Mondo Macchina - Nr. 1 - Anno 2024

6 PRIMO PIANO del 2015 e quelli del 2022 si notano infatti vistosi incrementi in quasi tutti i mercati. Gli Stati Uniti sono passati dalle 205 mila unità del 2015 alle 271 mila del 2022, l’India è passata da 484 mila trattrici a 912 mila, l’Europa occidentale da 171 mila a 196 mila, il Giappone è passato da 20 mila e 34 mila trattrici, il Canada da 24 a 31 mila, la Russia da 22 mila a 35 mila, e tutti i principali Paesi si sono attestati su livelli elevati. Negli otto anni considerati, il numero di trattrici complessivamente censite a livello mondiale è passato da poco più di 1,9 milioni a quasi 2,5 milioni. Il trend è strettamente legato all’evoluzione delle economie agricole. «Tutti i Paesi si confrontano con la necessità di soddisfare una domanda alimentare in crescita sia dal punto di vista delle quantità che da quello della qualità delle produzioni. In ogni contesto produttivo e per ogni modello di impresa agricola – ha sottolineato Mariateresa Maschio – la dotazione di mezzi meccanici moderni è fondamentale, non solo per aumentare le rese, ma per ridurre l’uso di fertilizzanti e antiparassitari, diminuire il consumo di acqua, di preservare la biodiversità, migliorare la qualità della vita delle comunità rurali». Proprio per questo, anche nella fase drammatica della pandemia, quando il blocco temporaneo della produzione in tutti i maggiori Paesi, le difficoltà nei trasporti e nella logistica e l’incertezza economica generale hanno colpito pesantemente quasi tutti i comparti produttivi, il settore della meccanica agricola ha mostrato una buona resilienza. Cosa aspettarci per il futuro? Le ultime settimane dello scorso anno e le prime del nuovo sono state segnate da un ulteriore peggioramento del quadro geopolitico, con il conflitto armato in Medo Oriente che sta creando nuove tensioni nella logistica e nelle catene di approvvigionamento (basta considerare quanto sta accadendo nel Mar Rosso) e che rischia di tornare ad accendere la miccia dell’inflazione. Sbilanciarsi in previsioni potrebbe essere, attualmente, un azzardo. Tuttavia, se appare verosimile che nel breve periodo il mercato potrebbe essere ancora condizionato dalle variabili internazionali e da fattori di natura congiunturale, nel lungo termine è probabile che prevalgano quei fattori strutturali cui si è fatto riferimento precedentemente, confermando quei trend di crescita visti tra il 2015 e il 2022. Secondo la FAO, nei prossimi nove anni – vale a dire entro il 2032 – lo sfruttamento dei terreni ad uso agricolo è destinato ad incrementarsi complessivamente del 15%, e insieme ad esso anche le coltivazioni intensive (+6%). Sempre la FAO stima che con la messa a coltivazione di nuovi terreni, nei prossimi tre anni dovrebbero aumentare anche i rendimenti agricoli, soprattutto nelle regioni dell’India, dell’Africa settentrionale, dell’Africa subsahariana, del Medio Oriente e del Pacifico, con aumenti percentuali compresi tra il 24% del subcontinente indiano e dei territori subsahariani e il 14% della regione asiatica del Pacifico. Il fenomeno interesserà anche America latina e Caraibi (+12%), Cina (+10%) mentre in Nordamerica (+8%), e in Europa e Asia centrale (+7%) si dovrebbero registrare tassi di crescita meno pronunciati. Insomma, se il 2024 si prefigura come un anno con diverse ombre – a novembre l’indice di clima diffuso da Agrievolution (l’alleanza tra le associazioni che rappresentano i costruttori di macchine agricole nel mondo) è entrato in territorio negativo – esso non sembra tuttavia aprire la strada a una prolungata fase recessiva. La società di consulenza Export Planning prevede per i prossimi quattro anni un incremento del commercio mondiale di macchine agricole che, tensioni geopolitiche permettendo, da qui al 2027 dovrebbe registrare per i trattori un tasso di crescita medio annuo pari al 6,3%. agricultural machinery. Long-term trends. However, the 2023 downturn is part of a scenario characterized, in the medium and long term, by significant growth in world tractor demand, as moreover evidenced by tractor sales data over the past eight years. Indeed, if the 2015 and 2022 levels are compared, showy increases can be seen in almost all markets. The United States went from 205,000 units in 2015 to 271,000 in 2022, India went from 484,000 tractors to 912,000, Western Europe from 171,000 to 196,000, Japan went from 20,000 to 34,000 tractors, Canada from 24,000 to 31,000, Russia from 22,000 to 35,000, and all the major countries were at high levels. In the eight years under consideration, the total number of tractors surveyed worldwide rose from just over 1.9 million to nearly 2.5 million. The trend is closely linked to developments in agricultural economies. "All countries face the need to meet a growing food demand in terms of both quantity and quality of production. In every production context and for every model of agricultural enterprise," Mariateresa Maschio stressed, "the endowment of modern mechanical equipment is fundamental, not only to increase yields, but to reduce the use of fertilizers and pesticides, decrease water consumption, preserve biodiversity, and improve the quality of life of rural communities. This is precisely why, even in the dramatic phase of the pandemic, when the temporary halt in production in all major countries, difficulties in transportation and logistics, and general economic uncertainty severely affected almost all production sectors, the agricultural machinery sector showed good resilience. Then, what should we expect in the future?The final weeks of last year and the first weeks of the new have been marked by a further worsening of the geopolitical picture, with the armed conflict in the Middle East creating new tensions in logistics and supply chains (just consider what is happening in the Red Sea) and threatening to light the inflation fuse again. To venture into predictions is a gamble at present. However, while it seems likely that in the short term, the market could still be conditioned by international variables and cyclical factors, in the long term, those structural factors referred to earlier are likely to prevail, confirming those growth trends seen between 2015 and 2022. According to the Food and Agriculture Organization (FAO), over the next nine years, that is, by 2032-land use for agricultural purposes is set to increase by a total of 15 percent, and along with it, intensive cultivation (+6 percent). Again FAO estimates that as new land is put under cultivation, agricultural yields are also expected to increase over the next three years, particularly in the regions of India, North Africa, sub-Saharan Africa, the Middle East and the Pacific, with percentage increases ranging from 24 percent in the Indian subcontinent and sub-Saharan territories to 14 percent in the Asian Pacific region. The trend will also affect Latin America and the Caribbean (+12 percent) and China (+10 percent), while North America (+8 percent) and Europe and Central Asia (+7 percent) are expected to see less pronounced growth rates. In short, if 2024 is shaping up to be a year with several shadows - in November, the climate index released by Agrievolution (the alliance of associations representing agricultural machinery manufacturers worldwide) entered negative territory - it does not pave the way for a prolonged recessionary phase. The Export Planning consultancy predicts an increase in world trade in agricultural machinery over the next four years, which, geopolitical tensions permitting, should record an average annual growth rate of 6.3% for tractors between now and 2027. PRIMO PIANO

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