Mondo Macchina - Nr. 7-9 - Anno 2023

n. 7-9/2023 37 REGULATIONS Last May, the European Commission presented a reform project that will lead to closer coordination between European customs. The new rules provide for greater digitalisation of customs processes that will also benefit businesses AEO certification, a key to success in international markets mento della dimensione digitale dei processi doganali, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare gli obblighi di dichiarazione doganale, a vantaggio, soprattutto, degli operatori commerciali. Una piattaforma online consentirà alle imprese, che intendono introdurre merci nell’Unione, di registrare tutte le informazioni inerenti i prodotti da importare. Un vero centro doganale digitale. Dal punto di vista del coordinamento tra le dogane europee, la riforma istituisce un nuovo soggetto – la dogana dell’Unione Europea – che ha l’obiettivo di superare la frammentazione attuale. Oggi, l’applicazione delle regole comuni è assegnata a 27 diverse autorità doganali, senza che vi sia un reale coordinamento da parte di Bruxelles. La spinta alla digitalizzazione delle procedure doganali non deve far pensare, tuttavia, che vendere all’estero o acquistare dall’estero implichi soltanto adempimenti procedurali fortemente standardizzati e dunque privi della necessità di adeguato approfondimento e considerazione. Al contrario, operare con l’estero continua a essere un’attività estremamente vantaggiosa ma complessa, che richiede competenze nel settore della contrattualistica internazionale e delle regole fondamentali inerenti le merci: la loro classificazione merceologica, l’origine doganale, la possibilità di utilizzare la marcatura “made in Italy”, le regole relative all’export control e al dual use. In altri termini, se da un lato l’informatica ha semplificato l’interfaccia con la dogana, dall’altro si sono spostate sul versante delle imprese molte forme di responsabilizzazione sui prodotti e sul rispetto delle normative doganali. Un esempio è rappresentato dall’esportatore autorizzato e registrato, ossia dalle imprese che autocertificano l’origine preferenziale del prodotto esportato, senza più necessità dell’emissione di un certificato da parte delle autorità doganali. Maggiori vantaggi, ma maggiori responsabilità. Tra i soggetti coinvolti nella riforma figura l’operatore economico autorizzato (AEO). Nello specifico, nella relazione n. 13/2023, la Corte dei Conti europea analizza il programma AEO ed evidenzia come gli operatori economici autorizzati assumano una funzione centrale nello svolgimento delle attività doganali. L’autorizzazione AEO è una certificazione internazionale che consente alle imprese di accedere a notevoli semplificazioni nello svolgimento delle operazioni e, inoltre, attesta l’elevata competenza e professionalità dei soggetti autorizzati. La Corte dei Conti europea rileva come il programma AEO faciliti i flussi commerciali e produca un miglioramento nell’efficienza delle imprese e delle dogane. Il programma è attuato dagli Stati membri, le cui autorità doganali sono responsabili per il rilascio e la gestione delle autorizzazioni AEO nell’UE. Le autorità doganali degli Stati membri possono concedere lo status di AEO a qualsiasi operatore economico stabilito nel territorio doganale dell’Unione Europea, se soddisfa determinati criteri: conformità alle norme doganali e fiscali; tenuta dei registri; solvibilità finanziaria; competenza nella gestione e nell’applicazione della normativa doganale. Tra i benefici riconosciuti ai soggetti AEO vi sono i minori controlli, la notifica preventiva in caso di selezione per il controllo sulle merci, il trattamento of simplifying and rationalising customs declaration obligations, to the benefit, above all, of traders. An online platform will enable companies which intend to bring goods into the EU to register all information concerning the products to be imported. A true digital customs centre. From the point of view of coordination between European customs, the reform establishes a new entity - the Customs of the European Union - which aims to overcome the current fragmentation. Today, the application of common rules is assigned to 27 different customs authorities, without any real coordination from Brussels. The push for digitisation of customs procedures should not, however, lead one to think that selling abroad or buying from abroad only implies highly standardised procedural fulfilments and thus lacks the need for adequate in-depth study and consideration. On the contrary, doing business with foreign countries continues to be an extremely advantageous but complex activity, which requires expertise in the field of international contracts and the fundamental rules concerning goods: their commodity classification, customs origin, the possibility of using the 'made in Italy' marking, the rules concerning export control and dual use. In other words, if, on the one hand, information technology has simplified the interface with Customs, on the other hand, many forms of responsibility for products and compliance with customs regulations have shifted to the business side. One example is the authorised and registered exporter, i.e. companies that self-certify the preferential origin of the exported product, without the need for a certificate to be issued by the customs authorities. More benefits, but more responsibilities. Among the actors involved in the reform is the Authorised Economic Operator (AEO). Specifically, in Report No. 13/2023, the European Court of Auditors analyses the AEO programme and highlights how authorised economic operators assume a central function in the performance of customs activities. AEO authorisation is an international certification that gives companies access to considerable simplifications in carrying out transactions and, in addition, attests to the high level of competence and professionalism of authorised parties. The European Court of Auditors notes how the AEO programme facilitates trade flows and produces an improvement in the efficiency of companies and Customs. The programme is implemented by the Member States, whose customs authorities are responsible for issuing and managing AEO authorisations in the EU. The customs authorities of the Member States may grant AEO status to any business established in the customs territory of the EU if it meets certain criteria: compliance with customs and tax rules; recordkeeping; financial solvency; and competence in the man-

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