Mondo Macchina Nr. 1 - Anno 2022

n. 1/2022 CLOSE-UP Alla base di questa “fase 2” vi è la scelta di Londra di prorogare di un anno gli effetti del TCA, sospendendo i controlli e la fiscalità doganale per tutto il 2021. Anche se l’Accordo concluso tra Unione europea e Regno Unito prevedeva una perfetta simmetria di gestione degli adempimenti sui due versanti del confine inglese, il Regno Unito ha scelto di rinviare unilateralmente gli effetti della Brexit. Sul versante inglese, gli adempimenti sono stati sospesi attraverso le delayed declarations che consentivano agli operatori di predisporre la dichiarazione doganale e assolvere alla fiscalità entro sei mesi dal passaggio del confine. Dal 1° gennaio 2022, tale semplificazione non è più operativa, con la conseguenza che le aziende unionali che esportano verso UK devono fornire tutti i riferimenti e la documentazione necessari per consentire la presentazione di una dichiarazione doganale completa già al momento dell’introduzione dei beni nel territorio del Regno Unito. Gli operatori devono, inoltre, assolvere la fiscalità doganale al momento dello sdoganamento, a meno che non siano in possesso di un’autorizzazione per il differimento dei dazi. Con il 2022 le autorità hanno dato il via ai normali controlli sui prodotti importati in UK, che potranno comportare verifiche documentali e analisi fisiche sulla merce. L’avvio, a regime, dei controlli alla frontiera UK e l’obbligo di presentare una dichiarazione doganale completa potrebbero comportare ritardi nella gestione degli sdoganamenti e blocchi per le merci che devono essere sottoposte ad analisi o a puntuali verifiche. Al fine di evitare colli di bottiglia al confine inglese, la dogana UK ha attivato a partire dal 1° gennaio, gli Inland Border Facilities (IBF), nuovi punti di controllo interni che consentiranno di ridurre i tempi di attesa nei principali porti del Regno Unito. Per usufruire di tale semplificazione, gli operatori dovranno presentare una dichiarazione di transito comune, già al momento della partenza della spedizione dall’Unione europea. Occorre segnalare che nel corso del 2021 tale soluzione ha dato vita a diffuse criticità, a causa del mancato perfezionamento delle procedure di esportazione abbinate al transito doganale, determinando, in alcuni casi, ingenti contestazioni da parte dell’Agenzia delle dogane. of the TCA by one year, suspending customs controls and taxation for the whole of 2021. Even though the Agreement concluded between the EU and the UK provided for perfect symmetry in the management of obligations on both sides of the English border, the UK has chosen to unilaterally postpone the effects of Brexit. On the UK side, obligations were suspended through delayed declarations that allowed traders to prepare customs declarations and pay tax within six months of crossing the border. As of 1st January 2022, this simplification is no longer operational, with the result that EU companies exporting to the UK must provide all the necessary references and documentation to enable a full customs declaration to be lodged when the goods are brought into the UK. Operators must also clear customs at the time of clearance, unless they have a duty deferral authorisation. In 2022, the Authorities have started normal checks on products imported into the UK, which may involve documentary checks and physical analysis of the goods. The full implementation of UK border controls and the requirement to submit a full customs declaration could lead to delays in the handling of customs clearance and to stopping goods that need to be analysed or tested. In order to avoid bottlenecks at the UK border, UK Customs has activated, as of 1st January, the Inland Border Facilities (IBF), new internal control points that will reduce waiting times at the main UK ports. To take advantage of this simplification, traders will have to lodge a common transit declaration when their consignments leave the European Union. It should be noted that during 2021 this solution gave rise to widespread problems, due to the failure Tradewith the UK, the 'real' Brexit begins 11 From 1st January this year, the new customs procedures following Brexit come into effect. Instead of the previous legislation, which allowed those exporting to the UK to prepare the customs declaration within six months of crossing the border, the new provision requires EU companies to deliver the complete documentation already at the time of the introduction of the goods into UK territory

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