Mondo Macchina Nr. 3-4 - Anno 2022

cui il carbone, usato per alimentare le centrali termoelettriche) o spingendo verso soluzioni che, come il nucleare di IV generazione, sono basate su tecnologie non ancora mature. Invece, in questa intricata vicenda, il ruolo delle rinnovabili si conferma ancora più strategico, sia sul piano ambientale – visto che la crisi climatica non è stata risolta – sia per una maggiore autonomia energetica in un quadro geopolitico sempre più complesso. Oggi più che mai ci rendiamo conto di quanto lo sviluppo delle FER ci avrebbe messo al riparo dalle incertezze delle forniture estere. Infatti, a seguito di una sempre minore capacità estrattiva dei giacimenti del Mare del Nord, gli approvvigionamenti dell’UE con il gas di produzione russa sono sensibilmente aumentati. Se all’inizio del 2000 il gas importato dalla Russia serviva a soddisfare circa il 30% dell’intero fabbisogno europeo, oggi abbiamo toccato il 46%. In questo quadro le forniture provenienti dal Mare del Nord occupano il secondo posto (17%), mentre il resto ci arriva da Algeria, Libia, Azerbajian o (via nave) dal Qatar, tutti Paesi con cui non è facile definire accordi sul lungo periodo. Per quanto riguarda l’Italia il consumo di gas naturale, fondamentale per la produzione elettrica nazionale, si è attestato nel 2021 sui 71 miliardi di metri cubi. Di questi quasi circa il 38% è stato fornito proprio dalla Russia, il 28,5% dall'Algeria, 9,8% dal Qatar, il 4,3% dalla Libia e solo il 2,4% proviene dal Mare del Nord. Altro aspetto di grande importanza – connesso al blocco delle forniture e all'aumento delle quotazioni del gas naturale innescate dal conflitto tra Russia e Ucraina – è dato dall’aumento sensibile del costo dei fertilizzanti, sia a base d’azoto (urea, nitrato ammonico), sia a base di potassio e fosforo, essenziali al comparto agricolo per assicurare gli standard produttivi del food. Come se non bastasse, l’impennata dei costi coincide con l'avvio delle semine primaverili (mais, soia e sorgo) e dalla fase di concimazione dei cereali autunnali come il grano. Questi rincari sono un effetto collaterale delle sanzioni economiche inflitte alla Russia primo esportatore mondiale di fertilizzanti, mentre l'Ucraina, con i porti oggi bloccati, ha un ruolo importante per l'expower stations) or pushing towards solutions that, like Generation IV nuclear power, are based on technologies that are not yet mature. Instead, in this intricate affair, the role of renewables proves to be even more strategic, both on the environmental front - given that the climate crisis has not been resolved - and for greater energy independence in an increasingly complex geopolitical framework. Today, more than ever, we realise how much the development of RES would have sheltered us from the uncertainties of foreign supplies. In fact, as a result of the ever decreasing extraction capacity of the North Sea fields, the EU's supplies of Russian-produced gas have increased significantly. Whereas at the beginning of 2000, gas imports from Russia accounted for about 30% of total European needs, they now account for 46%. The rest comes from Algeria, Libya, Azerbaijan or (by ship) Qatar, all countries with which it is not easy to reach long-term agreements. Italy's consumption of natural gas, which is essential for national electricity production, stood at 71 billion cubic metres in 2021. Of this, almost 38% came from Russia, 28.5% from Algeria, 9.8% from Qatar, 4.3% from Libya and only 2.4% from the North Sea. Another aspect of great importance - linked to the blockage of supplies and the increase in natural gas prices triggered by the conflict between Russia and Ukraine - is the significant increase in the cost of fertilisers, both nitrogenbased (urea, ammonium nitrate) and potassium- and phosphorous-based, which are essential for the agricultural sector to ensure food production standards. What's more, the rise in costs coincides with the start of spring sowing (maize, soya and sorghum) and the fertilisation of autumn grains such as wheat. These price rises are a side effect of the economic sanctions imposed on Russia, the world's leading fertiliser exporter, while Ukraine, with its ports now blocked, plays an important role in urea exports (eighth in the world). According to Coldiretti's estimates, wheat cultivation in Italy BIOECONOMIA 20 BIOECONOMIA

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