Mondo Macchina Nr. 3-4 - Anno 2022

PRIMO PIANO 6 PRIMO PIANO il rame, dell’85% per l’alluminio, del 38% per il ferro. Per quanto riguarda le forniture energetiche, l’indice dei prezzi risultava in forte crescita già prima della crisi in Ucraina: a dicembre 2021 +90% rispetto al mese di gennaio, e +1.050% rispetto all’aprile 2020. Guardando alle singole voci, il gas naturale è cresciuto da aprile 2020 a dicembre 2021 del 1.692% (e minaccia di crescere in modo ancora più consistente in conseguenza della crisi con la Russia), mentre il brent incrementa del 218%, e il carbone del 152%. Mai come in questo momento – ha osservato Malavolti – risulta evidente come l’economia anche in epoca di globalizzazione dei mercati e delle forniture, dipenda dalla localizzazione geografica delle risorse e dalla configurazione delle rotte commerciali. Nell’attuale panorama si deve constatare come la produzione di materie prime sia gestita da pochi Paesi fornitori: l’Unione Europea deve importare il 98% di terre rare dalla Cina, l’87% di litio dall’Australia, il 71% di platino dal Sud America. Complessivamente la Cina è oggi il primo fornitore di materie prime critiche dell’intera Unione Europea, mentre proprio in questi giorni è emerso in tutta la sua gravità il problema delle forniture di gas, in larga misura dipendenti dalla Russia. È una situazione che pesa su tutti i settori industriali – ha concluso Malavolti – ma che minaccia in particolare l’industria meccanica, che utilizza in modo preminente materiali ferrosi e polimeri. fell back slightly, although prices are still very high. Looking at some commodities, in the period April 2020-December 2021, there were increases of 89% for copper, 85% for aluminium, 38% for iron. With regard to energy supplies, the price index was already growing strongly before the crisis in Ukraine: in December 2021 +90% compared to January, and +1,050% compared to April 2020. Looking at individual items, natural gas grew from April 2020 to December 2021 by 1,692% (and threatens to grow even more substantially as a result of the crisis with Russia), while Brent crude increased by 218%, and coal by 152%. Never before has it been as evident as it is now - said Malavolti - that the economy, even in an era of globalisation of markets and supplies, depends on the geographical location of resources and the configuration of trade routes. In the current landscape, it must be noted that the production of raw materials is managed by a few supplier countries: the European Union has to import 98% of rare earths from China, 87% of lithium from Australia, 71% of platinum from South America. Overall, China is now the European Union's leading supplier of critical raw materials, while the problem of gas supplies, which is largely dependent on Russia, has emerged in all its gravity in recent days. It is a situation that weighs on all industrial sectors - concluded Malavolti - but which particularly threatens the mechanical engineering industry, which uses ferrous materials and polymers in a pre-eminent way.

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