Mondo Macchina - Nr. 5-6 - Anno 2023

n. 5-6/2023 83 NEWS els that, as the CEO of Emiliana Serbatoi recalls, allowed fuel to be transported anywhere. For the Modena-based company, the new century marks not only the inauguration of the new headquarters in Campogalliano, a strategic location just a stone's throw from the country's main motorway arteries, but also features heavy investment in technology. During this period, various products are launched: Emilmat, an innovative system for managing refuelling, the GLM line dedicated to fuel distribution for private use, and the Emilprobe probe, which, in addition to performing the functions of a traditional level probe, is also an anti-theft device connected to smartphones and computers. In the history of Emiliana Serbatoi there is also another year 'circled in red'. It is 2006, which marks the launch of the first tank models made of plastic, and therefore even easier to handle. The Hippotank polyethylene range, approved for transporting and dispensing diesel, and the versatile Carrytank and Emilcaddy series, which can hold from a few dozen up to several hundred litres, make their debut on the market. Then, with the large-scale marketing of AdBlue, Emiliana Serbatoi also developed a line of tanks expressly dedicated to the additive. The products offered by the Modenese manufacturer include combined solutions for transporting and dispensing both diesel and urea, thus optimising refuelling in the field. In addition to the models in its catalogue, Emiliana Serbatoi also has numerous special projects to its credit, from tanks for winemaking to the vessel refuelling plant at the Mirabello port in La Spezia, as well as UN orders for developing countries. "The ability to look to the future, the ability to offer highly standardised products but also to produce made-to-measure projects, the great attention to the issue of environmental sustainability and team spirit," concludes Morsello, "have allowed us to become a point of reference both for the Emilia production setting and for global markets". Emiliana Serbatoi, innovative solutions for fuel storage vi. Il secondo “salto produttivo” arriva a metà degli anni ’90 con il boom dei serbatoi trasportabili. Anche in questa occasione, la casa modenese anticipa le tendenze del mercato, sviluppando i robusti serbatoi Traspo, una gamma di modelli di acciaio facilmente movimentabili che, come ricorda il CEO di Emiliana Serbatoi, permettevano di trasportare dovunque il carburante. Per la casa modenese il nuovo secolo segna non soltanto l’inaugurazione della nuova sede di Campogalliano, una location strategica a due passi dalle principali arterie autostradali del Paese, ma vede anche forti investimenti in tecnologia. È in questo periodo che vedono la luce Emilmat, un innovativo sistema per la gestione dei rifornimenti, la linea GLM dedicata alla distribuzione di carburante per uso privato e la sonda Emilprobe che, oltre a svolgere le funzioni di una tradizionale sonda di livello, è anche un dispositivo antifurto connesso a smartphone e computer. Nella storia della Emiliana Serbatoi c’è anche un altro anno “cerchiato in rosso”. È il 2006, che segna il lancio dei primi modelli di serbatoi realizzati con materiale plastico, e per questo ancora più facili da movimentare. Sul mercato debuttano la gamma di polietilene Hippotank, omologata per il trasporto e l’erogazione di gasolio, e le versatili serie Carrytank ed Emilcaddy, che possono accogliere da poche decine fino ad alcune centinaia di litri. Poi, con la commercializzazione su vasta scala dell’AdBlue, Emiliana Serbatoi sviluppa anche una linea di serbatoi espressamente dedicati all’additivo. Tra i prodotti proposti dal costruttore modenese figurano soluzioni combinate per il trasporto e l’erogazione sia del gasolio che dell’urea, ottimizzando così i rifornimenti in campo. Oltre ai modelli a catalogo, Emiliana Serbatoi ha all’attivo anche numerosi progetti speciali, dalle cisterne per l’enologia all’impianto rifornimento natanti del porto Mirabello a La Spezia, fino alle commesse dell’ONU per i Paesi in via di Sviluppo. «La capacità di guardare al futuro, l’abilità di offrire prodotti altamente standardizzati ma anche di realizzare progetti su misura, la grande attenzione al tema della sostenibilità ambientale e allo spirito di squadra – conclude Morsello – ci hanno permesso di diventare punto di riferimento sia per il tessuto produttivo emiliano che per i mercati globali».

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