. UE 2023/427, si pone al tempo stesso l’obiettivo di allentare i rapporti commerciali con la Federazione russa e di tutelare il legittimo affidamento delle imprese che hanno già concluso contratti di scambio aventi ad oggetto merci sanzionate. In questo senso, il regolamento non manca di indicare termini di esecuzione diversificati, entro i quali dovranno essere necessariamente perfezionati i contratti e le relative operazioni doganali per determinate categorie di merci importate o esportate. Una delle deroghe previste dall’art. 3 duodecies, par. 1(2) del Reg. UE 833/2014, così come modificato dal decimo pacchetto, autorizzava l’esportazione di componenti siderurgici e di forniture destinate all’industria aeronautica, in presenza del consenso delle autorità competenti. La deroga, tuttavia, valeva per l’esecuzione di contratti fino al 27 marzo 2023 e per i soli casi in cui vi fossero fondati motivi per ritenere che dette merci potessero essere destinate a un uso militare. Ogni regolamento UE contiene non solo sanzioni alle esportazioni, ma anche una cosiddetta Grandfather clause per derogare ai divieti, che si applica ai contratti conclusi prima dell’adozione dei pacchetti contenenti le sanzioni. A tal proposito, la data di cui tener conto, è dunque quella dell’entrata in vigore del regolamento 2023/427, ossia il 26 febbraio scorso. Per tale ragione, si ricorda che ai sensi di quanto stabilito dalla normativa italiana, i contratti si considerano conclusi solo nel momento in cui la proposta è accettata in tutti i suoi elementi essenziali (prodotto, prezzo, quantità, modalità di spedizione e tempistiche). Da ultimo, il Reg. UE 833/2014, all’articolo 12 sexies stabilisce che le Autorità doganali, a determinate condizioni, possano svincolare le merci che si trovano fisicamente nell’UE ma che siano state bloccate in applicazione del regime sanzionatorio. Perché ciò sia possibile è necessario che le merci siano state presentate sotto vigilanza doganale e che siano introdotte nel territorio UE prima del 26 febbraio 2023. Le Autorità doganali non sono tenute ad applicare tali deroghe se hanno fondati motivi per sospettare un'elusione delle sanzioni. In tal caso, possono non autorizzare la riesportazione dei beni verso la Russia. civilian and military purposes (so-called dual use” and “nearly dual use”), as well as goods used in the energy and transportation sectors, and those capable of contributing to the strengthening of Russian industrial capacity. The new bans also affect advanced technologies that could be redirected to support the Russian war effort: vehicles (heavy trucks and their spare parts, semi-trailers and special vehicles), binoculars, radar, compasses, and construction goods (bridges, tower building structures, forklifts, cranes). Products affected by the restrictions also include goods critical to the operation and enhancement of Russia's industrial capacity: pumps, metal processing machinery, complete industrial plants (excluding those for the production of food and beverages, drugs, medicines and medical devices), supplies of parts used in the automotive sector and components used in the aviation industry. The sanctions also affect several typical Russian and Belarusian export products whose import is banned in the European Union. Among them are carbon, bitumen, asphalt, synthetic rubber and carbon black. However, exemptions to the import ban were introduced for carbon and synthetic rubber until June 30, 2024, under specific quantitative quotas. As the Customs Agency pointed out in its March 3 notice, EU Reg. 2023/427 aims both to ease trade relations with the Russian Federation and to protect the legitimate expectations of companies that have already concluded trade contracts involving sanctioned goods. In this sense, the regulation specifies the varying terms of execution within which contracts and related customs operations for certain categories of imported or exported goods must necessarily be finalized. One of the derogations provided for in 3 duodecies, par. 1(2) of EU Reg. 833/2014, as amended by the Tenth Package, authorized the export of steel components and supplies intended for the aeronautical industry if the consent of the competent authorities was provided. However, the waiver applied to the execution of contracts until March 27, 2023, and only in cases where there were reasonable grounds to believe that the said goods might be intended for military use. Each of the EU regulations contains not only export sanctions but also a so-called Grandfather clause which applies to contracts concluded before the adoption of the packages containing the sanctions. Hence, in this regard, the date to be taken into account is that of the entry into force of Regulation 2023/427, i.e., last February 26. Accordingly, it is to be noted that under the provisions of Italian law, contracts are considered concluded only when the proposal is accepted in all its essential elements (product, price, quantity, mode of shipment and timing). Finally, EU Reg. 833/2014, in Article 12 sexies, establishes that Customs Authorities, under certain conditions, may release goods that are physically in the EU but have been detained under the sanctions regime. For this to be possible, goods must have been presented under customs supervision and introduced into the EU territory before February 26, 2023. The Customs Authorities are not required to apply for such waivers if they have reasonable grounds to suspect sanctions evasion. In such a case, they may not allow the goods to be re-exported to Russia. PRIMO PIANO

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