Mondo Macchina Nr. 5-6 - Anno 2022

TECNICA firebreaks has become a well-established practice, so much so that they have been made mandatory by special laws, also to prevent fires at the borders of residential and industrial settlements, along roads, railroads, but also at the edges of cultivated fields. After harvesting crops, it is mandatory to leave swaths clear of flammable materials, and inspections (with associated penalties) by law enforcement agencies are quite frequent and timely, even with advanced technologies such as satellite photos. Yet these works of naturalistic engineering are an Italian invention; in fact, the first firebreaks were constructed two centuries ago by the Grand Duke of Tuscany. For the firebreak to be suitable for permanently stopping any fire, it is necessary to eliminate the vegetation with considerable width lines. This width can vary, depending on the site's 78 tori, realizzati preferenzialmente sui displuvi. Negli Stati Uniti, sulla scorta delle esperienze maturate in California ormai da alcuni decenni, la creazione di questi viali tagliafuoco è diventata ormai una prassi consolidata, tanto che essi sono stati resi obbligatori con apposite leggi, anche allo scopo di prevenire gli incendi al confine di insediamenti abitativi ed industriali, lungo le strade, le ferrovie, ma anche ai margini dei campi coltivati dopo aver effettuato i raccolti è necessario lasciare delle fasce sgombre da materiali infiammabile, e i controlli (con relative sanzioni) da parte delle forze dell'ordine sono piuttosto frequenti e puntuali, anche con l’utilizzo di tecnologie avanzate come le foto satellitari. Eppure queste opere di ingegneria naturalistica sono una invenzione nostrana, infatti i primi viali tagliafuoco furono realizzati ormai due secoli or sono dal Granduca di Toscana. Affinché il viale tagliafuoco sia idoTECNICA

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