Mondo Macchina - Nr. 1 - Anno 2024

AMBIENTE di Matteo Monni - Vicepresidente ITABIA Sotto l’egida delle Nazioni Unite si è conclusa lo scorso 13 dicembre a Dubai la ventottesima Conferenza delle Parti” (COP 28) sulle misure da mettere in campo a livello globale per fronteggiare i cambiamenti climatici. Dopo due settimane di intense trattative, che hanno coinvolto ben 198 delegazioni (tra cui quella dell’Unione Europea), l’accordo finale non ha pienamente soddisfatto le attese della gran parte degli oltre 85.000 partecipanti e degli innumerevoli osservatori esterni. Come già accaduto in passato, si è infatti registrata un’eccessiva vaghezza su strategie e tempistiche da adottare, che contrasta con la gravità delle perdite e dei danni (loss & damage) associati agli effetti negativi del global warming. by Matteo Monni - ITABIA Vice President Under the auspices of the United Nations, the 28th Conference of the Parties (COP 28) on global measures to tackle climate change concluded in Dubai on 13 December. After two weeks of intense negotiations, involving 198 delegations (including that of the European Union), the final agreement did not fully meet the expectations of most of the over 85.000 participants and countless external observers. As has already happened in the past, there has been too much vagueness about strategies and timing to adopt, which contrasts with the severity of the losses and damages associated with the negative effects of global warming. Two opposing views. The backbone of the Dubai climate negotiations was the Global Stocktake (GST), a mechanism in18 AMBIENTE I Paesi di tutto il mondo si sono incontrati a Dubai per contrastare i cambiamenti climatici. Indispensabile triplicare la produzione di energia da fonti rinnovabili e abbandonare gradualmente “in modo giusto, ordinato ed equo” tutti i combustibili fossili Riscaldamento globale: il compromesso della COP 28

RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=