Mondo Macchina - Nr. 11 - Anno 2023

BIOENERGIA 118 alimentati con sottoprodotti agro-industriali (ad es. residui di lavorazione di colture industriali, sottoprodotti della vinificazione) occorre considerare la stagionalità delle diverse biomasse da processare Possibili criticità. In primis, l’investimento iniziale per la costruzione e l’avvio di un impianto di biometano è certamente importante al biogas. A fronte dell’assenza del cogeneratore bisogna comunque prevedere i sistemi di purificazione e upgrading, che portano il costo complessivo per unità di biomassa digerita ad un livello più alto di quello tipico del biogas. Un altro aspetto che oggettivamente in passato ha frenato la diffusione del biometano è stata l’incertezza normativa riguardo al meccanismo di incentivazione; questa criticità è stata ora in gran parte superata, e oggi c’è certezza legislativa in merito. Se dal punto di vista ambientale, e in particolare per l’emissione di gas climalteranti, la produzione e l’uso di biometano è maggiormente sostenibile rispetto al gas naturale, alcuni impatti a scala locale come l’uso del suolo, la gestione del digestato, la produzione di sostanze acidificanti ed eutrofizzanti possono rappresentare un problema. Nel dettaglio, relativamente all’impronta di carbonio, il biometano si presenta come sostanzialmente “neutrale” poiché durante il suo utilizzo viene reimmessa in atmosfera anidride carbonica che è stata precedentemente fissata nella biomassa con la fotosintesi. Quindi, anche considerando le emissioni legate alle operazioni di trasporto e stoccaggio delle biomasse e quelle legate alla costruzione e alla gestione dell’impianto, rispetto al gas naturale di origine fossile, le riduzioni dell’impronta di carbonio sono considerevoli e nei casi più favorevoli possono superare il 70%. Occorre considerare che la digestione di biomasse non sempre di origine locale comporta l’aumento del carico di azoto e fosforo nei pressi dell’impianto. La gestione del digestato prodotto deve quindi essere razionalizzata perché, se da un lato è vero che si tratta di un fertilizzante organico facilmente utilizzabile, dall’altro il suo trasporto su lunghe distanze è antieconomico. Jacopo Bacenetti Luigi Orsi matrices, possibly to be met with appropriate storage dynamics. For plants fed with agro-industrial by-products (e.g. industrial crop processing residues, wine-making by-products), the seasonality of the different biomasses to be processed must be considered Possible criticalities. First of all, the initial investment for the construction and start-up of a biomethane plant is certainly significant compared to biogas. However, in the absence of a cogenerator, purification and upgrading systems have to be foreseen, which bring the overall cost per unit of digested biomass to a higher level than is typical for biogas. Another aspect that objectively held back the spread of biomethane in the past was regulatory uncertainty regarding the incentive mechanism; this has now been largely overcome, and there is now legislative certainty in this regard. While from an environmental point of view, and in particular for the emission of climate-altering gases, the production and use of biomethane is more sustainable than natural gas, some local-scale impacts such as land use, digestate management, and the production of acidifying and eutrophying substances can be a problem. In detail, with regard to carbon footprint, biomethane is essentially 'carbon neutral' because during its use, carbon dioxide that was previously fixed in the biomass through photosynthesis is reintroduced into the atmosphere. Thus, even taking into account the emissions associated with biomass transport and storage operations and those associated with the construction and operation of the plant, compared to natural gas of fossil origin, the reductions in carbon footprint are considerable and in the most favourable cases can exceed 70%. In addition, it must be considered that the digestion of biomasses that are not always of local origin results in increased nitrogen and phosphorous loads in the vicinity of the plant. The management of the digestate produced must therefore be rationalised because, while it is true that it is an organic fertiliser that can be easily used, its transport over long distances is uneconomical. Jacopo Bacenetti Luigi Orsi BIOENERGIA Figura 2 – Applicando membrane ad elevata efficienza, la separazione del metano dal biogas può raggiungere un’efficienza superiore al 99,5% per rendere il biometano idoneo all’immissione nella rete gas nazionale Figure 2 - By applying high-efficiency membranes, the separation of methane from biogas can achieve an efficiency of over 99.5% to make biomethane suitable for injection into the national gas grid

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