n. 1/2022 25 PLOUGHS FOCUS versi all’acciaio. Le materie plastiche possono costituire in determinati casi una valida alternativa, come ad esempio proprio nella costruzione degli avanvomeri e dei versoi degli aratri, dove lo sviluppo tecnologico ha riguardato la riduzione degli attriti tra l’attrezzo e il terreno, con il fine di diminuire la forza di trazione richiesta per dissodare il suolo. Tra le varie soluzioni, quelle che hanno riscosso un certo successo riguardano il rivestimento della superficie di scorrimento del versoio con polietilene o Teflon, oppure in alternativa la fabbricazione dell’intero versoio sempre in polietilene, spesso sostenuto da uno scheletro di rinforzo in acciaio. Più in dettaglio, il Robalon sviluppato già cinquant’anni fa dall’austriaca Röchling Leripa Papertech è polietilene ad altissima densità molecolare (UHMW-PE), combinato con bisolfuro di molibdeno, leganti e stabilizzanti UV. Rispetto alle realizzazioni metalliche tradizionali, questo materiale plastico presenta un attrito ridotto e quindi minor usura, una bassa adesione della superficie a contatto con il terreno e, ovviamente, un peso inferiore (fino al 60% in meno), a parità di resistenza dinamica. Ciò lo rende quindi particolarmente adatto a lavorare in suoli collosi ed appiccicosi, dove la terra tende ad aderire al versoio. Non sorprende quindi che molti produttori abbiano a catalogo modelli con versoi costruiti (o ricoperti) con materiale plastico; ad esempio, la De Franceschi di Villanova (PD) costruisce aratri con versoi in polietilene ceramicato, con i quali dichiara un risparmio di gasolio e velocità di lavoro superiori del 12% rispetto al modello tradizionale. La manovrabilità e il trasporto I modelli polivomere con un alto numero di corpi comportano un notevole ingombro in fase di manovra e di trasporto, causa di problemi nell’operatività in capezzagne anguste e su stradine strette. Alcuni costruttori hanno risolto la questione dotando gli aratri di meccanismi in grado di disassare il loro asse longitudinale fino a 45° rispetto a quello del trattore. Si tratta di una funzione che sui modelli più evoluti può essere attivata direttamente dal posto di guida, risultando oltremodo utile nei trasferimenti veloci su strada pubblica in presenza di traffico, soprattutto nella percorrenza di curve strette e rotonde a raggio ridotto. Domenico Pessina For some time now, the search for better wear resistance has also been directed towards non-metallic materials other than steel. In certain cases, plastics can be a valid alternative, such as constructing coulters and mouldboards. In this case, technological development has focused on reducing friction between the tool and the ground in order to decrease the traction force required to break up the soil. Among the various solutions, those that have achieved considerable success concern the coating of the sliding surface of the headstock with polyethylene or Teflon. Alternatively, the entire headstock is made of polyethylene, often supported by a steel reinforcing skeleton. More specifically, Robalon, developed fifty years ago by the Austrian company Röchling Leripa Papertech, is ultra-high molecular density polyethylene (UHMW-PE), combined with molybdenum disulfide, binders, and UV stabilizers. Compared to traditional metal constructions, this plastic material features reduced friction and therefore less wear, low adhesion on the surface in contact with the ground and, obviously, a lower weight (up to 60% less), with the same dynamic resistance. This makes it particularly suitable for working in sticky soils, where soil sticks to the headstock. It is not surprising, therefore, that many manufacturers have in their catalog models with mouldboards made of (or covered with) plastic material. Such as the De Franceschi company of Villanova (PD), which manufactures ploughs with mouldboards made of ceramified polyethylene, which it claims saves diesel fuel and work speeds 12% higher than the traditional model. Maneuverability and transport The two side plough models with a high number of bodies involve a considerable encumbrance during maneuvering and transport, causing problems in operating in narrow headlands and on narrow streets. Some manufacturers have solved the problem by equipping ploughs with mechanisms that can offset their longitudinal axis by up to 45° with respect to the tractor's. This function can be activated directly from the driver's seat on the most advanced models. It is beneficial for fast transfers on public roads in the presence of traffic, especially when driving through narrow bends and traffic circles with a reduced radius. Domenico Pessina L’ingombro in trasporto dell’aratro può essere ridotto con modelli semiportati dotati di meccanismo a cerniera The overall dimensions of the plough during transport can be reduced with semi-carried models equipped with a hinge mechanism
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