Mondo Macchina - Nr. 12 - Anno 2023

n. 12/2023 79 TECHNOLOGY catura con erpici undercutter, che recidono le radici delle piante a pochi centimetri di profondità grazie a lame orizzontali ad ala larga, adagiando ordinatamente a terra la biomassa epigea (quella parte della pianta che sporge dal terreno), favorendo così la copertura del suolo. I possibili svantaggi di questa soluzione riguardano il rischio di ricaccio, soprattutto se la terminazione viene effettuata prima della fioritura, e la rapida decomposizione della biomassa che, se trinciata troppo finemente, comporta una ridotta soppressione delle infestanti durante il successivo ciclo della coltura da reddito. Una più recente ulteriore modalità di terminazione riguarda l’impiego di rulli allettatori (o “rulli crimper”), che abbattono la cover crop, lasciando sulla superficie un “tappeto” ordinato di materiale vegetale. In pratica, sotto il peso di un rullo cilindrico dotato di lame sulla circonferenza esterna viene eseguito un allettamento forzato delle piante, che vengono devitalizzate mediante un’energica compressione degli steli, che ne distrugge il sistema vascolare. Dal punto di vista costruttivo, i rulli allettatori sono semplici e relativamente economici, possono lavorare su fronti relativamente ampi e richiedono basse potenze per il funzionamento. I limiti di impiego riguardano non solo l’adeguata dimensione della cover crop, l’umidità ottimale del suolo, il rischio di ricaccio e la ripresa vegetativa durante il ciclo della coltura successiva, ma anche la possibile difficoltà nella semina della coltura da reddito, per la presenza di un’eccessiva quantità di biomassa in superficie. tact area between residues and soil, humification of the cover crop is faster, with more effective nutrient release. Moreover, to avoid the use of synthetic herbicides (either for environmental reasons or because they are inadmissible, as is the case, for example, under organic farming), termination techniques performed with specific tillers are becoming widespread. In this case, the cover crop is managed by mowing, chopping and harrowing with undercutter harrows, which sever the roots of the plants a few centimeters deep thanks to horizontal, broad-winged blades, neatly laying the epigeal biomass (that part of the plant that protrudes from the ground), on the ground, thus promoting soil cover. Possible disadvantages of this solution include the risk of resprouting, particularly if termination is carried out before flowering, and the rapid decomposition of the biomass, which, if shredded too finely, results in reduced weed suppression during the next cash crop cycle. A more recent additional mode of termination involves the use of alligator rollers (or "crimper rollers"), which break down the cover crop, leaving a neat "mat" of plant material on the surface. Basically, under the weight of a cylindrical roller equipped with blades, forced bedding of the plants is performed on the outer circumference, and they are devitalized by vigorous compression of the stems, which destroys their vascular system. From a constructional point of view, alliterator rollers are simple and relatively inexpensive, can work on relatively large fronts, and require low power for operation. Limitations of use include not only adequate cover crop size,

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