Mondo Macchina - Nr. 3-4 - Anno 2024

6 PRIMO PIANO qua compresa. In quest’ultimo caso parliamo di agricoltura di precisione, robotica applicata, motoristica d’avanguardia, vertical farming solo per citare comparti in forte espansione. La strada appare definita ma il percorso è ancora lungo. Detto che l’obiettivo fissato nel 2016 dalle Linee Guida del Ministero delle Politiche Agricole (ministro Maurizio Martina, ora alla Fao) di avere entro il 2021 il 10% della superficie agricola italiana coltivata con tecniche di agricoltura di precisione non è stato ancora raggiunto, più di qualcosa si è mosso. I dati dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise dell’Università di Brescia sono freschissimi (marzo 2024) e certificano la crescita esponenziale delle tecnologie di agricoltura digitale. Nel 2017 il mercato dell’agricoltura 4.0 in Italia valeva solo 100 milioni, nel 2022 ha superato i 2 miliardi di euro (2,1 per la precisione) e nel 2023 ha toccato i 2,5 miliardi, con una crescita annuale vicina al 17%. Per converso, la superficie coltivata con soluzioni 4.0 rimane bassa: dal 6% del 2021 è salita all’8% del 2022 e ora è valutata intorno al 9%. Certo, il settore è in fermento visto che vede impegnate oltre 300 aziende agritech e che, secondo lo stesso Osservatorio, le misure di agricoltura di precisione e digitalizzazione del lavoro avrebbero già permesso una riduzione di consumi di combustibile di almeno il 10% e dei tempi di lavorazione superiore al 30%. Sempre secondo le stime dell’Osservatorio, le tecniche del precision farming avrebbero determinato un calo dei costi medi di produzione intorno al 15%; un aumento delle rese stimato tra il 7 e il 15% per i cereali e, infine, un incremento della produzione different and they move along some major lines. Which have the lowest common denominator in innovation and research. On the one hand, it is a matter of pushing for the adaptation and resistance of crops to environmental stress (water and thermal) and to the new phytopathological pitfalls favoured by climate change. On the other hand, to limit the effects of climate-altering practices, first of all the emission of greenhouse gases. On the other hand, to act on the technology front to make the best use of productive factors, including water. In the latter case, we are talking about precision agriculture, applied robotics, cutting-edge motoring, vertical farming just to mention booming sectors. The road seems clear but the path is still long. Having said that the goal set in 2016 by the Guidelines of the Ministry of Agriculture (minister Maurizio Martina, now at FAO) to have 10% of the Italian agricultural area cultivated with precision agriculture techniques by 2021 has not yet been achieved, more than something has moved. The data from the Smart Agrifood Observatory of the Politecnico di Milano and the Rise Laboratory of the University of Brescia are very fresh (March 2024) and certify the exponential growth of digital agriculture technologies. In 2017, the 4.0 agriculture market in Italy was worth only 100 million, in 2022 it exceeded 2 billion euros (2.1 to be precise) and in 2023 it reached 2.5 billion, with an annual growth of close to 17%. Conversely, the area cultivated with 4.0 solutions remains low: from 6% in 2021 it rose to 8% in 2022 and is now valued at around 9%. Of course, the sector is in turmoil given that it involves more than 300 agritech companies and that, according to the same Observatory, precision agriculture measures and the digitalPRIMO PIANO

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